I pacifisti casertani contro la missione militare in Libano & c.
Di fronte all'ennesima scelta del nuovo governo Prodi di inviare truppe militari in Libano in missione di Pace(quale Pace con la forza?), perviene l'appello della cantautrice della Pace Agnese Ginocchio,a nome dei movimenti pacifisti. Riportiamo una parte del suo lungo messaggio: " Ci sentiamo nuovamente defraudati, traditi, ingannati e delusi, profondamente indignati. Le forze politiche democratiche che nel quinquennio passato dichiaravano di opporsi alla politica di guerra, razzista e militarista del vecchio governo Berlusconi hanno tradito la nostra fiducia, abbracciando pienamente la politica della forza.
I soldi spesi per finanziare le missioni militari basterebbero a risolvere non pochi problemi economici nel nostro paese, specie nel sud, sempre più colpito dalla crisi di precarietà, dalla disoccupazione, dall'illegalità e dalla povertà. Aumenta la sfiducia, aumentano i suicidi, aumentano i colpiti da raptus. Di chi è la colpa? Le immense risorse sperperate per finanziare la missione militare nel Libano meridionale & c sono risorse sottratte agli aiuti umanitari, alle vittime della guerra, alla politica internazionale che costruisce la Pace con mezzi di Pace e Nonviolenza. Questi metodi e scelte assurde di morte sono ben lungi dalla tutela al sacrosanto diritto della centralità della vita, perchè alimentano la guerra, il terrorismo, la rapina dei ricchi sui poveri, dei barbari armati sui civili disarmati. Le conseguenze? Escalation di guerra, odio, morte e distruzione. Tutto ciò è disumanita', assassino, razzismo, gravi colpe di omissione. L' Italia è un paese democratico e cristiano? Ma se Cristo Re e profeta della Pace aveva detto: "Non uccidere !", neanche per leggittima difesa perchè ogni vita è sacra, poi perchè tutti costoro che si ostinano a scegliere la via della forza si dichiarano anche cristiani praticanti? Non si può servire Dio e mammona. Sono convinta che anche il Vescovo di Pace Mons. Raffaele Nogaro è pienamente daccordo con la mia posizione, e, lo invito con tutta la sua autorità di Guida spirituale del nostro territorio a rafforzare questo mio pensiero con un suo decisivo intervento in merito. Lo chiedo anche al Sindaco dott. Petteruti e all'amministrazione comunale di Caserta città di Pace, che hanno appena inviato l'adesione morale alla manifestazione nazionale per la Pace in Medio Oriente svoltasi ad Assisi. Lo chiedo al Presidente della Provincia di Caserta De Franciscis, lo chiedo alle altrettante autorità e pacifisti casertani in particolare all'onorevole Sergio Tanzanella di intervenire immediatamente ed esprimere la propria posizione. Invitiamo a nome dei movimenti nazionali pacifisti ad esporre la Bandiera Arcobaleno dai balconi, perchè la guerra non è mai finita. Dal mitico 15 febbraio del 2003 che segnò la storia del movimento pacifista, dal mio balcone l'Arcobaleno non ha mai cessato di sventolare fra le intemperie d'inverno e i solstizi d'estate. Esponete l'Arcobaleno per esprimere il vostro totale dissenzo alla guerra, alla mafia, all' illegalità nazionale ed internazionale. Esponetelo senza paura di altrui giudizi, per restituirgli tutto il suo antico splendore, lungi da quello politico di parte. Il vero significato dell' Arcobaleno ricordi ogni giorno a ciascuno di noi, uomini e donne di Pace, quanto sia importante e decisivo spendere il nostro tempo, la nostra volontà, il nostro impegno per costruire la Pace senza se e senza ma, la vera Pace disarmante e nonviolenta dalla quale dipende il futuro non di un solo uomo o popolo, ma dell'intera umanità, perchè tutti siamo parte dello stesso corpo. Caserta terra di lavoro, deve dare l'esempio di civilità, deve perciò trasformarsi in provincia per la Pace, la Legalità e la Solidarietà. Questo il mio slogan, la mia sfida che lancio per il cambiamento e che mi riprometto con tutte le mie forze di Pace di realizzare con la collaborazione dei movimenti e l' appoggio delle istituzioni. Faccio mio allora l'appello di Peppe Sini, direttore del Centro Ricerche della Pace di Viterbo del Movimento nazionale nonviolento e dico che: Occorre resistere al militarismo e alla militarizzazione della politica. Occorre resistere alla guerra e alla cultura della guerra. Occorre resistere al razzismo imperialista e neocoloniale. Occorre promuovere la politica della nonviolenza. Con i corpi civili di pace, con la difesa popolare nonviolenta. Con l'interposizione-mediazione nonviolenta nelle aree di conflitto. La scelta della condivisione e dell'accoglienza, del dialogo e della riconciliazione, aiutando tutte le vittime ed affermare così i diritti umani di tutti gli esseri umani, in particolare dei popoli oppressi. Opponendoci a tutti gli eserciti di ogni dimensione; opponendoci alla produzione, al commercio e all'uso delle armi; opponendoci ad ogni logica, struttura e progettualita' militarizzate e militariste. Gli eserciti devono aiutarci in altro ma non nell'uso belligerante. Che siano eserciti di disarmo e di educazione alla vita. Facendo della nonviolenza il principio giuriscostituente su cui fondare le legislazioni nazionali e gli accordi internazionali. Modificando profondamente l'Onu, in primo luogo facendo cessare l'equivoco della presunta legittimita' delle missioni militari, e procedendo invece sollecitamente verso la realizzazione di una polizia internazionale che difenda la pace e demilitarizzi i conflitti.
Non si puo' essere per la pace e sostenere gli eserciti, le armi, la guerra.
La Pace si costruisce con la Pace. I diritti umani si difendono riconoscendoli a tutte le persone, e il primo diritto e' non essere uccisi.
Le armi servono a uccidere, gli eserciti servono a uccidere, le guerre servono a uccidere. Siamo cristiani o non cristiani? Allora "Non uccidere !" E' l'ora della scelta della Nonviolenza. Il pacifismo generico e' morto. Solo la Nonviolenza (evangelica) puo' salvare l'umanita' dalla distruzione totale! Questa è l'ora decisiva! Pace. Shalom. Pace!
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