Live8 per l'Africa
Leggo che pochi giorni fa il mondo (cioè il nord del mondo) si è interessato molto al mega-concertone Live8.
Entusiasmo alle stelle a Londra, a Philadelphia, a Roma, ecc.., mi pare di leggere da internet.
I problemi dell'Africa di nuovo al centro dell'attenzione mondiale, grazie a Bob Geldof e al suo nutrito gruppo di colleghi famosi.
In mezzo a tutti questi buoni sentimenti, spero che non ci si fermi solo all'operazione per racimolare giusti fondi, o per sentirsi buoni e sensibili comprando cd o ascoltando musica. Scusate il cinismo.
Vorrei che questa operazione fosse più come un abbraccio e una condivisione a chi è più sfortunato.
Non si riscalda molto il cuore dell'ammalato dando dei soldi/oggetti. Ma rendendogli visita. Non si educa un figlio solo riempiendolo di regali.
Qui a Nyarurema (Rwanda) nessuno sa cosa sia il Live8, i Pink Floyd , gli U2, e nemmeno il Live Aid di 20 anni fa. Il "calore" del nord del mondo non credo sia proprio arrivato, in queste occasioni.
Ma invece chi mette le "mani del fango", non solo in tasca, venendo a visitare anche per una sola settimana l'Africa, e cerca di capire, condividere...bhe quello è molto di più del Live 8, secondo me. Grazie dunque a tutti i visitatori passati e futuri , qui in Rwanda.
Non è con l'invio di ingenti somme che si risolvono i problemi africani, a mio modesto avviso. E' piuttosto con un avvicinamento di vedute e condivisione tra nord e sud. Con lo scambio.
In Burkina Fasu c'è un proverbio che dice "Se nel fare un dono a qualcuno non avviene uno scambio tra i due, è bene allora che ognuno si tenga le proprie cose".
Sull'esempio di Nyarurema (e l'ho chiesto ai miei studenti, che vengono da Kigali, Butare, Giseni, le principali città) , in cui nessuno di loro sa cosa sia Live8, Live Aid, ecc... io non vedo lo scambio.
Spero di sbagliarmi. Io spero che il Live 8 non sia principalmente un mega evento, ma sia come un trampolino....un "agenzia di viaggi" sui generis, per venire e conoscere, iniziare per primi a cambiare io, te, e noi.
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AGGIORNO L'ARTICOLO:
Leggo oggi meglio da internet, qui dal Rwanda.
Lo slogan della manifestazione scopro che era:
"We don't want your money, we want you!"
Sono molto daccordo. Credo sia in linea con quanto scritto ieri. Bene.
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