Ecumenismo concreto e operativo
Le cattedre pluralistiche sostituiranno i congressi di vertice
Le cattedre pluralistiche diverranno camere di compensazione, come erano finora i congressi di vertice: che seguivano alle guerre e definivano le condizioni di pace.
Ora le cattedre dal basso anticiperanno le cause delle guerre e dei conflitti, prevenendoli.
I rappresentanti in esse delle opposte parti, contattando gli omologhi in lotta altrove, risolveranno i conflitti chiarendo i malintesi e sapendo quali sono loro cause: i rapporti di forza fra basi e vertici, individuali e collettivi. Essi proporranno le soluzioni per entrambi i contendenti secondo l'ordine logico del meccanismo che deve instaurarsi ora fra le due componenti di ogni collettività.
Tutti i poteri, i governi egemoni e ogni capo, hanno il dovere di servire, di offrire sedi, strutture e mezzi ai subordinati perché possano estrinsecare sé stessi alla pari. E questo sia all'interno degli Stati che fra gli Stati.
Il procedimento umano in ritorno informerà gradualmente tutti (educazione permanente continua in corso d'opera) e rappresenterà il punto di riferimento e il criterio di giudizio per valutare obiettivamente, univocamente e razionalmente idee e comportamenti, e risolvere così i conflitti fra gli attuali castelli separati (che si ritengono in diritto di restare separati perché credono solo così di potere difendere i loro cittadini).
La validità delle idee sarà giudicata in funzione della convergenza ad unità dell’umanità.
L'organizzazione concretizza in sé la soluzione
L'attuazione dei collegamenti diretti fra gli individui di base vale più di qualsiasi dichiarazione di contenuti finali: che sono impliciti in tale modalità della loro attuazione.
L'organizzazione concretizza in sé la soluzione.
Il metodo di attuazione è la soluzione stessa.
Il procedimento comprende in sé sia le conquiste oggettive che la soggettivizzazione (e perciò soluzione) dei promotori.
I fini ideologici attuali si risolveranno nei mezzi di reciproca apertura e disponibilità per permettere a tutti gli uomini di estrinsecare sé stessi come oggi riesce solo ai capi (e proprio impedendolo agli altri).
Si ridarà il potere a tutti gli uomini in forma di libertà, attraverso l'intrecciarsi delle ideologie fra i popoli e le nazioni: che capovolgerà i rapporti di potere all'interno degli Stati.
Il procedimento risolverà le conflittualità già dall'inizio del suo configurarsi. E si avrà la dissoluzione del fenomeno “potere”, non più necessario.
L'economia di credito mondializzata, a carico dei governi e dell'ONU, potenzierà le risorse naturali e le ridistribuirà secondo la priorità della predisposizione all'umanità delle diverse realtà ed entità.
I portatori di idee realizzeranno pienamente sé stessi e il proprio fine collegandosi tra loro in un sistema logico unitario, in cui ogni fattore sia causa ed effetto dell'insieme degli altri.
I poteri tradizionali sono sostituti provvisori degli interventi risolutivi.
Le regolamentazioni automatiche definitive sono possibili solo dal basso.
L'umanità sarà unificata e liberata.
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