Dal mare e dal cielo
Per impedire gli arrivi via mare alle isole Canarie, la Spagna ha dispiegato - con l'aiuto dell'Unione europea e la collaborazione dei paesi dell'Africa occidentale - un dispositivo di controllo senza precedenti, che si compone di diversi interventi. Il progetto «Atlantis» prevede operazioni congiunte di pattugliamento tra la guardia civile spagnola e la gendarmeria mauritana al largo della Mauritania. Il progetto «Sea Horse», finanziato per 2 milioni di euro dalla Commissione europea nell'ambito del programma Aeneas, si propone di creare un network di scambi di informazioni riguardanti l'immigrazione irregolare tra Spagna, Portogallo, Marocco, Mauritania, Senegal e Capo Verde. L'agenzia dell'Ue per il controllo delle frontiere, Frontex, ha dispiegato diverse operazioni alle Canarie. L'operazione Hera III, che doveva scattare a febbraio scorso (ma il cui inizio è stato ritardato) fa seguito alle analoghe operazioni Hera I ed Hera II, lanciate rispettivamente la scorsa estate e lo scorso autunno. Hera III si articola in due parti ben distinte: 1) pattuglie aeree e marittine al largo delle coste del West Africa 2) l'arrivo alle Canarie di vari esperti da diversi paesi dell'Unione europea per interrogare i migranti raccogliere informazioni slle rotte migratorie e sui network che organizzano i viaggi. Frontex ha un proprio quartier generale a Santa Cruz de Tenerife.
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