Il rientro nei ritmi italiani... con un cortometraggio dal Rwanda

Ho finito da qualche settimana il mio anno come missionario laico in Rwanda.
E’ stata un esperienza veramente bella, a contatto giornaliero con i 250 studenti nei miei corsi di informatica.
Ho molta voglia di condividerla adesso in Italia, magari con i miei video realizzati o semplicemente parlandone: per incontri in Toscana o limitrofi, non esitate a contattarmi dal mio sito www.nicoladigrazia.it
Mentre sto apprezzando il mio rientro in Italia per rivedere i miei genitori e fare qualche mangiata con gli amici, ho però il vecchio lavoro in Italia, che ho già ripreso, che mi annacqua un pò l'entusiasmo africano.
La mia azienda, che sempre ringrazierò per avermi concesso l’aspettativa, l’ho ritrovata sempre più forte sul mercato, in un campo però che ritengo abbastanza effimero: scaricare loghi, suonerie per cellulari, e con un portale per incontrarsi e conoscersi on line.
Con l’immagine fresca dei miei 250 studenti rwandesi, ho la sensazione adesso che sto perdendo tempo per le 13/14 ore ( 8+4 di viaggio a/r) della mia giornata lavorativa attuale.
Forse è troppo vicino il confronto con i miei ritmi e ruoli rwandesi, forse dovrei rifare questo discorso tra 6 mesi ?
Ma non è delle mie sensazioni da cooperante rientrato di cui volevo principalmente parlare.
Piuttosto della mia voglia di testimoniare.
A tal proposito, lunedì 23 gennaio, proietterò a Lucca un cortometraggio realizzato.
Sono un videomaker ed in passato ho utilizzato attori per narrare storie con la telecamera.
Bhè, ho fatto la stessa cosa in Rwanda. Ho coinvolto gli studenti della scuola ETP dove insegnavo informatica e dopo mesi di casting siamo riusciti, con l’altro volontario Marco, a trovare le persone giuste per iniziare i primi ciak. La storia narrata viene dai ragazzi, quindi è decisamente locale.
Ma tenete presente che parlare di cinema in Rwanda non è proprio come da noi...
Se nominate Tom Cruise o Al Pacino , tanto per fare un esempio, nessuno sa chi siano (forse in città a Kigali qualcuno si). Ed immaginatevi la puntualità negli orari che ci vuole ai ciak (per avere una buona luce, etc..) con il concetto di puntualità che potevano avere i miei attori africani in erba.
Tutte queste cose sono state interessanti da scoprire.
Per chiunque fosse in zona Lucca, l’invito è quindi per lunedì 23 gennaio (ore 20.30 per cena, 21.30 per proiezione), al locale Vino&Vino (www.vinoekino.it) per la prima del corto “L’Habit du dimanche”, con eventualmente altri video girati nel mio trascorso anno.
Credo meriti anche la visione di un video girato con le ragazze di strada di Kigali, dal titolo “Cinema o Realtà?”.

Un saluto da Lucca