Lettere da Kabul
12 novembre 2003
Aldo Daghetta
Iniziamo ora a pubblicare una serie di lettere inviate dai nostri collaboratori che stanno lavorando al progetto Jamila, in Afghanistan. Vogliamo qui dare spazio alle impressioni, ai ragionamenti, ma soprattutto alle emozioni che prova un operatore mentre opera in contesti sociali particolari, con l'intenzione di portarvi una testimonianza diretta così da farvi sentire ancora più vicini ai veri destinatari dei nostri progetti.
Seguono ora due lettere inviate da Paolo Pobbiati, grande conoscitore dei popoli asiatici e che ha trascorso a Kabul alcune settimane per attrezzare l'ufficio di Pangea e implementarne i servizi informatici.
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