Pace

Lista Pace

Archivio pubblico

La Rivista “DIFESA AMBIENTE”, realizzata da EURO EDIZIONI e diretta da Alfonso NAVARRA, promuove ideali universali e principi sociali imprescindibili per costruire insieme comunità e società di Pace...

"Difesa Ambiente"- Euro Edizioni

"Difesa Ambiente" promuove la valorizzazione ambientale, tramite la tutela ecologica e la promozione culturale, con stili di vita ecosostenibili e processi equosolidali, attraverso la democrazia diretta dei cittadini, la partecipazione sociale, collettiva, pluralista e l'Azione Nonviolenta, contro i poteri forti, oltre ogni discriminazione ideologica e ogni schematismo partitico, per il diritto umano a contesti sociali comunitari liberi, giusti e democratici.
“DIFESA AMBIENTE” EURO EDIZIONI propone gli studi di Laura TUSSI
Laura Tussi3 febbraio 2011

 La Rivista “DIFESA AMBIENTE”, realizzata da EURO EDIZIONI e diretta da Alfonso NAVARRA, promuove ideali universali e principi sociali imprescindibili per costruire insieme comunità e società di Pace, fondate sulla valorizzazione ambientale, tramite la tutela ecologica e la promozione culturale, con stili di vita ecosostenibili e processi equosolidali, attraverso la democrazia diretta dei cittadini, la partecipazione sociale, collettiva, pluralista e l'Azione Nonviolenta, contro i poteri forti, oltre ogni discriminazione ideologica e ogni schematismo partitico, per il diritto umano a contesti sociali comunitari liberi, giusti e democratici.

“DIFESA AMBIENTE” EURO EDIZIONI propone gli studi di Laura TUSSI:

La Dimensione Risolutiva dei Conflitti.

Per un Futuro Sostenibile e Nonviolento.

di Laura Tussi

[1]I conflitti collettivi presentano una importante componente ambientale, in cui dietro le posizioni contrapposte si inserisce una competizione per la proprietà e l'uso di risorse naturali che scarseggiano, come la disponibilità di combustibili fossili e l'utilizzo delle terre coltivabili.

La trasformazione costruttiva dei conflitti è il fondamento dell'attivismo non violento, che è forse la conquista più rilevante nella cultura politica del ‘900.

Uno dei principi cardine della nonviolenza, come scienza dei conflitti, è che la verità si ricerca nel dialogo, nell'apertura all'ascolto e al confronto, per ampliare il proprio orizzonte nella capacità di decentramento, assumendo il punto di vista dell'altro e di empatia, condividendo, a livello cognitivo ed emotivo, la prospettiva e il sentimento dell'altro, nell'ambito di buone competenze comunicative, affinché le diverse visioni e percezioni della realtà possano essere messe in relazione e in dialogo, in un rapporto di rispetto, equivalenza e reciprocità, tramite la relazione empatica, come strumento per vincere il sospetto, la paura, l'aggressività, bloccando la violenza e i processi di disumanizzazione. Il conflitto è un sistema interattivo, dove il comportamento delle parti e degli attori si influenza vicendevolmente.

La pratica della nonviolenza non proietta la colpa verso l'esterno, in un chiaro meccanismo di colpevolizzazione e dislocazione delle responsabilità nell’ambito del conflitto, ma suggerisce un orientamento verso l'interno. Infatti l'unica modalità di poter influire sul comportamento altrui è agire sulle proprie e personali azioni, dove ogni tentativo più diretto di indurre cambiamenti nell'altro si pone sul piano dei rapporti di forza.

L’assertività, ossia la capacità di far valere le proprie ragioni senza far violenza all'altro, è una competenza relazionale da costruire all'interno della pratica non violenta, che libera l'energia costruttiva dell'aggressività benigna o assertività, trasformandola in forza interiore e utilizzandola come motore per il cambiamento.

La forza interiore si sviluppa per elaborare la collera e trasformarla in forza emotiva contro la passività, l'indifferenza, l'anestetizzazione dei sentimenti, atteggiamenti presenti in molti comportamenti violenti come il bullismo, finalizzando, invece, i comportamenti verso la capacità di compassione.

L'educazione emotiva consiste nella formazione alla trasformazione non violenta dei conflitti e significa sapere attribuire uno scopo positivo alla vita, liberando le emozioni compassionevoli, invece di utilizzare quelle violente.

Trasformare i conflitti in modo non violento significa assumere un modello relazionale integrativo e trasformativo, evitando una tipologia di relazione a carattere assimilativo e distruttivo, come Danilo Dolci sosteneva nel reciproco adattamento creativo, ossia in una modalità relazionale e non violenta, orientata alla crescita e all'equilibrio dei sistemi umani e naturali, per un futuro sostenibile e caratterizzato dalla pace.

Un conflitto per essere sostenibile deve ridurre e contenere le dinamiche violente, far emergere le opinioni delle parti e le verità di ogni posizione, ponendole in dialogo e individuando gli scopi, gli obiettivi e i fini sovraordinati che le parti hanno interesse a condividere, per innescare processi di cooperazione nel conflitto, evitando la contrapposizione.

Il conflitto deve essere affrontato nel favorire l'evoluzione di dinamiche comunicative di empatia, creatività, ascolto e decentramento, in grado di evidenziare i bisogni e gli interessi impliciti nelle situazioni locali e globali. Nelle problematiche sociali e ambientali complesse e controverse si prospetta spesso ignoranza inconsapevole per la mancanza di capacità riflessiva, di un sistema di valori non portato a livello cosciente.

