Pace

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Archivio pubblico

Dal 1890 miete vittime. E non vuole smettere.

La più grande assassina della storia

Senza sangue e in modo sistematico.
I mandanti sono noti: è come un sicario, uccide su commissione. Con una certa predilezione per neri e povera gente.
18 dicembre 2010
Fonte: Segnalispot.blogspot.com - 08 dicembre 2010

E’ la n° 1 degli assassini seriali americani e vanta con orgoglio una quantità di vittime che non ha eguali. Sono migliaia i corpi rimasti senza vita dopo “l’intenso incontro” con lei. Niente coltelli, mannaie o asce, tantomeno armi da fuoco: la killer detesta la vista del sangue ed evita accuratamente ogni inutile spargimento del liquido cremisi.

Niente stragi di gruppo o massacri di massa: uccide sempre con scrupolosa metodicità una sola persona alla volta. Il suo modus operandiè sempre lo stesso: il predestinato viene portato a forza davanti a lei, viene fatto accomodare e solo allora lei entra in azione con il suo macabro rito.
Ad uccidere è sempre lei, ma altri, molti altri, sono i mandanti: in realtà, come un sicario, agisce come assassina su commissione.
Chi sono le vittime? Un po’ tutti, senza tanti complimenti, anche se preferisce i neri e i poveri in canna in genere. Vittima di una grave forma di classismo rifiuta di mandare all’altromondo i benestanti, nemmeno a parlarne se molto ricchi e di buona famiglia.

Col tempo si è fatta sempre più disponibile per incarichi particolarmente complessi. Non ci ha pensato due volte a dare il benservito a minorati mentali o vecchi semiparalizzate e quasi ciechi.
D’altronde piace, che ci volete fare… E se chi dice ad alta voce che è il caso di interrompere la mattanza viene guardato come un pazzo è anche perché siamo di fronte ad un raro caso di ferrea perseveranza nel portare a termine il lavoro. Rigorosa ed efficiente come una tedesca e puntuale e precisa come una svizzera.
Il primo a morire si chiamava William Kemmler e perì tra atroci spasmi il lontano 6 agosto del 1890. L’assassina era ancora inesperta e alle prima armi, col tempo ha preso la mano ma pare capiti ancora che le vittime soffrano per interminabili minuti prima di decidersi a trapassare. Nessun compiacimento da parte sua, lei fa quel che fa perché va fatto, senza provare sadico gusto nel togliere la vita. Sedia elettrica
A New York tra il 1890 e il 1963 lasciò senza vita 695 corpi (tra cui 9 donne); in Ohio dove era conosciuta come “la vecchia Sparky”, oltre 300 cadaveri più o meno nello stesso lasso di tempo; in Indiana, ribattezzata “la vecchia Betsy”, si è lasciata alle spalle 60 corpi esanimi in una cinquantina di anni. Nel corso del tempo ha cambiato più volte il suo aspetto, con operazioni di lifting che le hanno permesso di mantenersi giovane e di raggiungere così la veneranda età di 116 anni.
Oggi lavora meno ma ogni tanto ritorna a dare la scossa. Non aspettatevi che vada in pensione: i suoi concittadini non lo permetterebbero mai e la guardano tuttora con rispetto e devozione. La sedia elettrica continuerà ad uccidere con metodica e spietata regolarità per stupida ed insensata voglia di vendetta…
David Migliori
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