Saremo ricordati non solo per l'indifferenza e l'ignavia ma anche per il cinismo e la disumanità
Il 14 marzo una nuova tragedia si è consumata nel Mediterraneo centrale: almeno 60 migranti sono morti su un gommone partito dalla Libia e diretto in Italia. A riferirlo sono i 25 sopravvissuti soccorsi ieri dalla nave di Sos Mediterranee, Ocean Viking.
Gli eroi della Ocean Viking
I sopravvissuti erano partiti da Zawiya, in Libia, sette giorni prima di essere salvati. Il motore del gommone si è rotto dopo tre giorni di viaggio, lasciando l'imbarcazione alla deriva senza acqua e cibo. Secondo le loro testimonianze, almeno 60 persone, tra cui donne e un bambino, sono morte durante il viaggio. La Ocean Viking ha soccorso i 25 sopravvissuti dirigendosi verso un porto sicuro.
La tragedia riaccende i riflettori sulla drammatica situazione dei migranti nel Mediterraneo.
E l'Europa?
La tragedia avrebbe dovuto spingere la von der Leyen a commuoversi, a premiare gli eroidella Ocean Viking e a mettere in campo tutto il peso della Commissione Europea di cui è Presidente. Ci saremmo aspettati una dichiarazione del tipo: "Faremo anche noi la nostra parte e affiancheremo le navi delle ONG".
E invece no. La von der Leyen vola con la Meloni in Egitto per firmare patti per fermare i migranti invocando la collaborazione del governo egiziano che viola i diritti umani senza che l'Europa batta ciglio.
Egitto, Libia e Tunisia
Eve Geddie, direttrice dell’Ufficio Istituzioni europee di Amnesty International, ha dichiarato: “Nonostante gli impegni presi, sia da parte dell’Unione europea che da parte dell’Egitto, a promuovere il rispetto dei diritti umani come parte integrante del loro accordo, i leader europei hanno completamente trascurato la terribile situazione dei diritti umani nel paese, incoraggiando di fatto il governo egiziano a continuare a commettere violazioni senza temere conseguenze”.
Si ripete la storia degli altri accordi. Gli accordi con la Libia hanno portato ai lager con detenzioni in condizioni disumane e ad azioni deprecabili delle motovedette libiche. Gli accordi con la Tunisia ha avuto come seguito la morte dei migranti nel deserto, abbandonati in condizioni spaventose. Questa è diventata l'Europa dei governi, un'Europa disumana che non può più dare lezioni di diritti umani al resto del mondo.
Le ONG ostacolate e multate
Mentre Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen siglano patti per frenare il flusso dei migranti in Europa, il Mediterraneo continua a tingersi di rosso.
Le ONG, con equipaggi eroici che salvano vite umane in mare, vengono ostacolate e multate.
Norme disumane vengono create per scoraggiare i salvataggi e alimentare la propaganda xenofoba.
Il mondo che vediamo verrà descritto nei libri di storia per l'indifferenza, l'ignavia e la disumanità.
Saremo ricordati per questo. E non stupiamoci se nel mondo cresce il rancore contro l'Occidente.
L'ipocrisia dell'Europa è lampante: da un lato predica la difesa dei diritti umani, dall'altro lascia morire in mare migliaia di persone in cerca di una vita migliore. La Commissione Europea, guidata dalla von der Leyen, si compiace di questa alleanza con Meloni, volta a fermare i migranti anziché soccorrerli.
Un patto con il diavolo
La missione in Egitto, con il suo memorandum sulla falsa riga di quello con la Tunisia, non è altro che un patto con il diavolo. Si promettono risorse al regime di Al-Sisi in cambio di un controllo ferreo dei flussi migratori, ignorando le violazioni dei diritti umani perpetrate dal dittatore egiziano.
L'opposizione si mobilita
Le critiche da parte dell'opposizione non si fanno attendere. Riccardo Magi di +Europa chiede una missione europea di monitoraggio e soccorso nel Mediterraneo, mentre Elly Schlein denuncia la gravità di un accordo che alimenta la repressione e la morte. Laura Boldrini e Angelo Bonelli si uniscono allle voci di dissenso, sottolineando l'urgenza di un intervento europeo per salvare vite umane.
Il silenzio assordante dell'Europa
Ma l'Europa resta in silenzio. La von der Leyen, paladina dei diritti umani quando conviene, si volta dall'altra parte di fronte alla tragedia dei migranti. La sua conversione meloniana è evidente: l'alleanza con la premier italiana è un tradimento dei valori fondanti dell'Unione Europea.
Non possiamo voltare le spalle
Mentre Meloni e la von der Leyen si stringono la mano, il Mediterraneo diventa un cimitero a cielo aperto. Non possiamo voltare le spalle a questa tragedia. È tempo di dire basta a questa ipocrisia e di esigere un'Europa che sia davvero un riferimento di umanità e di speranza per le nuove generazioni.
Cosa possiamo fare?
- Esigiamo che l'Italia e l'Europa intervengano per salvare vite umane in mare.
- Sosteniamo le ONG che operano soccorsi nel Mediterraneo.
- Facciamo sentire la nostra voce contro le politiche disumane.
- Diffondiamo informazioni accurate sulla tragedia dei migranti.
Solo con un'azione collettiva possiamo fermare questa vergogna di portata storica e costruire un'Europa davvero giusta e solidale.
Articoli correlati
- Albert, il bollettino quotidiano pacifista
Minacce di morte a chi difende i diritti dei migranti
Il monitoraggio del Consiglio d'Europa il 22 ottobre ha segnalato il clima di odio verso i migranti. A conferma di ciò sono oggi giunte le minacce di morte alla giudice Silvia Albano, presidente di Magistratura Democratica, contraria al trattenimento dei migranti in Albania.24 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink - Sullo sfondo emerge il grande business della guerra
Fame, bombe e sfollamenti forzati: queste le armi del governo israeliano contro Gaza, Libano e…
Netanyahu ha bombardato ospedali e scuole, fatto morire di fame bambini, distrutto infrastrutture e alloggi e reso la vita invivibile a Gaza22 ottobre 2024 - Rossana De Simone - Da settembre di quest’anno
Da Roma a Parigi, nasce in Europa la Rete ebraica per la Palestina
A Parigi, nel marzo 2024, 20 gruppi ebraici provenienti da 14 Paesi europei si sono incontrati per la prima volta durante un convegno internazionale in solidarietà alla Palestina. Da lì è iniziato un percorso comune, sotto l’ombrello di European Jewish for Palestine (Ejp).9 ottobre 2024 - Redazione Pressenza Italia - Appello contro la “banalizzazione del nucleare”
75esimo Summit della NATO a Washington: non solo il ritorno degli euromissili
L’esercizio di queste capacità avanzate deve servire a dimostrare l’impegno degli Stati Uniti nei confronti della NATO e il suo contributo alla deterrenza integrata europea25 luglio 2024 - Rossana De Simone
Sociale.network