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Il Comune di Roma e la "multietnicità sostenibile".

Roma Multietnica

26 gennaio 2004
Livio Mascellari

Partita ufficialmente con la delibera del 14 ottobre 2003, si avvia alla conclusione la prima fase di una importante iniziativa del Comune di Roma, vale a dire l'iscrizione dei cittadini non comunitari residenti nella capitale alle liste elettorali in vista dell'istituzione dei Consiglieri Aggiunti nel Consiglio Comunale e nei Consigli Municipali. L'idea di fondo è quella di «agevolare la rappresentanza e la partecipazione dei cittadini stranieri non comunitari alla vita politica e amministrativa della città», per confermare la vocazione di Roma come «punto di incontro tra culture, religioni ed etnie diverse», come recita lo Statuto comunale.

Fino al 31 gennaio i cittadini non comunitari con residenza a Roma, siano essi lavoratori o studenti, hanno la possibilità di iscriversi nelle liste elettorali per concorrere all'elezione di 4 consiglieri aggiunti nel consiglio comunale e di un consigliere aggiunto per ogni municipio. Nell'ambito della stessa votazione saranno eletti i membri della Consulta Cittadina di rappresentanza delle Comunità straniere non comunitarie, formata dai «30 candidati di nazionalità diversa che avranno ricevuto più voti e che non saranno stati eletti come Consiglieri Aggiunti».

Per dirla tutta, l'iniziativa ha un limite, costituito dal fatto che i nuovi consiglieri, pur avendo diritto di «partecipare alle sedute dei Consigli cui appartengono e alle riunioni delle relative Commissioni, con diritto di parola sugli argomenti iscritti all'ordine del giorno» non potranno però esercitare il «diritto di voto». Insomma non è ancora il "migliore dei mondi possibili", ma ci stiamo lavorando! (uso la prima persona plurale in quanto cittadino romano, non in quanto appartenente al consiglio comunale).

In ogni caso i potenziali candidati sembrano avere apprezzato la cosa, tanto che il Comune di Roma fa sapere che circa 15.000 cittadini non comunitari si sono finora iscritti. I più convinti sembrano al momento i cittadini originari del Bangladesh, mentre la comunità Equadoregna è la meno numerosa nelle liste. La distribuzione di iscritti per genere rivela invece che la percentuale di donne iscritte più alta è appannaggio della comunità Filippina.

Note: http://www.comune.roma.it/romamultietnica/index.htm
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