Ultime novita'
I Rom: dal Kosovo al Casilino 900
Storia incredibile di alcune famiglie rom, imparentate tra loro, che dagli anni novanta in poi, quando il clima sociale e politico in Kosovo cominciava a farsi pesante, lasciarono le loro case per raggiungere l'Italia. Pensavano di essersi lasciati alle spalle l'inferno. Arrivarono, invece, al CASILINO 900.10 settembre 2009 - Raffaele Coniglio- Roma
Immigrazione, qualcosa non funziona
Un viaggio verso il Centro di identificazione ed espulsione di Ponte Galeria5 settembre 2009 - Andrea Onori A Cantù un centralino per denunciare i clandestini
3 settembre 2009 - Andrea OnoriTentato omicidio per razzismo
Chi le ha incendiato casa sperava di liberarsi dello specchio che mostra il proprio marciume interiore?31 agosto 2009 - Simone Galanti- Quando la realtà supera la satira e la fantasia
Io vignettista antirazzista autore del presunto manifesto leghista
Nel 2004 all'interno del portale pacifista peacelink.it parte un progetto di manifesti elettorali taroccati realizzato a quattro mani con Carlo Gubitosa come risposta alla noiosa retorica della propaganda dei partiti. Il bersaglio era la cultura di guerra e violenza che pervadeva (e pervade) il sistema dei partiti.28 agosto 2009 - Mauro Biani - Il "finto" manifesto "leghista" di Mauro Biani era ben evidenziato come "falso"
"Torturali, è legittima difesa". Sul razzismo e gli immigrati.
Su PeaceLink vi era scritto: "ATTENZIONE!!! I manifesti elettorali pubblicati su queste pagine sono FALSI, e hanno unicamente finalita' satiriche".28 agosto 2009 - Alessandro Marescotti (presidente di PeaceLink) - Come è nato il "caso" su Facebook
"Immigrati clandestini, torturarli è legittima difesa"
Tutto comincia con una vignetta di Mauro Biani pubblicata su PeaceLink...28 agosto 2009 - Radicali di sinistra Incontri
Ieri sono venuti a trovarmi A, B, C e D13 agosto 2009 - Peppe Sini (responsabile del "Centro di ricerca per la pace di Viterbo")- Una "cronaca di un suicidio annunciato" a cui, razionalmente, non è facile nonostante tutto scegliere il colpevole, perché sicuramente ve n'è più di uno.
La prima vittima
Ma quando i colpevoli presi singolarmente son solo ingranaggi di un meccanismo di Stato che diventa e diventerà sempre più omicida e "selettore" per l'esistenza dei cittadini, come affidare a una giustizia terrena la misura del dolo?8 agosto 2009 - Roberto Del Bianco
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