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Le associazioni, facendo sistema, si autogestiranno secondo il principio della "autonomia operandi"

Le associazioni di base sostituiranno i capi

Dagli incontri ecumenici i rappresentanti delle ideologie si irradieranno verso gli omologhi in conflitto a indicare i diritti e i doveri concordati

27 ottobre 2007

http://www.marioragagnin.net

LE ASSOCIAZIONI DI BASE SOSTITUIRANNO I CAPI

Unendosi fra loro, le basi renderanno inutili i propri governi
Sostituiremo i capi nelle responsabilità e nelle funzioni. Non ci si limiterà più ad accusare le insufficienze e gli errori; ma si riproporrà in positivo il progetto di ristrutturazione generale a monte, che impedisca una volta per tutte il ripetersi dei mali denunciati.
Ciò comporta l'unificazione dell'umanità. Che avverrà attraverso le unioni personali di chi già opera in tale senso, seppure inconsciamente.
Il progetto unitario dal basso si andrà configurando gradualmente.
Le associazioni monotematiche, facendo sistema fra loro, diverranno onnitematiche, e perciò in grado di sostituire i capi.
Le associazioni dei volontari proiettati a risolvere i problemi dei popoli terzi, unendosi, acquisiranno una forza prevalente sia sui governi locali che sui governi interni dei Paesi primi. Diverranno l’opinione pubblica mondiale, cosciente e decisionale.
I problemi ideologici (degenerazione delle idee) verranno ricondotti all'unico problema dei rapporti fra basi e vertici, da cui provengono.
E i rapporti fra basi e vertici si risolveranno man mano le basi si uniranno direttamente fra loro, rendendo inutili i propri governi.
I poteri tradizionali diverranno puramente organizzativi (e non più ideologici, con la pretesa di guida universale e metafisica) e forniranno le strutture di servizio a chi si predispone al mondo.
Chi si predispone al mondo non chiederà più quanto gli occorre solo materialmente (come finora facevano le basi), ma ciò che gli occorre per estrinsecarsi psicologicamente ed esistenzialmente (alla pari dei capi): ciò a cui finora i capi non credevano di avere il dovere di provvedere (anzitutto perché le basi non lo chiedevano con la dovuta decisione, sorretta dalla consapevolezza del proprio diritto).
I contenuti delle ideologie verranno tradotti nel rapporto esterno fra i loro portatori.
La patria vera è quella dell'intera umanità.

I POTERI ATTUALI SARANNO RESI ESECUTIVI
I poteri tradizionali diverranno puramente organizzativi e forniranno i mezzi a tutti perché parlino alla pari e liberamente. In tal modo nessuno sarà più costretto a costruirsi le proprie strutture private per farsi ascoltare. Era questo che finora capovolgeva fini e mezzi, strumentalizzando le idee (scopo di partenza) all'utilitarismo delle strutture di sostegno, che diventavano lo scopo.
Col portare davanti a chi parla basi differenti e opposte, lo si costringe a servirle e ad esporre razionalmente le sue idee. Gli scienziati umanisti troveranno in tale atteggiamento il fondamento di fatto delle loro scienze.
Tutti così potranno estrinsecare la propria interiorità ed essenza in forma dell'Essere, giovandosi degli specialisti quali avvocati e portavoce.
Ognuno ha diritto di fare valere la sua idea alla pari dei capi. I fondatori di religioni e di movimenti politici erano soli all'inizio, eppure avevano le loro ragioni.
Se istituiamo un sistema automatico di intervento, nessuno avrà più diritto di fare la guerra per esporre le sue idee. E queste invece diverranno una forma di predisposizione agli altri.
Le ideologie possono realizzarsi pienamente, e ridiventare autentiche come erano all'origine, con l'integrarsi fra loro. Col completarsi a vicenda convergeranno all’obiettivo unitario dell’unità universale, facendo essere di fatto l’Entità unitaria e compiuta, che oggi ognuna già pretende di essere.

Si ricorda che sul sito www.marioragagnin.net
è pubblicato il libro “I Volontari e il Potere”,
composto di tre parti:
Il potere ai Volontari,
Il nuovo ordine umano partirà da Israele,
L’autogestione dal basso unificherà e libererà l’umanità.

Mario Ragagnin

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