Storie di Immigrazione
Cosa significa migrare? Esperienze di vita dei migranti.
- Campo Rom di Secondigliano Il Mondo di Vesna
L'esposizione si compone di una selezione d’immagini in bianco e nero, che costituiscono il nucleo pulsante di un ampio reportage, in cui lo sguardo indagatore dell'artista si avvicina alla cultura Rom senza pregiudizi, ma con la curiosità di chi vuole conoscere un mondo che ogni giorno incontriamo ed incrociamo frettolosamente. Gli scatti di Cimino ritraggono Vesna, una bambina Rom che ha vissuto nel campo nomadi di Secondigliano, alla periferia di Napoli, e il suo mondo fatto di persone dall'aspetto intelligentemente furbesco e di luoghi desolanti; un mondo popolato da bambini dal volto angelico e da donne e uomini dall'aria vissuta, che ti scrutano dentro con i loro sguardi ammiccanti e profondi. Le foto di Cimino attraggono lo sguardo dell'osservatore in maniera semplice e diretta ed hanno il merito di introdurci in punta di piedi in un mondo poco conosciuto, "altro", diverso. Gli scatti dell'artista, infatti, senza indugiare su immagini irrispettose della dignità umana, raccolgono frammenti di una vita di strada, in cui si alternano gesti semplici, come la preparazione della crema per il caffè, si sottendono relazioni e tradizioni sociali ataviche cementatesi nei secoli (il discendente, cugini, sociogrammi, incongruenze), si intuisce il ruolo centrale della musica (in treno) e si percepisce la gioia di vivere (vieni a vedere) e la disperazione rabbiosa (rabbia) del mondo nomade. Alla fine del viaggio l'obbiettivo di Cimino, dopo aver ruotato senza posa intorno al mondo dei Rom, si ferma ed immortala la dolcezza di Vesna, che al pari di una piccola Venere reclina il volto.
Botte e insulti nei centri libici
In Libia è caccia ai marocchini che tentano di arrivare in Italia. A gennaio il Viminale aveva segnalato l'aumento dell'immigrazione dal Marocco In centinaia rinchiusi nelle «prigioni» per i clandestini. Chi è tornato denuncia «gravi maltrattamenti» e racconta di «punizioni esemplari» contro chi scappa7 luglio 2006 - Cinzia Gubbini«Ho camminato due anni e mezzo per arrivare in Marocco»
L'inutile odissea di un ragazzo, esule, partito con 1000 dollari dal Congo2 luglio 2006 - Laura EduatiStoria di un permesso.
27 marzo 2006 - Laura BoschettoMigranti o vincenti, ma scrittori
Immigrati di successo? Attenti agli stereotipi. Spesso il termine «vincente» nasconde un fondo razzista. Colloquio con gli scrittori migranti Jadelin Mabiala Gangbo e Gabriella Kuruvilla.6 marzo 2006 - IGIABA SCEGO- Sono morti ebrei e comunisti e omosessuali e zingari...
E uno zingaro non muore di meno
Ricordiamoci anche di loro, nel giorno della memoria...
NOVANTAMILA, circa, gli zingari uccisi nei territori del Reich, nell'Europa
occupata dai tedeschi e in quella orientale; impossibile, pero', avere un
numero preciso...25 gennaio 2006 - Elisabetta Caravati Spezzato un sogno
30 dicembre 2005 - Tiziano Cardosi- Comunicato Stampa
Nessuno Sgombero al Residence Roma
Senza soluzioni nessuna tregua23 novembre 2005 - Gli \ le Abitanti del Residance Roma Carogne di immigrati
Un nuovo massacro lascia cadaveri senza nome né volto in Sicilia. La condizione di migrante è un'intollerabile condizione di "non cittadinanza", lo rende dimezzato ed alieno rispetto alla comunità dove vive o muore, e arriva a disgiungere il migrante dalla stessa dignità di umano18 novembre 2005 - Gennaro Carotenuto- Da una lettera pervenuta alla redazione di Nuove Schiavitù.
ITALIA: "Schiava per legge"
Pubblichiamo di seguito la testimonianza di un'immigrata, Genet Mehari, che si definisce "schiava per legge". La legge in questione è la "Bossi- Fini".19 ottobre 2005 In un giorno d'estate su una spiaggia portoghese, i figli degli immigrati...
Accade qualcosa il 10 giugno (festa nazionale in Portogallo) sulla spiaggia di Carcavelos...
Che cosa accadde in realta' e' difficile da raccontare; ci sono due versioni contrastanti: la versione della polizia e di chi l'ha chiamata (versione che e' arrivata alla Bbc e alle televisioni di mezzo mondo) e la versione dei "pretuges"...20 settembre 2005 - Elisabetta Caravati
Sociale.network