Pace

Lista Pace

Archivio pubblico

I comunicati e le prese di posizione

Il movimento pacifista contro il terrorismo

Il movimento pacifista è sempre stato contrario al terrorismo e qui elenchiamo alcune prese di posizione rintracciabili su Internet.
11 novembre 2003

Per evidenziare l'abisso culturale, politico, antropologico, valoriale, sociologico e programmatico che separa il terrorismo dalla cultura pacifista e nonviolenta basterebbe ricordare che lo slogan dell'edizione 2001 della Marcia per la Pace Perugi/Assisi era proprio "no alla guerra e al terrorismo".

Si puo' approfondire la questione cliccando su http://italy.peacelink.org/editoriale/articles/art_971.html
Lì è documentato ad esempio che il 23 maggio 1999 scrivevamo: “Di fronte all'assassinio di Massimo D'Antona il movimento nonviolento e pacifista esprime la propria inequivocabile condanna. Non solo diciamo NO al terrorismo ma siamo mobilitati a raccogliere e segnalare ogni informazione che possa fare chiarezza su questo episodio di imbarbarimento del panorama politico, già avvelenato dalla guerra. Noi che ripudiamo la violenza della guerra contro innocenti non possiamo che ribadire il nostro ripudio del terrorismo, chiunque colpisca”.

Il 21 marzo 2002 si può leggere su http://lists.peacelink.it/pace/msg01306.html un netto comunicato di Rete Lilliput in cui è scritto: “Ribadiamo la scelta di nonviolenza che ci caratterizza da sempre per segnare la nostra distanza incolmabile da gesti violenti di ogni genere, per il rispetto di ogni vita umana".

Il 3 marzo 2003 su http://lists.peacelink.it/news/msg04285.html si può leggere il nostro comunicato: “Il gravissimo fatto di sangue - in cui è stato ucciso il poliziotto Emanuele Petri e ferito il suo collega Bruno Fortunato - ci riempie di dolore. Come pure è fonte di dolore sapere che il terrorista Mario Galesi, rimasto ferito nel conflitto a fuoco, sia morto dopo un delicato intervento chirurgico. Il risorgere delle Brigate Rosse e del terrorismo è per noi pacifisti un motivo di allarme. Ci sentiamo parte attiva nella lotta al terrorismo che non solo ripudiamo ma che avvertiamo come il principale pericolo. Infatti solo il terrorismo potrebbe avere la forza di rovinare il clima sereno, colorato e festoso in cui il movimento per la pace attualmente opera e si estende”.

Su http://www.romacivica.net/anpiroma/G8/Noglobalterrori5.htm vi è una elenco di comunicati di varie associazioni contro il terrorismo. Ma la lista potrebbe essere più lunga.

Articoli correlati

  • Moro stava rivelando segreti Nato alle Brigate Rosse
    Caso Moro
    Report ritorna con la sua inchiesta su un punto cruciale del rapimento

    Moro stava rivelando segreti Nato alle Brigate Rosse

    Sigfrido Ranucci: "Perché le Br non hanno pubblicato quelle informazioni su Gladio? Avrebbero potuto mettersi una medaglia nel pieno della lotta armata e avere la conferma che l’Italia era un Paese sottoposto al giogo americano. Ecco, perché non hanno pubblicato quei documenti?"
    14 gennaio 2024 - Redazione PeaceLink
  • Cosa furono le Brigate Rosse?
    Laboratorio di scrittura
    Moro rivelò alle BR l'esistenza di Gladio

    Cosa furono le Brigate Rosse?

    Leggendo e rileggendo emerge chiaramente che furono un virus che i servizi segreti deviati lasciarono crescere in settori del movimento giovanile per farlo deragliare. L'omertà all'interno delle Brigate Rosse è imbarazzante, le contraddizioni e le bugie sono tantissime.
    13 aprile 2020 - Alessandro Marescotti
  • Caso Moro, "Pieczenik fu l'ispiratore dell'omicidio, gravi indizi sul superconsulente Usa"
    Caso Moro
    I retroscena del più importante delitto politico della storia italiana

    Caso Moro, "Pieczenik fu l'ispiratore dell'omicidio, gravi indizi sul superconsulente Usa"

    "Nei fatti è dimostrata la presenza di altre persone durante il rapimento di Moro", ha aggiunto Otello Lupacchini, sostituto procuratore generale preso la Corte d'Appello di Roma.
    Adnkronos
  • Perché ricordare Aldo Moro
    Caso Moro
    Il 9 maggio del 1978 fu eliminato uno statista inviso agli Stati Uniti e che aveva parlato troppo

    Perché ricordare Aldo Moro

    PeaceLink ha dedicato uno spazio ad Aldo Moro. Esplorate questo spazio di informazione e scoprirete che ciò che vi hanno detto per tanti anni non è tutta la verità e in certi casi non è la verità.
    9 maggio 2020 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.19 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)