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Un'orazione alla vigilia del Giorno della Memoria

Sentiremo ancora e ancora la loro voce che ci chiede aiuto

La loro voce ci chiede di insorgere affinché cessi questo orrore. La voce di oggi è quella dei migranti martiri, vittime dell'indifferenza e del cinismo di chi governa
21 gennaio 2019
Peppe Sini (Centro di ricerche per la Pace di Viterbo)

Contro il razzismo, l'egoismo, la xenofobia e l'indifferenza, per la solidarietà e la fratellanza

Noi oggi qui vogliamo ricordare anche
tutte le vittime dei naufragi nel Mediterraneo
tutte le vittime dei lager libici
tutte le vittime della violenza razzista
dei governi europei e tra essi
del piu' criminale, il governo italiano.

Fra sette giorni poi ricorderemo
nel Giorno della Memoria
le vittime tutte dei campi di sterminio
le vittime tutte della furia nazista
e ricordando tutte le vittime
sentiremo ancora e ancora la loro voce
che ci chiede aiuto, che ci chiede
di insorgere affinche' cessi questo orrore.

Un lungo discorso avevo pensato
di fare qui oggi, un lungo discorso
con dentro le parole luce e pianto LA NOSTRA VITA COMINCIA A FINIRE IL GIORNO CHE DIVENTIAMO SILENZIOSI SULLE COSE CHE CONTANO. MARTIN LUTHER KING


e pietra e sorgente e cenere e cuore
e chicchi di grano e stridore di denti
e vento e pane e occhi che si schiudono.

Invece diro' soltanto questo:
che occorre insorgere per far cessare
la strage nazista nel Mediterraneo
che occorre insorgere per far cessare
l'orrore del ritorno del nazismo in Libia
che occorre insorgere per far cessare
la violenza razzista dei governi europei.

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