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Oggi manifestazione a sostegno del sindaco di Palermo e per tutelare i diritti umani

Per obbedire alla coscienza e alla Costituzione

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, contravvenendo al decreto sicurezza, ha disposto che i cittadini stranieri il cui permesso di soggiorno umanitario sia scaduto, potranno ancora iscriversi all'anagrafe del Comune.
4 gennaio 2019
Redazione PeaceLink

Contro il razzismo, l'egoismo, la xenofobia e l'indifferenza, per la solidarietà e la fratellanza

Si allarga il sostegno al Sindaco di Palermo Leoluca Orlando nella battaglia contro le norme disumane  imposte dal “Decreto Sicurezza”.

Ricordiamo che è in atto uno scontro politico tra il ministro Salvini e il sindaco di Palermo Orlando, che, contravvenendo al decreto sicurezza, ha disposto che i cittadini stranieri il cui permesso di soggiorno umanitario sia scaduto, potranno ancora iscriversi all'anagrafe del Comune.

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l Sig. Capo Area Servizi al Cittadino SEDE

OGGETTO: Procedure per residenza anagrafica degli stranieri.

Nella mia qualità di Sindaco della Città di Palermo, da sempre luogo di solidarietà e di impegno in favore dei diritti umani, in coerenza con posizioni assunte e atti deliberativi adottati da parte di questa Amministrazione comunale, che considera prioritario il riconoscimento dei diritti umani per tutti coloro che comunque risiedono nella nostra città, Le sottopongo una richiesta di ponderazione e una precisa indicazione riguardo alla Legge 132/2018.

Tale impianto normativo continua a suscitare riflessioni, polemiche e allarmi diffusi anche a livello internazionale per il rischio di violazione dei diritti umani in caso di errata applicazione, con grave pericolo di violazione anche della legge umanitaria internazionale.

A tal proposito si richiama la nostra Carta costituzionale (mi piace qui ricordare che quest'anno si è celebrato il 70° anniversario della entrata in vigore) con particolare riferimento all’art. 2 (laddove il rifiuto di residenza anagrafica limita il soggetto nell’esercizio della partecipazione alle formazioni sociali); all'art. 14 (laddove l’inviolabilità del domicilio verrebbe incisa da un provvedimento negativo in materia anagrafica); all’art. 16 (laddove la libertà di movimento verrebbe condizionata, se non addirittura disumanamente compressa, in caso di incisione del diritto di residenza oltre ogni ragionevole protezione di altri interessi pubblici eventualmente concorrenti); all’art. 32 (laddove il diritto alla salute potrebbe essere meno garantito in ragione della differente area di residenza anagrafica, o peggio, della mancanza assoluta di residenzialità formale). Non solo: è la giurisprudenza stessa della Corte Costituzionale che da sempre afferma e statuisce “che lo straniero è anche titolare di tutti i diritti fondamentali che la Costituzione riconosce spettanti alla persona (...) In particolare, per quanto qui interessa, ciò comporta il rispetto, da parte del legislatore, del canone della ragionevolezza, espressione del principio di eguaglianza, che, in linea generale, informa il godimento di tutte le posizioni soggettive” (Sentenza n. 148/2008; si vedano altresì le sentenze n. 203/1997, n. 252/2001, n. 432/2005, n. 324/2006).

Ebbene, al fine di evitare applicazioni ultronee delle nuove norme, che possano pregiudicare proprio l’attuazione di quei diritti ai quali lo scrivente responsabilmente faceva riferimento e ossequio, Le conferisco mandato di approfondire, nella Sua qualità di Capo Area dei Servizi al Cittadino, tutti i profili giuridici anagrafici derivanti dall'applicazione della citata L.132/2018 e, nelle more di tale approfondimento, impartisco la disposizione di SOSPENDERE, per gli stranieri eventualmente coinvolti dalla controversa applicazione della legge 132/2018, qualunque procedura che possa intaccare i diritti fondamentali della persona con particolare, ma non esclusivo, riferimento alle procedure di iscrizione della residenza anagrafica.

Mediterranea - rete di persone impegnate per la solidarietà e il soccorso ai migranti - ha deciso di sostenere il sindaco Orlando.

Si legge in un appello pubblico di Mediterranea: "Si sa, il principale artefice dell’orrendo insieme di norme e violazione dei diritti umani e costituzionali che è stato votato dalla maggioranza di governo, è lo stesso dei porti chiusi, quello che manda bacioni, mangia nutella e fa affogare persone con lo stesso identico sorriso cinico. Città chiuse, porti chiusi, tutto chiuso. A che cosa? All’umanità".

Decreto Salvini

Oggi alle ore 11 iniziativa pubblica davanti al palazzo comunale di Palermo, ognuno può sostenerla inviando una email a

partecipa@mediterranearescue.org

con oggetto “firma appello”.

 


Note: Dalla Costituzione italiana

Art. 2.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Art. 10
L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge.
Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici.

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