Strage di migranti in mare, Di Maio scarica le colpe sulla Francia
Sui morti in mare, dice Di Maio, “basta ipocrisie, dobbiamo parlare della cause e non degli effetti. Ci sono paesi, come la Francia che in Africa continua ad avere delle colonie di fatto, con la moneta, che è il franco, che continua a imporre nelle sue ex colonie” soldi “che usa per finanziare il suo debito pubblico e che indeboliscono le economie di quei paesi da dove, poi, partono i migranti”.
Chi lo applaude sui social non viene sfiorato dal dubbio che esiste una diseguaglianza a livello mondiale che genera instabilità. E che gli otto super ricchi del pianeta hanno la stessa ricchezza di 3,6 miliardi di persone, cosa mai accaduta nella storia. Nessuno di loro è francese.
"Purtroppo però la grande maggioranza dei migranti non proviene da ex colonie francesi. La Francia avrà le sue colpe, ma i numeri non collimano con la tesi di Di Maio", scrive Ezechiele, a cui segue un altro commento tagliente: "Peccato che Di Maio parli solo della Francia. Solito ipocrita che cerca la pagliuzza altrui e non vede la trave in casa propria. Si chieda anche cosa fa l'Italia: armi, petrolio, materie prime, manodopera sfruttata..."
Alla base della teoria complottistica del ministro Di Maio vi sarebbe una moneta ("il franco delle colonie") con cui la Francia si arricchirebbe a scapito delle sue ex colonie, provocando l'emorragia dei migranti. Una spiegazione ampiamente circolata su Facebook.
Ma - fra i commentatori del Fatto Quotidiano - c'è chi fa delle ricerche su Liberation e scopre che Di Maio alimenta un pregiudizio basato su una bufala.
Ma Di Maio è sicuro del fatto suo: “Se la Francia non avesse le colonie, perché così vanno chiamate, che sta impoverendo sarebbe la quindicesima forza economica mondiale".
Ma il Di Maio pensiero sta incontrando varie critiche sui social, come quella di Mauro: "Tipico atteggiamento da politicante... addossare sempre la colpa agli altri per scaricare le proprie. Questa è la nostra politica italiana!"
Rita aggiunge: "Chi non fa niente per salvare una vita (centinaia di vite in mare!) è un assassino e Di Maio non ha neanche l'ombra della ragione. Mi dissocio".
Vincenza scrive: "Attenti a Salvini! Sta acquisendo consensi grazie a voi che lo avete portato al governo".
I commenti social sul post di Di Maio incominciamo ad evidenziare una discreta crisi di consensi anche sul terreno più congeniale al M5s, ossia il web. Il sito del Fatto Quotidiano e la sua pagina Facebook si stanno caricando dei più svariati commenti.
Bruno scrive: "Quindi mettiamo che la colpa sia della Francia, per quanto mi riguarda la colpa è di tutto l'occidente, quindi per risolvere un problema politico in Europa, si lasciano morire in mare esseri umani?Dai Giggino che forse riuscirai a capire!"
Ma la dichiarazione forse più dura è quella di padre Alex Zanotelli: "I nostri nipoti diranno di noi quello che noi diciamo dei nazisti".
E mentre il governo italiano attacca scafisti e Francia, si nasconde una cosa ovvia ed elementare: l'obbligo di soccorrere è un obbligo che prescinde da tutte le responsabilità altrui. Attaccando gli altri non si salva una sola vita umana, come stanno facendo invece gli attivisti di Sea Watch.
Ma ormai la solidarietà (la parola che è alla base delo statuto di PeaceLink) è una cosa vecchia, del secolo scorso. Il cinismo è la parola d'ordine del nuovo secolo.
Tra i ragazzini le frasi che vanno forte sono di questo tipo: "Quanti ne hai killati ieri?"
Occorrerebbe attaccare ovunque il quadro di Francisco Goya: "Il sonno della ragione genera mostri". O far riascoltare al ministro Salvini la celebre canzone di Fabrizio De André - visto che che dice di essere un suo estimatore - con le ancora attuali parole: "Anche se voi vi credete assolti siete lo stesso coinvolti".
Altraeconomia, con una breve intervista al prof. Massimo Amato, fa chiarezza sulla questione del franco CFA strumentalizzata da Di Maio. “In questi termini è una totale sciocchezza sprovvista di ogni fondamento. Insomma una bufala”, taglia corto Massimo Amato, professore associato del dipartimento di scienze politiche e sociali dell’università Bocconi di Milano. (https://altreconomia.it/bufala-franco-cfa-francia-africa).
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