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Immaginiamo di indossare i panni di sudore, di mare e di escrementi di chi affronta l'ignoto

E tu, da che parte stai?

Immaginiamo la sofferenza che non proveremo mai, non per merito nostro, ma perché, solo per caso, siamo nati dalla parte giusta del mondo. Immaginiamo di dover sfuggire la certezza della guerra, della fame, della tortura, dello stupro. Immaginiamo di avere nostro figlio con noi
30 gennaio 2019
Adriana De Mitri

Immaginiamo di smettere i nostri vestiti dal buon odore di pulito. Migranti in mare. Nella foto piccola il ministro Salvini con il rosario in mano


Immaginiamo di indossare i panni maleodoranti di chi vive per strada, perché ha perso tutto. 


Immaginiamo di indossare i panni sporchi di sudore, di mare e di escrementi di chi affronta l'ignoto, per sfuggire la certezza della guerra, della fame, della tortura, dello stupro, della morte. 

Immaginiamo di avere nostro figlio con noi, in questo folle viaggio verso una probabile morte, preferibile alla certezza di un lager, che è Inferno sulla terra.


Immaginiamo la sofferenza che non proveremo mai, non per merito nostro, ma perché, solo per caso, siamo nati dalla parte giusta del mondo.


Empatia, Pietà, sentimenti dimenticati, sentimenti sconosciuti a chi brandisce il Vangelo e il Rosario come armi da scagliare contro gli ultimi della terra.


Da laica vorrei che l'inferno esistesse solo per chi si dice cattolico, mentre, nei modi, nei fatti e nelle parole, è la prova vivente dell'inesistenza di Dio.


È giunto il momento di decidere da che parte stare. 


Io sto con gli ultimi, che non saranno mai primi, perché il Paradiso non esiste e l'inferno è qui.

Oggi più che mai mi vergogno di essere italiana.

E tu, da che parte stai?

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