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PeaceLink accoglie con entusiasmo questa vittoria e continuerà a dare voce ai diritti dei migranti

Migranti, vittoria per la Ong tedesca Sos Humanity

La magistratura condanna il governo italiano per il fermo illegale della nave di soccorso della Ong. Il giudice stabilisce che la Humanity ha agito in conformità al diritto internazionale soccorrendo i migranti in mare e che la Libia non è un porto sicuro per i migranti.
Redazione PeaceLink

Crotone, 26 giugno 2024 - Il giudice del Tribunale civile di Crotone ha annullato il fermo amministrativo della nave di soccorso Humanity 1 della Ong tedesca Sos Humanity, dopo aver ascoltato le parti in causa. La Ong Humanity mentre soccorre i migranti

Erano stati salvati 77 migranti

La nave era stata bloccata nel porto di Crotone nel marzo scorso dopo aver salvato 77 migranti in difficoltà nel Canale di Sicilia. Il governo italiano aveva sostenuto che la Humanity 1 aveva violato le direttive della guardia costiera libica, che aveva ordinato alla nave di allontanarsi dalla zona dei soccorsi.

Libia non riconosce i rifugiati

Ma il giudice ha stabilito che la Humanity 1 ha agito in conformità al diritto internazionale soccorrendo i migranti in mare e che la Libia non è un porto sicuro per i migranti, in quanto il Paese africano non ha ratificato la Convenzione di Ginevra del 1951 sui rifugiati e non è in grado di garantire la sicurezza dei migranti.

Una importante vittoria

La sentenza del giudice di Crotone rappresenta una vittoria importante per le Ong che operano nel Mediterraneo e per il diritto alla vita. Essa conferma il ruolo fondamentale delle Ong nel soccorso dei migranti e riconosce il diritto al soccorso in mare.

La sentenza era stata preceduta da un importante provvedimento del giudice Antonio Albenzio nell'aprile del 2024. 

Ad aprile infatti il giudice aveva annullato il fermo della nave Humanity 1 nel porto calabrese. Il giudice aveva chiarito che quella della guardia costiera libica era un'operazione di salvataggio "insussistente" e quindi "nessuna condotta ostativa è riscontrabile" nei riguardi della Humanity 1 "la quale, in tale, contesto, è risultata l'unica imbarcazione ad intervenire per adempiere, nel senso riconosciuto dalle fonti internazionali, al dovere di soccorso in mare dei migranti".

Governo condannato al pagamento delle spese legali

Oltre ad annullare il fermo, il giudice ha inoltre condannato il governo al pagamento delle spese di lite, pari a 14mila euro, alla Ong tedesca Humanity 1. Si tratta di un importante riconoscimento del fatto che il fermo della nave era illegale e che il governo ha agito in modo ingiusto.

Reazioni alla sentenza

La sentenza è stata accolta con grande favore dalle organizzazioni umanitarie e dai sostenitori dei diritti dei migranti. PeaceLink accoglie con entusiasmo questa vittoria e continuerà a sostenere le Ong e a battersi per la tutela dei diritti dei migranti.

Per approfondire:

Note: La decisione assunta oggi dal giudice Antonio Albenzio ad aprile 2024 "non può essere in alcun modo impugnata dalle parti e risulta essere definitiva", si legge su "Il Giornale" del 19 aprile 2024. Che continua così: "Basandosi su questa sentenza, d'ora in poi le Ong potrebbero sentirsi legittimate a operare ignorando completamente le indicazioni della guardia costiera libica. Non va dimenticato che il corpo navale libico ha autorità su un'ampia zona di acque Sar del Mediterraneo, le stesse in cui sono solite operare le navi delle Ong nelle loro missioni di recupero dei migranti".

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