Trump sfida l'UNESCO
La costruzione della barriera anti-migranti sugli antichi siti degli Indiani Apache
Sono iniziate le esplosioni controllate all’interno dell’Organ Pipe Cactus National Monument, al confine con lo stato messicano di Sonora, sito sacro per la cultura indiana e protetto dall’UNESCO
13 febbraio 2020
Fanpage
Un muro che non divide solo gli Stati Uniti dal Messico, ma anche gli americani dalla loro storia. Per farlo, Donald Trump non sta esitando a erigere la barriera anti-migranti passando sopra ogni genere d'ostacolo che gli si prospetta, non risparmiando neanche gli antichi siti degli Indiani Apache. Il suo nome è Monument Hill e si trova nel deserto dell'Arizona. Si tratta di luogo sacro per i nativi americani all'interno dell'Organ Pipe Cactus National Monument, sito protetto dall'Unesco. Qui sono stati seppelliti i corpi dei guerrieri Apache morti in combattimento e si svolgevano funzioni religiose.
Tuttavia, secondo i progetti dell'amministrazione statunitense, la riserva dell'Organ Pipe Cactus National Monument, al confine con lo stato messicano di Sonora, deve fare spazio al muro che divide USA e Messico e che si estende per oltre cento chilometri verso ovest. Da qui le "esplosioni controllate" e lo sventramento della terra vicina a questo memoriale, che fa parte di una riserva naturale protetta e che risale al XVII secolo. Non come fecero i talebani con i Buddha in Afghanistan, naturalmente, ma comunque in aperto contrasto con le regole internazionali. L'idea è sempre quella: il potere che si ritiene assoluto non si ferma davanti a nulla.
Articoli correlati
- "I colloqui sono andati benissimo, sono molto più fiducioso", ha detto Donald Trump
"Zelensky si lamenta? Avrebbe dovuto concludere un accordo tanto tempo fa"
Trump accusa Zelenzky di aver avuto tre anni per fare un accordo con la Russia: "Ora faccio io". E aggiunge che la guerra era evitabile "senza perdere tanti territori e senza perdere nessuna vita, ho visto immagini orribili, i campi di battaglia con cadaveri ovunque".19 febbraio 2025 - Redazione PeaceLink - Usa e Russia si incontrano a Riad senza Zelensky e senza la von Der Leyen
Ucraina, quando la cruda realtà supera la satira di Natangelo
Lo schiaffo all'Europa viene dalla realtà dei fatti. E' stata messa ai margini delle trattative e per ora è addirittura esclusa. Ha reagito con il vertice di Parigi che tuttavia, anziché vedere una convergenza dei paesi europei, ha registrato una ulteriore divisione sull'invio di truppe in Ucraina.18 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - Sulla stampa ucraina si parla già di "tradimento"
La NATO sull'orlo di una crisi di nervi
Le iniziative di Trump stanno generando nervosismo e malumore tra coloro che speravano in una vittoria militare dell'Ucraina e nel suo ingresso nella NATO. La prospettiva di negoziati che potrebbero comportare concessioni significative alla Russia è vista come una minaccia.13 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - La nuova cortina di ferro
La lunga frontiera dall'Ucraina a Trieste
Breve analisi delle prospettive che si aprono in Europa dopo la prevedibile, anche non certo imminente, fine del conflitto armato in Ucraina. Una guerra persa da Kiev sul campo e dai suoi sponsor occidentali.23 dicembre 2024 - Valeria Poletti
Sociale.network