Migranti
Nove cose da fare subito
Sta per essere votato in Parlamento il decreto voluto da Salvini. Ecco cosa puoi fare tu.
3 agosto 2019
Peppe Sini
NOVE COSE CHE VI PREGHIAMO DI FARE PER FERMARE LA STRAGE DEGLI INNOCENTI NEL MEDITERRANEO
1. Mettere in luce cio' su cui realmente in questo momento si decide: la vita o la morte dei naufraghi nel Mediterraneo.
Il cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis" provoca una strage degli innocenti nel Mediterraneo.
Perche' negando approdo in porto sicuro in Italia ai naufraghi, e sabotando e perseguitando i soccorritori volontari cosi' impedendo loro di salvare vite in mare, il governo italiano con quel decreto provoca la morte di esseri umani innocenti.
La morte dei naufraghi.
La morte dei sopravvissuti ai lager libici.
La morte dei superstiti in fuga da guerre e fame, da dittature e schiavitu'.
Quel decreto e' omicida; quel decreto e' stragista.
*
2. E' dirimente riuscire a far emergere la vera sostanza del decreto uccisore.
Perche' se ci si riesce allora diviene chiarissimo a chiunque che quel decreto e' non solo immorale, ma illegale: poiche' ha una finalita' omicida, e l'omicidio e' un delitto che non puo' diventar legge: un decreto omicida e' un atto criminale incompatibile con l'ordinamento giuridico democratico costituzionale italiano.
*
3. Il tempo e' poco.
E quindi si trattera' di fare subito le cose necessarie.
E le cose necessarie in questo lasso di tempo che va da oggi a lunedi', quando il governo potrebbe porre la fiducia e il senato potrebbe votare in via definitiva, sono le seguenti.
*
4. Laddove possibile realizzare iniziative pubbliche.
Ma iniziative pubbliche che spieghino e persuadano, che si attengano all'essenziale e comunichino in modo semplice e chiaro.
E poiche' la cosa da comunicare e' che il decreto fa morire degli esseri umani innocenti, e che occorre quindi respingerlo per salvare le vite, le iniziative devono essere rigorosamente coerenti con questo fine, esse devono essere rigorosamente nonviolente.
I digiuni nonviolenti gia' in corso sono iniziative da far conoscere e da sostenere.
*
5. Scrivere ai mass media e sui social media.
*
6. Suscitare, ove possibile, prese di posizione pubbliche collettive di associazioni, movimenti, istituzioni, o almeno prese di posizione pubbliche di rappresentanti di associazioni, movimenti, istituzioni.
*
7. Premere nonviolentemente sulle forze politiche presenti in Parlamento.
Premere nonviolentemente a livello nazionale ma anche a livello locale.
Ovviamente esse hanno collocazioni diverse, ma tutte possono essere sensibili ad argomenti specifici.
Ad esempio a quelle che si dichiarano antirazziste occorre chiedere un impegno reale e non solo formale.
Ad esempio a quelle che si dichiarano fedeli alla Costituzione della Repubblica italiana occorre evidenziare che quel decreto la viola.
Alle altre forze politiche occorre far presente che se oggi propugnano ed impongono un decreto incostituzionale dagli esiti stragisti verra' il giorno in cui delle morti da quel decreto provocate saranno chiamate a rendere conto.
*
8. Scrivere alle senatrici ed ai senatori.
E' l'impegno fondamentale.
Tutte le altre iniziative in questo momento convergono a questo fine: sostenere le senatrici ed i senatori nella decisione di respingere quel decreto, nella decisione di votare per salvare vite umane innocenti.
*
9. Continuare a scrivere al Presidente della Repubblica affinche' intervenga richiamando il governo al dovere di soccorrere i naufraghi, di salvare le vite umane in pericolo.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 3 agosto 2019
Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt@gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile ricevere gratuitamente abbonandosi attraverso il sito www.peacelink.it
* * *
Allegato primo: una traccia di lettera alle senatrici ed ai senatori
Gentilissime senatrici e gentilissimi senatori,
il 5 agosto inizierete l'esame in assemblea plenaria del cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis".
