Un francescano contro la tortura. Lettera da Frate Louis: "La vita continua"
Pubblichiamo, di seguito, una lettera recente di Louie, nella quale il frate riflette su ciò che ha fatto dopo il suo rilascio.
26 agosto 2010
E’ PASSATO UN MESE DAL GIORNO DEL MIO RILASCIO. La partenza da Lompoc è stata bella. Il gruppo della Cappella ha organizzato una festicciola per salutarmi, altri mi hanno detto addio in diversi piccoli modi, o magari, chissà, “Arrivederci!”
Era chiaro ormai per molti (sia detenuti che ufficiali) che quello che ho intrapreso con le attività nella vicina Base Militare Aerea di Vandenberg è un attacco al governo.
Questa volta sono stato a Lompoc per le mie azioni alla Scuola delle Americhe di Columbus, Georgia. Comunque, il 15 settembre ho un processo a Santa Barbara, California, per le mie attività di protesta precedenti contro il lancio di missili ICBM (missili balistici intercontinentali, n.d.t.) dalla base di Vandenberg alle Isole Marshall (l’udienza era stata rinviata a causa della mia incarcerazione).
Sono stato contento di essere rilasciato in tempo per visitare Vandenberg nel giorno del 65° anniversario del lancio della bomba atomica su Nagasaki, il 9 agosto 1945.
Forse ricorderete che sono stato a Nagasaki l’anno scorso e che la causa del mio processo di settembre è che ho cercato di consegnare una lettera da parte del popolo giapponese al Comandante di Vandenberg a proposito dell’Articolo 19 della Costituzione: “Non più bombe nucleari”. La visita fatta ad agosto potrebbe portare ad un altro processo ancora, e anche alla possibilità di un mio ritorno nell’Istituto Federale Correttivo di Lompoc.
Oltre alle attività fatte a Vandenberg e alla Scuola delle Americhe, alcuni di noi saranno processati il prossimo 14 settembre per un’azione compiuta lo scorso autunno alla base militare di Creech, fuori Las Vegas. Creech è il centro di controllo dei DRONES (aerei telecomandati, senza equipaggio) che attualmente bombardano il Pakistan, l’Afghanistan e altre zone di guerra, con pesanti vittime tra i civili. Questi aerei sono anche schierati dai Servizi Immigrazione lungo le frontiere USA.
Passando ad argomenti più lieti, sono andato a trovare la mia famiglia; ho partecipato al 60° anniversario di matrimonio di mia sorella Marie e di suo marito Ted. Ho anche ripreso i contatti con amici e compagni, e ho trascorso un periodo di ritiro (davvero nutriente!) in convento, il che ha mantenuto viva la sensazione che ho sperimentato a Lompoc. Inoltre, mi aiuterà a riconnettermi di più l’accoglienza, ancora in corso, di diversi gruppi.
Certo, mi mancano molto i compagni di cella che incontravo in cappella, in dormitorio, in refettorio, nei corridoi, etc. Ho provato una certa nostalgia due settimane fa, quando ho fatto un giro in macchina nei pressi del carcere. Continuo a pregare per tutti quelli che sono ancora chiusi lì dentro e per la riforma del sistema penale, giudiziario e penitenziario.
Sono molto grato per tutte le preghiere e i pensieri che mi sono stati rivolti e per le lettere che ho ricevuto. Purtroppo non ho avuto la possibilità di rispondere a tutti, ma vi porto tutti nel mio cuore e nelle mie preghiere. Possiamo tutti continuare a lavorare insieme per un mondo migliore e più pacifico.
Pace e Bene,
Louis
Per saperne di più sulle atrocità commesse dai diplomati stranieri di questo campo di addestramento terroristico (o, per usare un eufemismo, di “controrivolta”) dell’Esercito USA, visita il sito http://www.soaw.org/ (School of the Americas Watch).
Maggiori informazioni sull’arresto di Fr. Louis le trovi su http://www.soaw.org/pressrelease.php?id=147 .
Louis è stato rilasciato il 23 Luglio 2010.
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