Utilizzare beni e servizi naturali in modalità sempre più intrusive e rapide pone di fronte all'evidenza che il nostro pianeta è finito e pertanto è limitata la sua possibilità di soddisfare le richieste dell'umanità, comportando conflitti tra gruppi sociali.

Le risorse naturali e minerarie vengono utilizzate da parte delle comunità umane, creando impatto ambientale sugli ecosistemi, ponendo in evidenza la gravità della situazione e la necessità di una profonda trasformazione delle relazioni tra l'umanità e il pianeta Terra, dove è necessario cogliere la relazione che collega le diverse forme di dominio dell'uomo sulla natura con i mutamenti sociali, economici, culturali e politici nel tessuto sociale.

Attualmente educare alla pace e alla non violenza significa prendere coscienza della costitutiva fragilità degli esseri umani, della loro interdipendenza reciproca e della dipendenza di tutti dalla natura che accoglie e sostiene la presenza delle comunità umane sulla Terra, capaci di convivere con se stesse, con gli altri esseri e con l'ambiente naturale.

Nelle situazioni in cui si sviluppano paure e atteggiamenti discriminatori, con forti disparità e ingiustizie che originano sofferenza e alimentano rancore, come in tutte le situazioni conflittuali, è indispensabile confrontarsi con le basi emotive profonde che irrigidiscono le posizioni e ostacolano le trasformazioni, ma che possono diventare una risorsa nel rispetto delle diversità e dell'armonia, come risultato della valorizzazione delle pluralità, nel compito difficile della progettazione di una transizione per uscire dall'attuale sistema di economia insostenibile, al fine di avviare l'umanità verso un'economia non violenta, equa, solidale e sostenibile per tutti gli esseri viventi, dove ciascuno deve porsi come propositore di cambiamento nel mondo.

 

Laura Tussi, Istituto Comprensivo via Prati -Desio (Monza e Brianza)

    



[1]Cfr. Centro Studi Sereno Regis (a cura di) Economia della Felicità. Verso futuri sostenibili e nonviolenti, supplemento a Eco. L’educazione sostenibile n. 7/09.

Allegati

  • "DIFESA AMBIENTE"- EURO EDIZIONI

    Laura Tussi
    1028 Kb - Formato pdf
    La Rivista “DIFESA AMBIENTE”, realizzata da EURO EDIZIONI e diretta da Alfonso NAVARRA, promuove ideali universali e principi sociali imprescindibili per costruire insieme comunità e società di Pace, fondate sulla valorizzazione ambientale, tramite la tutela ecologica e la promozione culturale, con stili di vita ecosostenibili e processi equosolidali, attraverso la democrazia diretta dei cittadini, la partecipazione sociale, collettiva, pluralista e l'Azione Nonviolenta, contro i poteri forti, oltre ogni discriminazione ideologica e ogni schematismo partitico, per il diritto umano a contesti sociali comunitari liberi, giusti e democratici. “DIFESA AMBIENTE” EURO EDIZIONI propone gli studi di Laura TUSSI

Articoli correlati

  • Salviamo il Polo di Specializzazione Microinquinanti dell'ARPA di Taranto!
    Taranto Sociale
    Comunicato stampa di Europa Verde Taranto

    Salviamo il Polo di Specializzazione Microinquinanti dell'ARPA di Taranto!

    Forte presa di posizione di Mariggiò a difesa del laboratorio specializzato nella ricerca dei microinquinanti, tra i quali le diossine, che danneggiano gravemente l'ambiente e la salute a Taranto. E' stato presentato un ordine del giorno al Comune di Taranto tramite il consigliere Antonio Lenti.
    31 luglio 2024 - Gregorio Mariggiò
  • Vivere informati sul pianeta Terra
    Cultura
    Come le scelte individuali possono fare la differenza

    Vivere informati sul pianeta Terra

    Presentazione del libro di Ester Cecere del CNR, ex Istituto Talassografico, di Taranto a Mottola
    8 luglio 2024 - Virginia Mariani
  • Premio alla pediatra Annamaria Moschetti
    Ecologia
    Rose Day 2024 organizzato da Zonta Club Taranto

    Premio alla pediatra Annamaria Moschetti

    Attivista per l'ambiente, riceverà un premio per il suo impegno nella lotta per la salute pubblica a Taranto, in particolare per la tutela dei bambini. La cerimonia si svolgerà il 15 marzo, alle ore 17.30, presso il Palazzo di Città a Taranto. PeaceLink esprime profonda gratitudine.
    14 marzo 2024 - Redazione PeaceLink
  • Interrogazione parlamentare sulla richiesta di rinnovo dell'AIA ILVA Taranto
    Ecologia
    Il Ministro dell'Ambiente è d'accordo sul raddoppio della produzione?

    Interrogazione parlamentare sulla richiesta di rinnovo dell'AIA ILVA Taranto

    Angelo Bonelli ha chiesto al Ministro dell'Ambiente se non ritenga di adottare le iniziative di competenza volte a disporre la sospensione del rinnovo dell'AIA che prevede il raddoppio della produzione di acciaio e la triplicazione di quella del carbon coke, altamente inquinante.
    24 maggio 2023
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.21 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)