Vi scriviamo per chiedervi di respingere quel decreto che sabotando e perseguitando i soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo ha come effetto la morte dei naufraghi che potevano essere soccorsi e salvati ed invece non lo saranno.
L'effetto reale del cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis" e' la morte di esseri umani innocenti ed inermi.
Quel decreto e' illegale, e' criminale, e' disumano.
Respingete quel decreto.
Salvate le vite.
* * *
Allegato secondo: Alcuni indirizzi utili di senatrici e senatori
- gruppo misto: loredana.depetris@senato.it, maurizio.buccarella@senato.it, riccardo.nencini@senato.it, emma.bonino@senato.it, adriano.cario@senato.it, saverio.debonis@senato.it, gregorio.defalco@senato.it, vasco.errani@senato.it, segreteria.pietrograsso@ senato.it, francesco.laforgia@senato.it, carlo.martelli@senato.it, ricardo.merlo@senato.it, mario.monti@senato.it, paola.nugnes@senato.it, liliana.segre@senato.it,
- gruppo autonomie: julia.unterberger@senato.it, dieter.steger@senato.it, albert.laniece@senato.it, meinhard.durnwalder@senato.it, gianclaudio.bressa@senato.it, pierferdinando.casini@senato. it, elena.cattaneo@senato.it, giorgio.napolitano@senato.it,
- gruppo Pd: andrea.marcucci@senato.it, simona.malpezzi@senato.it, franco.mirabelli@senato.it, dario.stefano@senato.it, caterina.bini@senato.it, monica.cirinna@senato.it, alan.ferrari@senato.it, stefano.collina@senato.it, alessandro.alfieri@senato.it, bruno.astorre@senato.it, teresa.bellanova@senato.it, caterina.biti@senato.it, paola.boldrini@senato.it, francesco.bonifazi@senato.it, tommaso.cerno@senato.it, eugenio.comincini@senato.it, giuseppeluigi.cucca@senato.it, luciano.dalfonso@senato.it, vincenzo.darienzo@senato.it, davide.faraone@senato.it, valeria.fedeli@senato.it, andrea.ferrazzi@senato.it, laura.garavini@senato.it, francesco.giacobbe@senato.it, nadia.ginetti@senato.it, leonardo.grimani@senato.it, vanna.iori@senato.it, mauro.laus@senato.it, ernesto.magorno@senato.it, daniele.manca@senato.it, salvatore.margiotta@senato.it, mauromaria.marino@senato.it, assuntacarmela.messina@senato. it, antonio.misiani@senato.it, tommaso.nannicini@senato.it, annamaria.parente@senato.it, parrini.dario@gmail.com, edoardo.patriarca@senato.it, roberta.pinotti.senato@gmail. com, giovanni.pittella@senato.it, roberto.rampi@senato.it, matteo.renzi@senato.it, matteo.richetti@senato.it, tatjana.rojc@senato.it, anna.rossomando@senato.it, daniela@danielasbrollini.it, valeria.sudano@senato.it, mino.taricco@senato.it, valeria.valente@senato.it, vito.vattuone@senato.it, francesco.verducci@senato.it, luigi.zanda@senato.it,
- gruppo M5s: stefano.patuanelli@senato.it, gianluca.perilli@senato.it, mariadomenica.castellone@ senato.it, primo.dinicola@senato.it, arnaldo.lomuti@senato.it, alessandra.maiorino@senato.it, barbara.floridia@senato.it, gabriele.lanzi@senato.it, giulia.lupo@senato.it, stefano.lucidi@senato.it, rosasilvana.abate@senato.it, rossella.accoto@senato.it, donatella.agostinelli@senato. it, alberto.airola@gmail.com, cristiano.anastasi@senato.it, luisa.angrisani@senato.it, giuseppe.auddino@senato.it, vittoria.bogodeledda@senato.it , laura.bottici@senato.it, elena.botto@senato.it, antonella.campagna@senato.it, gianluca.castaldi@senato.it, francesco.castiello@senato.it, nunzia.catalfo@senato.it, alfonso.ciampolillo@senato.it, andrea.cioffi@senato.it, mauro.coltorti@senato.it, gianmarco.corbetta@senato.it, mirghit@gmail.com, vitoclaudio.crimi@senato.it, marco.croatti@senato.it, mattia.crucioli@senato.it, grazia.dangelo@senato.it, gianmauro.dellolio@senato.it, danila.delucia@senato.it, emanuele.dessi@senato.it, gabriella.digirolamo@senato.it , luigi.dimarzio@senato.it, fabio.dimicco@senato.it, stanislao.dipiazza@senato.it, daniela.donno@senato.it, tiziana.drago@senato.it, giovanni.endrizzi@senato.it, elvira.evangelista@senato.it, elena.fattori@senato.it, giorgio.fede@senato.it, emiliano.fenu@senato.it, gianluca.ferrara@senato.it, agnese.gallicchio@senato.it, vincenzo.garruti@senato.it, felicia.gaudiano@senato.it, silvana.giannuzzi@senato.it, mariomichele.giarrusso@senato. it, giannipietro.girotto@senato.it ,
biancalaura.granato@senato.it, ugo.grassi@senato.it, barbara.guidolin@senato.it, pasqua.labbate@senato.it, virginia.lamura@senato.it, elio.lannutti@senato.it, cinzialeonem5s@gmail.com, barbara.lezzi@senato.it, ettore.licheri@senato.it, pietro.lorefice@senato.it, matteo.mantero@senato.it, marialaura.mantovani@senato.it , giovanni.marilotti@senato.it, gaspare.marinello@senato.it, mariassunta.matrisciano@ senato.it, raffaele.mautone@senato.it, cataldo.mininno@senato.it, francesco.mollame@senato.it, michela.montevecchi@senato.it, vilma.moronese@senato.it, nicola.morra@senato.it, gisella.naturale@senato.it, simona.nocerino@senato.it, fabrizio.ortis@senato.it, franco.ortolani@senato.it, marinella.pacifico@senato.it, gianluigi.paragone@senato.it, marco.pellegrini@senato.it, daniele.pesco@senato.it, vitorosario.petrocelli@senato. it, angela.piarulli@senato.it, elisa.pirro@senato.it, giuseppe.pisani@senato.it, vincenzo.presutto@senato.it, sergio.puglia@senato.it, ruggiero.quarto@senato.it, alessandra.riccardi@senato.it, sabrina.ricciardi@senato.it, sergio.romagnoli@senato.it, iuniovalerio.romano@senato.it, loredana.russo@senato.it, vincenzo.santangelo@senato.it, agostino.santillo@senato.it, segreteria.sileri@senato.it, paola.taverna@senato.it, danilo.toninelli@senato.it, fabrizio.trentacoste@senato.it , mario.turco@senato.it, francesco.urraro@senato.it, sergio.vaccaro@senato.it, orietta.vanin@senato.it, gelsomina.vono@senato.it,
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- gli indirizzi di Lega e Fd'I sono reperibili nel sito www.senato.it
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Allegato terzo: lettera al Presidente della Repubblica gia' sottoscritta dalla partigiana, femminista e senatrice emerita Lidia Menapace, dal missionario e costruttore di pace padre Alex Zanotelli e da numerose altre persone di volonta' buona
Egregio Presidente della Repubblica,
fermi l'ecatombe in corso nel Mediterraneo richiamando il governo al dovere di soccorrere i naufraghi, di salvare le vite umane in pericolo.
E' il governo italiano, che da un anno sta facendo di tutto per impedire che i naufraghi siano soccorsi e recati in salvo nel nostro paese, il primo responsabile della mattanza di esseri umani nel Mediterraneo: potrebbe salvarli tutti, ed invece decide di farli morire.
Chiunque lo vede, chiunque lo sa. Tacere significa essere complici di un immane massacro.
Lei e' il Presidente della Repubblica, il primo magistrato del nostro paese: nelle forme previste dall'ordinamento, nel pieno adempimento dei suoi doveri istituzionali, intervenga per far cessare la strage, intervenga per impedire altre morti di esseri umani innocenti ed inermi.
Dal profondo del cuore la preghiamo.
