Migranti

Lista Diritti Globali

Archivio pubblico

Comunicato del Tavolo Asilo nazionale

Venerdi 27 dicembre giornata di mobilitazione nazionale indetta dal Tavolo Asilo

In tutta Italia si torna in piazza per chiedere di ripristinare gli Sprar e il ritiro di due circolari del Ministero degli Interni per garantire a tutti i richiedenti asilo e rifugiati presenti nel nostro Paese una accoglienza dignitosa, nel rispetto della Costituzione.
22 dicembre 2019
Tavolo Asilo nazionale

Tavolo Asilo nazionale esprime forte preoccupazione per la sorte delle persone ospiti dei progetti SIPROIMI (ex SPRAR), con titolo di soggiorno per ragioni umanitarie e per richiesta d’asilo, Decreto Salvini
L’ ultima nota del Viminale, diramata lo scorso venerdì, fornisce alcune rassicurazioni su quel che accadrà dopo il 31 dicembre, dimostrando di comprendere quale impatto tali provvedimenti avranno sulle persone ora in accoglienza e per gli operatori del sistema. D’altra parte, non sembra tenere conto né della recente sentenza della Cassazione a sezioni unite, che ha sancito l’irretroattività della legge 132/2018, né della contraddizione di prorogare fino a giugno 2020 i progetti SIPROIMI, chiedendo però agli stessi la cessazione dell’accoglienza di richiedenti asilo e titolari di protezione umanitaria entro il 31/12/2019.

Come già espresso da molti nei giorni scorsi, le associazioni del Tavolo Asilo pensano che la via maestra sia il ritiro delle due circolari, che si basano su una interpretazione erronea e illegittima del primo decreto sicurezza, di cui peraltro da tempo il terzo settore chiede l’abolizione.

Permane la nostra preoccupazione per la sorte di migliaia di persone, principalmente in stato di vulnerabilità, e del sistema nel suo complesso.

Il prossimo 27 dicembre saremo in piazza, davanti le prefetture di tutta Italia per chiedere di ripristinare lo Sprar e garantire a tutti i richiedenti asilo e rifugiati presenti nel nostro Paese una accoglienza dignitosa, nel rispetto della Costituzione.

Articoli correlati

  • La premier Giorgia Meloni indagata per il caso del libico Almasri
    Migranti
    Almasri è accusato di crimini gravissimi come torture, stupri e omicidi di migranti

    La premier Giorgia Meloni indagata per il caso del libico Almasri

    Almasri era ricercato dalla Corte Penale Internazionale (CPI), ma invece di essere arrestato e consegnato alla giustizia internazionale, è stato espulso e rimpatriato in Libia con un volo di Stato italiano.
    28 gennaio 2025 - Redazione PeaceLink
  • Germania: per contrastare i migranti la CDU sdogana i neonazisti tedeschi
    Migranti
    La Merkel rompe il silenzio: “Inaccettabile votare con l’estrema destra”

    Germania: per contrastare i migranti la CDU sdogana i neonazisti tedeschi

    Si tratta di un passaggio politico che segna una frattura nella CDU, un partito che sotto la guida della Merkel aveva mantenuto una chiara distanza dall’estremismo di destra. Ma oggi il panorama è cambiato: la pressione della destra anti-immigrati sta spingendo anche i moderati a scelte estreme.
    31 gennaio 2025 - Redazione PeaceLink
  • Quando la legge diventa un ostacolo
    Editoriale
    L'attacco ai giudici della presidente del Consiglio Giorgia Meloni

    Quando la legge diventa un ostacolo

    L'attacco diretto all’autonomia della magistratura, un pilastro dello Stato di diritto, rivela una concezione dello Stato sempre più sbilanciato verso l’accentramento sul potere esecutivo. Ma oggi non basta più dire che tutto ciò è inaccettabile. Bisogna opporsi, denunciare, mobilitarsi.
    31 gennaio 2025 - Alessandro Marescotti
  • Le dichiarazioni del governo italiano sul mancato arresto del criminale libico Almasri
    Migranti
    Per il ministro dell'Interno Almasri era un "soggetto pericoloso" e andava espulso

    Le dichiarazioni del governo italiano sul mancato arresto del criminale libico Almasri

    L'imbarazzante giustificazione fornita da Piantedosi in Parlamento mettono in luce una preoccupante tendenza del governo italiano a privilegiare il rapporto diplomatico con la Libia per il trattenimento dei migranti. In questo modo il governo ha vanificato il mandato di arresto della CPI.
    25 gennaio 2025 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.29 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)