Amenità estive
Dalle cronache:
in Gran Bretagna sono attive 25.000.000 (venticinque milioni) di telecamere con funzioni di video sorveglianza;
in GB c’è una telecamera ogni 14 abitanti.
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Mario Draghi è stato recentemente ascoltato durante un’audizione in Commissione al Senato. Il tema all’ordine del giorno era la Riforma delle pensioni. Sarebbe stato interessante poter esser lì, a sentire e guardare, soprattutto perché le cronache hanno riportato che il Governatore della Banca d’Italia - nominato in quota al centrodestra - ha dato ‘un taglio sociale’ al suo intervento. L’immaginazione mi porta a pensare che per Lui - parlare in tal modo delle pensioni dei lavoratori - sarà stato un po’ come per uno squadrone di topi venire assegnati a far la guardia di una forma di parmigiano.
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In Israele sono stati rilasciati circa 250 (duecentocinquanta) prigionieri palestinesi. E’ una notizia ripetuta più volte dai nostri mezzi d’informazione e più volte data come se fosse stata nuova. Quello che non ripetono è che nelle carceri israeliane sono rinchiusi circa 11.000 (undicimila) prigionieri palestinesi e anche alcuni ministri regolarmente nominati da un regolare parlamento eletto a seguito di un regolare voto democratico.
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Verdi, Comunisti italiani e Rifondazione lavorano per fare un soggetto a sinistra del Partito democratico; un gruppo di realtà politiche e di movimento lavora per costituire un soggetto a sinistra di quello qui precedente. Ora, al di là del bene che ne riceveranno direttamente i due o tre futuri eletti nonché di quel poco che ne gioveremo tutti grazie alla loro attività parlamentare, l’unico senso che avrà la loro candidatura sarà quello di legittimare il sistema e di farci porre il problema se andare a votare oppure no. Avranno alla fine la stessa funzione di chi appartenente all’area disobbediente si candidò nell’ottobre 2005 alle primarie del centrosinistra.
Sebbene che magari si candideranno persone competenti e in buona fede, perseverare farà fare a tutti la figura dei cioccolatai.
In due parole: c’è qualcuno che pensa, e sulla base di quali argomentazioni, che alle prossime politiche avremo una chance di un qualche successo?
Ma dico io, queste persone non li leggono i giornali che riportano che in Francia - dico la Francia patria della Rivoluzione, delle Banlieu, delle lotte dei senza dimora e degli universitari, ecc. - la sinistra non esiste più; è frantumata in minuscoli pezzi oppure è traslocata nel centrodestra; in ogni caso, non ha uno straccio d’idea sua propria.
Insomma, lo si vuol capire che è il sistema che oggi non può permettersi nessuna opposizione e quindi opera di conseguenza e all’occorrenza con le buone e le cattive maniere.
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Furio Colombo ne ‘l’Unità’ ha scritto il 19/7/7 un articolo su Israele e Palestina che, a mio parere, purtroppo non è degno di se stesso.
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La storia riporta che Hitler mise su un filtro impenetrabile, una barriera capace di non far arrivare a sé alcuna notizia della realtà, man mano che lo sfacelo dell’Impero germanico progrediva.
Ai nostri giorni, milioni di persone in Italia rappresentano la società civile - no Tav, no Dal Molin, cortei per la Pace, ecc. - e il potere mette filtri, barriere. Vieta, manganella e processa pensando di vincere; al momento, l’Impero politico-finanziario è arrivato finanche a calpestare i propri stessi principi.
Le conseguenze come sempre arriveranno dopo aver toccato il fondo.
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Se George W. Bush, Romano Prodi e tutti noi occidentali siamo nel giusto contro Usama Bin Ladin, Ayman Zawahiri e tutti loro musulmani, perché non si fanno circolare liberamente le tesi avverse?
Ognuno pensa di avere Dio dalla propria parte, di godere della Sua protezione e, quindi, di essere vicino alla vittoria finale.
Bene, discutiamo nel merito. Prendiamo in esame i documenti di una parte e dell’altra. Piuttosto che continuare con gli stermini e accusarci reciprocamente con la parola passe-partout ‘terrorismo’, facciamo dei dibattiti fra rappresentanti delle parti in guerra e prendiamo la strada per scoprire se c’è davvero qualcuno che è nel giusto.
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Con la recente Riforma delle pensioni comincia il periodo delle bazze. Cioè di quegli affarissimi che chiedono soltanto di esser colti a sé. Dopo questi soldi che ci ha dato Tommaso Padoa Schioppa prepariamoci alla grande festa di fine d’anno. La Finanziaria sarà l’occasione per comprarci la macchina nuova e/o rifarci il guardaroba. Ma se in famiglia siamo davvero oculati, possiamo pensare di metter su chi la prima casa e chi la seconda, da tenere per le vacanze e per le buone occasioni.
A questo punto, io mi butto ancora più avanti e propongo di costituire un’associazione per raccogliere firme a una petizione avente come unico obiettivo di istituire dal gennaio 2008 la Finanziaria Mensile. Così da creare una specie di busta paga bis, elargita automaticamente dal governo di turno, qualunque esso sia.
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Il Papa ha incontrato Bush in occasione della sua visita di giugno a Roma; raccontano le cronache che è stato un incontro cordiale, ecc. Dopo sette giorni, durante la messa domenicale fece un appello a favore della Pace e contro le spese in armamenti. Il 22 luglio ha ribadito, dalle vacanze in montagna, il suo punto di vista. E’ stato un vero peccato che non si sia espresso così chiaramente durante la prima occasione alla presenza del Responsabile in capo delle forze armate Usa e dei mezzi d’informazione di tutto il mondo.
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Il rischio occorso questo sabato e domenica di fine luglio è stato quello che - sulle spiagge - milioni di italiani avessero tempo a disposizione per colloquiare sull’inchiesta giudiziaria a carico - fra gli altri - di Fassino e D’Alema nonché sui tagli alle pensioni dei lavoratori. Al bisogno, è sopraggiunto il Ministro di turno agli interni. Ed ecco catturato un gruppo di terroristi pronti a colpire; dal sabato mattina, questa è diventata la prima notizia. Sono più importanti i quattro musulmani rispetto alla miscela - questa di sicuro esplosiva - della crisi di autorevolezza e delle mani sulle nostre pensioni da parte di chi ci governa...
D’un colpo, tutto è tornato a scorrere sui binari del potere politico-finanziario.
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Dalle recenti parole di Alain Badiou: 'lavorare su un radicalismo politico di tipo nuovo'; a quelle Marco Revelli: 'il Movimento dei movimenti deve fare da sé, tornare a coltivare le proprie differenze'.
Fra le priorità non c’è quella di fare un altro partito
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23/7/7 - Leopoldo BRUNO
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