Una lettera aperta alla capogruppo di "Liberi e Uguali" al Senato
se, come sembra evidente, il nuovo governo di transizione che dovrebbe riportare il paese alla democrazia ed alla legalita' costituzionale dopo la scellerata follia di un anno di governo razzista e golpista, dovra' necessariamente avere anche il sostegno di "Liberi e uguali" per poter ottenere l'indispensabile fiducia del Senato, allora il suo gruppo parlamentare puo' e deve chiedere ed ottenere che il nuovo governo assuma un preciso ed ineludibile impegno a realizzare nel piu' breve tempo possibile i seguenti necessari atti:
- abrogare le misure razziste ed incostituzionali, criminali e criminogene, imposte dal governo della disumanita' particolarmente con i due cosiddetti "decreti sicurezza della razza";
- far cessare ogni persecuzione razzista, ogni favoreggiamento della riduzione in schiavitu', ogni istigazione all'odio razzista, ogni omissione di soccorso;
- ripristinare l'attuazione del dovere di soccorrere sempre e comunque le persone in pericolo;
- promuovere un'iniziativa di soccorso e salvataggio che faccia cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo e liberi e rechi in salvo in Italia tutte le vittime attualmente imprigionate nei lager libici;
- restituire tutti i diritti sociali, civili e politici a tutte le persone che vivono nel nostro paese, facendo cessare un regime che condanna milioni di persone innocenti a condizioni inaccettabili di privazione di diritti fondamentali.
L'attuazione di questi impegni dovrebbe essere costitutiva di un governo antirazzista ed antifascista, di un governo rispettoso della democrazia e della legalita' costituzionale.
*
Le sarei assai grato se oltre all'esplicita assunzione ed alla tempestiva realizzazione di questi impegni come "conditio sine qua non" per il voto di fiducia del suo gruppo parlamentare al nuovo governo quando si presentera' alle Camere, il suo gruppo parlamentare ponesse anche al nuovo governo l'esigenza di due ulteriori impegni, la cui realizzazione e', a modesto avviso di chi scrive queste righe, indispensabile ai fini di una politica coerente col dettato costituzionale, col diritto internazionale, con il comune sentire delle genti, con la legge morale incisa nell'animo di ogni essere umano senziente e pensante:
- riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro;
- riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
*
Voglia gradire un cordiale saluto ed i migliori auguri di buon lavoro da
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 30 agosto 2019
Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt@gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile ricevere gratuitamente abbonandosi attraverso il sito www.peacelink.it
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