Pace

Lista Pace

Archivio pubblico

Recensione

Il Muro di Vetro

L’Italia delle religioni. Primo rapporto 2009
A cura di Paolo Naso e Brunetto Salvarani, EMI, Bologna 2009

Laura Tussi22 maggio 2009

Oltre i confini, al di là del “Muro di Vetro”, lo stato delle religioni è una penisola a mosaico, dove l’Italia si pone il problema della libertà religiosa, nell’attesa di una svolta pluralista.
Le questioni aperte sono l'impatto della Chiesa cattolica di fronte al pluralismo religioso nel nostro Paese, nel nuovo incontro con gli “altri”, nel confronto tra società e cultura, fino ad indagare il pluralismo religioso nei media, (Giovanni Ferrò) e le differenze di culto a scuola, attraverso progetti, esperienze e dibattiti (Marco dal Corso).
La questione attuale aperta è l'immigrazione e la differenza di religione, analizzata da Stefano Allievi. Interrogare e lasciarsi interrogare dalle aspirazioni religiose attuali trova spunto dalla religiosità popolare come afferma Enzo Biemmi.
Come la comunità ebraica si orienta nell'Italia del centrodestra? è la questione trattata da Bruno Segre con Paolo Branca che analizza la religiosità dei giovani musulmani in Italia.
Giovanni Sarubbi e Sergio Velluto indagano il fenomeno dei blog religiosi e della religione nelle fiction televisive.
Il muro di vetro è una fragile osmosi che divide le molteplici realtà, i pluralismi religiosi, composti di intersezioni e persino di familiarità ricorrenti, ma che non permettono il contatto e la relazione reciproca diretta, anche se sussistono eccezioni, perché tutti i muri innalzati dall'umanità e dalle conseguenti ideologie presentano fratture e pertugi che consentono a volte scambi e contaminazioni dialogiche, in un panorama ampio di multiculturalità religiosa sempre più significativo anche a livello nazionale, nell'incontro religioso e nel dialogo ecumenico.
La differenza è uno dei principi della cultura postmoderna, che insiste sulla diversificazione, sulla molteplicità e la complessità, contro i rischi della pianificazione e dell'omologazione sociale.
La finalità di riconoscersi in un'identità deve diventare sempre fonte di confronto con l'alterità, l'altro da sè e quindi con l'implicita diversità che l'identità altrui presenta, nel concetto di differenza individuale, soggettiva, esistenziale e, per esteso, di varietà interetnica e multiculturale.
La conoscenza di sé attraverso il percorso religioso di autoriflessione, di autonarrazione, di racconto di sé, permette di identificare ed approfondire una propria personalità in rapporto all'alterità di colui che si pone in dialogo.
Di conseguenza le molteplicità religiose, le complessità interetniche e multiculturali si incontrano e si incrociano trasversalmente con le diversità religiose, psicologiche, identitarie, soggettive, di genere ed intergenerazionali in un pluriverso di alterità sociali, all'interno di un tessuto sociocomunitario che dovrebbe sempre più aprirsi all'accoglienza, al confronto, al dialogo, nell'interscambio tra molteplici aspetti che permeano l'intera umanità e che non si possono classificare e attribuire esclusivamente al concetto di razza ed etnia, perché la differenza è ubiquitaria e trasversale al concetto stesso di umanità.
La considerazione e il riconoscimento dell'altro da sé permettono il reciproco confronto e la gestione educativa del conflitto dove spesso l'intesa e l'accordo si prospettano come una lontana utopia.
Il concetto di diversità sollecita riflessioni e associazioni di idee varie e complesse, dal dibattito sulle opinioni della democrazia, ai contesti e agli scenari economici e sociali.
Risulta spontaneo pensare alle diversità tra donna e uomo, tra generazioni, tra nazionalità, lingue e religioni dove è necessaria un'innovativa grammatica mentale per costruire la convivenza planetaria in dimensione interculturale.
Infrangere la discriminazione, lo stereotipo e il pregiudizio, rappresentati dal “muro di vetro” consiste nella motivazione alla solidarietà, alla realizzazione di una società che abbia come valore fondante la pace e la convivenza civile tra popoli, genti e minoranze, nel rispetto dei diritti universali e sociali di cittadinanza multietnica, cosmopolita e internazionale, sanciti dalla carta costituzionale democratica.
Oltre “il muro di vetro” vi è un mondo dove non esistano patrie e nazioni, frontiere e burocrazie, oltre i limiti e i confini, ma comunità educanti aperte all'accoglienza, al dialogo, al cambiamento rivoluzionario, al progresso costruttivo, senza stereotipi, pregiudizi e conseguenti discriminazioni, nel rispetto delle culture altre, nella coesistenza pacifica che agevola il confronto tra diversità interculturali e differenze di genere ed intergenerazionali, per costruire una coscienza di convivenza civile che ponga come obiettivo prioritario la conoscenza, il dialogo, l’ accoglienza, il confronto nelle comunità, nelle città, nel mondo…per un'utopia della convivenza realizzabile a partire da ogni singola persona, nel contesto quotidiano, nella partecipazione collettiva, pluralista e democratica.

Laura Tussi

Articoli correlati

  • Il modernismo: sintesi di tutte le eresie
    Storia della Pace
    Una riforma illuminata. Il modernismo

    Il modernismo: sintesi di tutte le eresie

    I modernisti proponevano una riforma della chiesa che armonizzasse i valori della tradizione con i problemi posti dall’età moderna, con una spiritualità in rapida evoluzione e le problematiche della società contemporanea, uscendo così dal bigottismo e dal provincialismo filoclericale
    6 settembre 2021 - Laura Tussi
  • Contro l’intolleranza
    Pace
    Gli ideali illuministi: risposta e alternativa alle strategie inquisitoriali

    Contro l’intolleranza

    Nella Spagna del Settecento, i resoconti dei viaggiatori concordano nella descrizione di una chiesa intollerante, caratterizzata dalla persistenza di forme di religiosità barocche e da una forte presenza dell’inquisizione
    29 agosto 2021 - Laura Tussi
  • Un tempo per tacere e un tempo per parlare. Il dialogo come racconto di vita - Libro di Brunetto Salvarani
    Pace
    Tempi di Fraternità - donne e uomini in ricerca e confronto comunitario, n. 6 Anno quarantaseiesimo, giugno/luglio 2017, presenta:

    Un tempo per tacere e un tempo per parlare. Il dialogo come racconto di vita - Libro di Brunetto Salvarani

    15 luglio 2017 - Laura Tussi
  • Pace
    Decima Giornata Ecumenica del Dialogo Cristiano-Islamico. Dialogo, Pluralismo, Democrazia: il nostro comune orizzonte

    Le Differenze come Bene Comune

    Il dialogo tra le persone e tra i popoli necessita di pluralismo e democrazia, il nostro comune orizzonte, dove il termine dialogo presuppone lo strumento della ragione, del logos umanistico, che sia mezzo critico per porre le istanze e le rivendicazioni dei diritti umani dei più deboli, degli oppressi e degli emarginati, in rapporto dialettico con le istituzioni e i governi, tramite spinte e pressioni rivoluzionarie e di cambiamento dal basso, con azioni di disobbedienza civile, di cittadinanza attiva, tramite movimenti nonviolenti per la pace che rivendichino il diritto umano al bene comune e alla felicità.
    22 giugno 2011 - Laura Tussi
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.21 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)