La Pace vera
nobile
causa>>, presentammo la figura di Cindy Sheehan, madre di Casey, un
soldato
americano di 24 anni, morto nel 2004 durante la guerra in Iraq. Tutto
il
mondo cominciò a parlare di lei nell'Agosto dello scorso anno, quando
piantò la sua tenda davanti al ranch texano del presidente americano
George
Bush, aspettando invano di essere ricevuta da lui. Abbiamo avuto
l'onore
d'incontrarla personalmente a Roma in occasione di una sua conferenza
tenuta alla Casa della Pace della Provincia di Roma ed abbiamo
approfittato
per farle qualche domanda che ci permettesse di conoscerla più
profondamente, aldilà della sua immagine di eroina pacifista.
Marzo 2006
Cara Cindy, anzitutto ti ringraziamo e ti facciamo i complimenti per
tutto
l'impegno che metti nel portare un messaggio di pace in giro per il
mondo.
Sappiamo che questa avventura è iniziata con la morte di tuo figlio, ma
naturalmente è il risultato di un grande cambiamento personale, al
quale ha
fatto seguito il tuo tangibile coinvolgimento. Come è cambiata la tua
vita?
<
che nel Luglio dello scorso anno decisi di andare davanti al ranch di
Bush
per fargli una semplice domanda, " Qual è la nobile causa per la quale
mio
figlio e tante altre persone stanno morendo nella guerra irachena":
eppure
da quel momento centinaia di migliaia di persone mi hanno sostenuta,
sono
chiamata a fare conferenze in giro per il mondo ed anche stare oggi qui
a
Roma con voi è per me del tutto inatteso. Io personalmente ho fatto
solo
quello che mi sentivo dentro, tutto il resto è venuto da solo di fronte
all'indifferenza ed alla prepotenza dei potenti. Io sono una persona
qualunque, ed ognuno di noi, dovunque abiti e qualsiasi lavoro faccia,
deve
svegliarsi dal torpore ed impegnarsi per salvare questo nostro mondo.
>>
Quanto è importante in tutto questo una tua rinascita spirituale ed il
tuo
rapporto con Gesù Cristo?
<
vergognoso che il governo americano usi la religione ed il vangelo per
giustificare la sua politica. Dobbiamo lottare tutti insieme così come
hanno fatto anche altri grandi testimoni, come Ghandi e Martin Luther
King,
che sull'esempio di Cristo hanno dato tutto per la pace.>>
Quello che ormai ho capito è che per essere concretamente persone
mature e
solidali, bisogna necessariamente partire da un profondo e duraturo
cambiamento personale. Si può fare qualsiasi tipo di volontariato e
lottare
per qualsiasi ideale, ma prima bisogna cambiare profondamente se
stessi. Ad
esempio, che senso ha dire di essere pacifisti o di essere contro la
guerra
se poi una madre o un padre non hanno la qualità e la pulizia interiore
per
rispettare i propri figli? La violenza nasce proprio da lì.
<
relazionano
con genitori, e soprattutto madri, non all'altezza. Dunque la prima
vera ed
indispensabile rivoluzione è quella che dobbiamo fare dentro di noi,
sperimentando concretamente che l'amore e la non violenza nei confronti
di
qualsiasi essere umano sono dei beni irrinunciabili nella nostra
esistenza.
Solo partendo da questa esperienza personale potremmo avere la forza di
impedire agli altri, ai nostri governanti, di essere violenti e di
uccidere. Ti possono togliere tutto, mi hanno portato via mio figlio,
ma
chi mi può togliere l'amore dentro di me per i miei figli e per tutta
l'umanità?>>
Io penso che la lotta per la pace debba partire dalla
consapevolezza che anzitutto non ci deve essere guerra dentro di noi,
perché altrimenti il risultato è che la violenza penetra sempre più
nella
nostra società, non solo con i conflitti armati, ma con lo sterminio
continuo dei 30.000 bambini sotto i cinque anni che ogni giorno muoiono
di
fame, così come con le migliaia di aborti eseguiti quotidianamente ecc.
<
fondazioni culturali per educare alla non-violenza i bambini piccoli
nelle
scuole. Ma tutti i nostri leader dovrebbero essere consapevoli di
quanto
sia importante prendersi cura di ogni bambino. Non possiamo più
sopportare
che ogni giorno muoiano migliaia di piccoli per fame, questo è un vero
genocidio! È vergognoso che ci siano degli uomini e delle donne che
hanno
tutto il superfluo e non fanno nulla per fermare questa strage
continua.
Tutti quanti dobbiamo fare del nostro meglio per far trionfare la vita
e la
pace. Ognuno di noi, potenti e gente qualunque, deve sentire la
necessità
di impegnarsi affinché ogni forma di violenza, dall'aborto alla guerra,
dallo sterminio per fame alla pena di morte, non trovi più posto nel
mondo.>>
Grazie Cindy per la tua forza, la tua fede e la tua semplicità. Grazie
perché la tua testimonianza ci impedisce di rinchiuderci nella tomba
dell'apatia. Grazie perché ci stimoli a lottare insieme per andare
oltre il
pacifismo, per arrivare alla Pace vera, quella che nasce dalla
sconfitta
della guerra che abbiamo dentro.
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