Sui paesi sicuri il giudice può disapplicare decreto ministeriale
La sentenza della Cassazione, depositata stamani, rappresenta un'importante evoluzione giurisprudenziale, in quanto ha sostanzialmente dato ragione ai giudici di primo grado nel contenzioso sui migranti. La Corte ha ribadito che la valutazione caso per caso, tipica dell'attività giudiziaria, non può essere completamente subordinata a decisioni politiche generali, anche quando queste riguardano la definizione dei paesi sicuri. Questa decisione avrà importanti conseguenze per la pratica giudiziaria in materia di asilo, poiché rafforza il ruolo dei giudici nel garantire i diritti fondamentali dei richiedenti protezione internazionale.
Qui alcuni approfondimenti.
I giudici sono legittimati a disapplicare il decreto che designa la lista dei Paesi sicuri per i richiedenti asilo.
Fonte: Today 19.12.2024
Sui Paesi sicuri per i migranti l'ultima parola spetta al giudice. Lo ha stabilito oggi, 19 dicembre, la Corte di Cassazione dando ragione al Tribunale di Roma.
Fonte: Adnkronos 19.12.2024
Con sentenza depositata stamani la Prima Sezione civile della Corte di Cassazione, nell’affermare che «è riservata al circuito democratico della rappresentanza popolare la scelta politica di prevedere, in conformità della disciplina europea, un regime differenziato di esame delle domande di asilo per gli stranieri che provengono da paesi di origine designati come sicuri», ha ribadito che il giudice ordinario è il garante dell’effettività, nel singolo caso concreto al suo esame, dei diritti fondamentali del richiedente asilo.
Fonte: Sole 24 Ore 19.12.2024
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