Cacciatori in Rwanda
Capita spesso che riceva più email dall'Italia, in cui sento amici scrivere del "...il solito tran tran", "L'unica cosa che ci consola è che il 20 luglio arriva presto...", "...mi piacerebbe davvero raggiungerti anche per evadere un po' da qui...", "...noi qui si fanno le cose di sempre", ect...
Insomma non è che arrivi spesso l'immagine di una vita frizzante e gioisa. Un mio amico molto esplicito si confessa proprio malinconico nell'ultima email. Mi dispiace.
Per contrapposizione credo che io possa parlare di felicità dal Rwanda.
Posso dire che è veramente un buon periodo della mia vita. Mi sento a "pieno regime".
Forse è esagerato definire i miei primi 7 mesi in Rwanda interamente felici, dato che la felicità è fatta di momenti, ma sicuramente un bel numero di questi momenti potrei raccontarne. Aspetto di tornare in Italia e raccontarli in occasioni "attorno al fuoco", non adesso via e-mail.
Il sociologo Bauman, di cui sto leggendo un bel libro, dice che tutta l'infelicità nasce da un unica cosa: l'incapacità dell'uomo di starsene tranquillo nella "propria stanza", e che niente è meno sopportabile dello starsene fermi, dato che la nostra attenzione si concentrerebbe sulla brevità e la miseria della vita. Siamo sempre in ricerca di una "lepre" da inseguire, che ci impedisca di vedere la nostra morte. E' più importante la caccia della stessa cattura.Viaggiare è migliore dell'arrivare - dice.
Partendo da questa riflessione non mia, credo che nella mia stanza a Nyarurema io ci sia davvero tranquillo in questo momento. Amo i momenti di solitudine nella mia stanza. Ma è vero che mi sono cercato diverse "lepri" da inseguire: l'esperienza in Africa, la creazione adesso del giornalino della scuola dove insegno, un cortometraggio da realizzare prossimamente...
Quindi forse il mio "fare", o "cacciare lepri", si lega poi allo stato d'animo.
Sarei curioso: se di punto in bianco mi fosse levato tutto questo, sarei ancora tranquillo nella "mia stanza"? E avrei l'inventiva di trovare "nuove lepri" ?
Credo che oggi (domani? mha...qualcuno ha detto che "non vi è certezza") io abbia questa inventiva, baciato dalla fortuna e sicuramente dal buon Dio, la cui continua ricerca e comprensione è sicuramente la "lepre" principale che dovrebbe esser cacciata. Ma ho forti dubbi che in questo momento io metta questo genere di "caccia" mistica al primo posto. Con buona pace di Mamma Carla ...e del suo andare tutti i giorni alla messa qui a Nyarurema: lei si che è una grossa cacciatrice...
Un salutone. E buona caccia a tutti.
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