Per adesioni: centropacevt@gmail.com
Per scrivere direttamente al Presidente della Repubblica: dalla home page del sito www.quirinale.it cliccare sull'icona della busta postale in alto al centro e successivamente compilare il format.
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1. Mettere in luce cio' su cui realmente in questo momento si decide: la vita o la morte dei naufraghi nel Mediterraneo.
Il cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis" provoca una strage degli innocenti nel Mediterraneo.
Perche' negando approdo in porto sicuro in Italia ai naufraghi, e sabotando e perseguitando i soccorritori volontari cosi' impedendo loro di salvare vite in mare, il governo italiano con quel decreto provoca la morte di esseri umani innocenti.
La morte dei naufraghi.
La morte dei sopravvissuti ai lager libici.
La morte dei superstiti in fuga da guerre e fame, da dittature e schiavitu'.
Quel decreto e' omicida; quel decreto e' stragista.
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2. E' dirimente riuscire a far emergere la vera sostanza del decreto uccisore.
Perche' se ci si riesce allora diviene chiarissimo a chiunque che quel decreto e' non solo immorale, ma illegale: poiche' ha una finalita' omicida, e l'omicidio e' un delitto che non puo' diventar legge: un decreto omicida e' un atto criminale incompatibile con l'ordinamento giuridico democratico costituzionale italiano.
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3. Il tempo e' poco.
E quindi si trattera' di fare subito le cose necessarie.
E le cose necessarie in questo lasso di tempo che va da oggi a lunedi', quando il governo potrebbe porre la fiducia e il senato potrebbe votare in via definitiva, sono le seguenti.
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4. Laddove possibile realizzare iniziative pubbliche.
Ma iniziative pubbliche che spieghino e persuadano, che si attengano all'essenziale e comunichino in modo semplice e chiaro.
E poiche' la cosa da comunicare e' che il decreto fa morire degli esseri umani innocenti, e che occorre quindi respingerlo per salvare le vite, le iniziative devono essere rigorosamente coerenti con questo fine, esse devono essere rigorosamente nonviolente.
I digiuni nonviolenti gia' in corso sono iniziative da far conoscere e da sostenere.
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5. Scrivere ai mass media e sui social media.
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6. Suscitare, ove possibile, prese di posizione pubbliche collettive di associazioni, movimenti, istituzioni, o almeno prese di posizione pubbliche di rappresentanti di associazioni, movimenti, istituzioni.
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7. Premere nonviolentemente sulle forze politiche presenti in Parlamento.
Premere nonviolentemente a livello nazionale ma anche a livello locale.
Ovviamente esse hanno collocazioni diverse, ma tutte possono essere sensibili ad argomenti specifici.
Ad esempio a quelle che si dichiarano antirazziste occorre chiedere un impegno reale e non solo formale.
Ad esempio a quelle che si dichiarano fedeli alla Costituzione della Repubblica italiana occorre evidenziare che quel decreto la viola.
Alle altre forze politiche occorre far presente che se oggi propugnano ed impongono un decreto incostituzionale dagli esiti stragisti verra' il giorno in cui delle morti da quel decreto provocate saranno chiamate a rendere conto.
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8. Scrivere alle senatrici ed ai senatori.
E' l'impegno fondamentale.
Tutte le altre iniziative in questo momento convergono a questo fine: sostenere le senatrici ed i senatori nella decisione di respingere quel decreto, nella decisione di votare per salvare vite umane innocenti.
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9. Continuare a scrivere al Presidente della Repubblica affinche' intervenga richiamando il governo al dovere di soccorrere i naufraghi, di salvare le vite umane in pericolo.
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Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 3 agosto 2019
Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt@gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile ricevere gratuitamente abbonandosi attraverso il sito www.peacelink.it
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Allegato primo: una traccia di lettera alle senatrici ed ai senatori
Gentilissime senatrici e gentilissimi senatori,
il 5 agosto inizierete l'esame in assemblea plenaria del cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis".
Vi scriviamo per chiedervi di respingere quel decreto che sabotando e perseguitando i soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo ha come effetto la morte dei naufraghi che potevano essere soccorsi e salvati ed invece non lo saranno.
