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Al turco Pamuk il Premio dei librai per la Pace dopo le polemiche sugli armeni

In Turchia carcere duro per chi parla del genocidio degli armeni

La Turchia processa per "alto tradimento della patria" l'intellettuale Orhan Pamuk per aver dichiarato che «un milione di armeni furono uccisi» all'epoca degli ultimi governi ottomani
18 ottobre 2005
Fonte: Avvenire 18 ottobre 2005

Pamuk

A Orhan Pamuk (Istanbul, 1952) va il Premio per la Pace dei librai tedeschi. La cerimonia di premiazione sarà il 23 ottobre alla Fiera di Francoforte. L'ultimo libro di Pamuk uscito in Italia è «Neve» edito da Einaudi. Pamuk sarà processato nei prossimi mesi per aver dichiarato a un giornale svizzero che «un milione di armeni furono uccisi» all'epoca degli ultimi governi ottomani. Pamuk rischia il carcere duro per alto tradimento della patria: in Turchia esistono ancora i reati di opinione, in base a una legge che punisce «le offese all'identità turca». L'Ue ha chiesto al governo di Ankara di eliminare dal codice penale turco gli articoli che si prestano ad una criminalizzazione delle opinioni.

Note: TURCHIA: UE; REHN, FORTE PREOCCUPAZIONE PER CASO PAMUK

(ANSAmed) - STRASBURGO, 28 SET - Pur riconoscendo le importanti riforme fatte dalla Turchia sulla strada verso l'Unione europea, il commissario Ue all'allargamento Olli Rehn ha sottolineato oggi, davanti la plenaria del Parlamento europeo, che desta "forte preoccupazione" il caso dello scrittore Orhan Pamuk accusato di aver denigrato l'identità nazionale turca. "Alcuni giornalisti continuano ad essere accusati e spesso condannati per avere espresso pareri non violenti, e il caso dello scrittore Orhan Pamuk è emblematico delle difficoltà nella completa realizzazione delle riforme e della lotta fra riformisti e conservatori", ha osservato Rehn, sottolineando che la valutazione europea del nuovo codice penale turco per quanto riguarda la tutela della libertà di espressione "dipenderà" da come sarà applicato. Rehn ha definito "un punto di svolta" il riconoscimento, da parte del premier turco Erdogan, della questione curda, così come la conferenza accademica convocata ad Istanbul sulla questione armena ha rappresentato "un passo avanti fondamentale della ricerca della verità storica". Ma al tempo stesso il commissario Ue ha ricordato "i lati oscuri" del processo di transizione, in particolare quelli riguardanti la libertà di religione e di espressione e la tortura, che rimangono "questioni aperte". (ANSAmed). CLG-KVW
28/09/2005 12:05

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