Il progetto AIFO di riabilitazione su base comunitaria in Liberia
1) DATI DEL PROGETTO
Attività sviluppate: riabilitazione fisica e sociale, formazione, educazione, attività generatrici di reddito, campagne di sensibilizzazione
Area del Progetto: 4 Circoscrizioni a 30 km nord-est dalla capitale Monrovia: Gardnersville, Barnerville, New Georgia e Johnsonville Townships, nella Contea di Monsterrado.
Responsabile locale: Mr. Lemuel S. Boah, Coordinatore CBR dell’ONG Sampson Saywon Boah Institute (SSBI)
2) CONTESTO NAZIONALE
Il territorio che attualmente si chiama Liberia era in precedenza parte della Sierra Leone. Nel 1821 la Società di Colonizzazione Americana comperò tale porzione di territorio, fondò la città di Monrovia e organizzò il “rimpatrio” di ventimila ex schiavi, considerati un problema sociale. Protetti dai cannoni statunitensi i coloni s’installarono sulla costa e si appropriarono delle terre migliori. Nel 1847 proclamarono l’indipendenza, tuttavia ai nativi del territorio portò poca libertà perché solo i discendenti degli ex schiavi americani costituirono il nucleo della classe dominante, strettamente legata allo sfruttamento delle risorse naturali e ai capitali transnazionali. Nel 1980 il sergente Samuel Doe prese il potere con un colpo di stato e annunciò l’avvio di un processo di apertura democratica. Nel 1990 Doe fu assassinato e per sette anni un’estenuante guerra civile fra le fazioni in gioco continuò ad imperversare all’interno della Liberia, fra falliti accordi di pace, embarghi e interventi di forze di pace internazionali. Non ultimo in questa guerra il ruolo giocato dal contrabbando di diamanti dalla Sierra Leone, il cui traffico era diretto dal presidente Charles Taylor, auto proclamatosi ad interim nel 1990 e regolarmente eletto nel 1997. Già nel 1999 ricominciarono gli scontri con i movimenti ribelli, primo fra tutti il LURD (Liberiani Uniti per la Riconciliazione e la Democrazia) e nel 2002 Taylor dichiarò lo stato di emergenza nazionale. Dopo un anno di pressioni internazionali le forze governative e le fazioni ribelli si sono sedute al tavolo delle trattative, ottenendo l’esilio del presidente Charles Taylor, oramai indesiderato da tutti, e firmando il 18 agosto 2003 un accordo per un governo ad interim fino al gennaio 2006, quando a guidare la Liberia dovrebbe essere un nuovo governo eletto in libere elezioni. I termini dell’accordo sembrano essere ben accettati da tute le parti, lasciando intravedere una nuova speranza. La Liberia conta una popolazione di 3.300.000 abitanti, con una bassa densità di popolazione (34 ab/kmq) e circa 30 gruppi etnici (tra cui mandingo e kpelle). Il tasso di crescita annuo è del 4,3% e il 45% della popolazione è urbana. La Liberia rimane uno dei paesi più poveri dell’Africa Sub-sahariana: la speranza di vita alla nascita è di 56 anni, il tasso di mortalità infantile è di 157 per mille, si contano 2 medici ogni 100.000 abitanti e il tasso di analfabetismo raggiunge il 69,5% (74% per le donne, 65% per gli uomini). Si stima che l’80% della popolazione sia sotto la linea di povertà. La struttura economica del paese è di tipo neocoloniale. Lo sviluppo delle piantagioni di caucciù e dell’industria mineraria, controllate da capitale straniero, non ha innescato il decollo economico del paese che è ancora in larga parte caratterizzato da un’economia di sussistenza.
3) INFORMAZIONI GENERALI
La guerra civile, che è durata in modo intermittente dal 1989 ad oggi, non solo è stata causa della morte di molte persone, ma ha anche distrutto molte delle risorse e delle infrastrutture che ora necessitano di ricostruzione per il rilancio del paese e per la riabilitazione delle vittime. Dal 1997 l’AIFO collabora in Liberia con il Sampson Saywon Boah Institute (SSBI), un’ONG locale che opera nel campo dell’agricoltura, dell’educazione, dell’assistenza e della sanità. Fondato nel 1994 e riconosciuto dal Ministero degli Affari Esteri della Repubblica della Liberia, l’Istituto accoglie al suo interno orfani, anziani e disabili rifugiatisi qui a causa della guerra. Nel 1998 è stato avviato il progetto di Riabilitazione su Base Comunitaria (RBC). Secondo la stessa definizione, la riabilitazione trova attuazione all’interno della comunità, sia esso villaggio o città, in cui vive la persona con disabilità. Non solo le persone con disabilità ma anche i membri della loro famiglia ed altre persone della comunità sono coinvolte. L’intervento riabilitativo è multi-settoriale e multi-disciplinare nel tentativo di assicurare alle persone con disabilità la possibilità di massimizzare le loro abilità fisiche e mentali, usufruire di servizi e raggiungere piena integrazione sociale all’interno della comunità stessa.Attualmente l’area progettuale conta una popolazione stimata di 125.000 persone.
4) LE ATTIVITA’
Gli obiettivi specifici consistono nell’aumentare le capacità delle comunità e nell’accrescere l’atteggiamento positivo nei confronti delle persone con disabilità; nel promuovere una rete di riferimento per le persone disabili in collaborazione con il Ministero della Sanità, dell’Educazione e altre istituzioni; nello sviluppare delle specifiche attività per l’identificazione precoce delle disabilità e degli interventi sulle persone disabili al fine di ridurre le future disabilità; nel promuovere l’auto-sufficienza e l’integrazione delle persone disabili nella comunità e nei servizi principali; nell'installare delle attività di micro-credito e generatrici di reddito per le persone disabili in modo da promuovere la loro auto-sufficienza economica; nel promuovere l’educazione inclusiva.
Il progetto sostiene le seguenti attività:
- Formazione dei volontari comunitari e dei supervisori
- Campagne di sensibilizzazione sulla CBR e sulla disabilità; advocacy
- Sostegno alle organizzazioni di persone disabili; networking
- Interventi medici e riabilitativi
- Produzione di adeguati supporti per le persone disabili (stampelle, seggiole, ecc…) attraverso l’utilizzo di materiali locali - Educazione (integrazione dei bambini disabili in scuole regolari; inserimento in scuole speciali; promozione dei programmi di alfabetizzazione per adulti disabili)
- Corsi di formazione professionale per persone disabili
- Micro-credito ad attività generatrici di reddito promosse da gruppi e cooperative di disabili, al fine di promuovere l’autosufficienza economica. Attualmente sono sostenute le seguenti attività: pasticceria, colorazione delle stoffe, saponeria, produzione di carbone, cucito
Impegno finanziario dell’AIFO per il 2005: € 41.000
PROGETTO REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DELLA REGIONE LOMBARDIA
AIFO
Via Borselli, 4-6
40135 Bologna - Italy
Tel. +39/051 4393211 Fax. +39/051 434046
http://www.aifo.it
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