XXXI anniversario delle “Madri di Plaza de Mayo”
Il 30 aprile 2008 le Madri di Plaza de Mayo hanno compiuto il proprio ennesimo anniversario: 31 anni di lotta dalla denuncia della scomparsa dei propri figli sequestrati, torturati e uccisi durante la dittatura.
Il 30 aprile 1977 si riunirono infatti sulla piazza di Maggio di Buenos Aires, da cui prendono il nome, per chiedere un’udienza all’ex-dittatore argentino Jorge Videla affinché gli fossero restituiti i figli desaparecidos.
Non dimentichiamo che le Madri di Plaza de Mayo hanno sempre espresso una voce contro corrente, sono state infatti perseguitate, picchiate e torturate per aver fatto sentire la propria voce contro il regime militare, e tre di loro sono state rapite e uccise. Inoltre le Madri si sono battute affinché fossero abrogate le vergognose leggi che garantivano l’impunità per i delitti contro l’umanità commessi dai militari durante la dittatura, emanate dagli ex presidenti Raul Alfonsin e Carlos Menem, e l’obiettivo è stato raggiunto poiché queste leggi sono state annullate nel 2006.
Oltre alla Plaza de Mayo, Bonafini, a cui durante la dittatura hanno fatto sparire i due figli e la nuora, ha menzionato un altro importante simbolo delle Madri, che le identifica a livello internazionale, “il fazzoletto di mussola bianca – che ha sostituito il pannolino che avevano portato nelle prime marce di protesta contro la dittatura - lo portiamo sempre in testa stretto, come portiamo con noi i nostri figli” desaparecidos tanti anni fa.
“Fondamentale adesso è costruire scuole – ha precisato Bonafini relativamente agli obiettivi specifici del 2008 - creare spazi in cui si possano formare uomini e donne. Stiamo cercando nuovi luoghi nei quartieri poveri di Buenos Aires in cui costruire licei, istituti professionali, università popolari, dare corsi di formazione tecnica. E stiamo cercando di impiantare un’orchestra, affinché la musica sia uno strumento di espressione e possibilmente anche di lavoro anche alla portata dei più umili”.
Dal canto suo Evel Petrini, la vicepresidente dell’Associazione, ha confermato che l’obiettivo nel 2008 è “garantire l’istruzione a tutti” e che uno degli strumenti creati a tal fine dall’Associazione è l’Università popolare delle Madres de la Plaza de Mayo (Upmpm) fondata nel 1999. L’Università, con i suoi 800 studenti e 140 docenti, è nata con l’idea di fornire corsi in tanti ambiti del sapere (psicologia, giurisprudenza, scienze della comunicazione e altri) per promuovere un pensiero critico della realtà politica e sociale non solo argentina, ma anche mondiale. “L’Upmpm - ha aggiunto Petrini – è uno spazio dove settori popolari e nascenti movimenti sociali possono esprimere la propria voce e ha come finalità creare una nuova coscienza politica fra i giovani”.
Bonafini ha concluso dicendo che la lotta dell’Associazione delle Madri, composta unicamente da donne, “è stata sempre portata avanti, non solo in nome delle donne, ma di tutti gli argentini e degli oppressi del mondo”.
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