L'effetto reale del cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis" e' la morte di esseri umani innocenti ed inermi.
Quel decreto e' illegale, e' criminale, e' disumano.
Respingete quel decreto.
Salvate le vite.
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Allegato secondo: Alcuni indirizzi utili di senatrici e senatori
- gruppo misto: loredana.depetris@senato.it, maurizio.buccarella@senato.it, riccardo.nencini@senato.it, emma.bonino@senato.it, adriano.cario@senato.it, saverio.debonis@senato.it, gregorio.defalco@senato.it, vasco.errani@senato.it, segreteria.pietrograsso@
- gruppo autonomie: julia.unterberger@senato.it, dieter.steger@senato.it, albert.laniece@senato.it, meinhard.durnwalder@senato.it, gianclaudio.bressa@senato.it, pierferdinando.casini@senato.
- gruppo Pd: andrea.marcucci@senato.it, simona.malpezzi@senato.it, franco.mirabelli@senato.it, dario.stefano@senato.it, caterina.bini@senato.it, monica.cirinna@senato.it, alan.ferrari@senato.it, stefano.collina@senato.it, alessandro.alfieri@senato.it, bruno.astorre@senato.it, teresa.bellanova@senato.it, caterina.biti@senato.it, paola.boldrini@senato.it, francesco.bonifazi@senato.it, tommaso.cerno@senato.it, eugenio.comincini@senato.it, giuseppeluigi.cucca@senato.it, luciano.dalfonso@senato.it, vincenzo.darienzo@senato.it, davide.faraone@senato.it, valeria.fedeli@senato.it, andrea.ferrazzi@senato.it, laura.garavini@senato.it, francesco.giacobbe@senato.it, nadia.ginetti@senato.it, leonardo.grimani@senato.it, vanna.iori@senato.it, mauro.laus@senato.it, ernesto.magorno@senato.it, daniele.manca@senato.it, salvatore.margiotta@senato.it, mauromaria.marino@senato.it, assuntacarmela.messina@senato.
- gruppo M5s: stefano.patuanelli@senato.it, gianluca.perilli@senato.it, mariadomenica.castellone@
biancalaura.granato@senato.it, ugo.grassi@senato.it, barbara.guidolin@senato.it, pasqua.labbate@senato.it, virginia.lamura@senato.it, elio.lannutti@senato.it, cinzialeonem5s@gmail.com, barbara.lezzi@senato.it, ettore.licheri@senato.it, pietro.lorefice@senato.it, matteo.mantero@senato.it, marialaura.mantovani@senato.it
- gruppo Fi: annamaria.bernini@senato.it, lucio.malan@senato.it, adriano.galliani@senato.it, mariaalessandra.gallone@
- gli indirizzi di Lega e Fd'I sono reperibili nel sito www.senato.it
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Allegato terzo: lettera al Presidente della Repubblica gia' sottoscritta dalla partigiana, femminista e senatrice emerita Lidia Menapace, dal missionario e costruttore di pace padre Alex Zanotelli e da numerose altre persone di volonta' buona
Egregio Presidente della Repubblica,
fermi l'ecatombe in corso nel Mediterraneo richiamando il governo al dovere di soccorrere i naufraghi, di salvare le vite umane in pericolo.
E' il governo italiano, che da un anno sta facendo di tutto per impedire che i naufraghi siano soccorsi e recati in salvo nel nostro paese, il primo responsabile della mattanza di esseri umani nel Mediterraneo: potrebbe salvarli tutti, ed invece decide di farli morire.
Chiunque lo vede, chiunque lo sa. Tacere significa essere complici di un immane massacro.
Lei e' il Presidente della Repubblica, il primo magistrato del nostro paese: nelle forme previste dall'ordinamento, nel pieno adempimento dei suoi doveri istituzionali, intervenga per far cessare la strage, intervenga per impedire altre morti di esseri umani innocenti ed inermi.
Dal profondo del cuore la preghiamo.
Per adesioni: centropacevt@gmail.com
Per scrivere direttamente al Presidente della Repubblica: dalla home page del sito www.quirinale.it cliccare sull'icona della busta postale in alto al centro e successivamente compilare il format.
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