Pace

Lista Pace

Archivio pubblico

Analisi di un’azione armata unilaterale

Libia: guerra umanitaria? No grazie

E' in corso una battaglia politica che provoca con la guerra più danni della causa che l'ha scatenata. Al centro vi è per l'accaparramento delle risorse energetiche, petrolio e gas, nonchè dei minerali primo fra tutti l'uranio.
27 marzo 2011

Come degli avvoltoi

La mia posizione è fermamente contro questa nuova guerra umanitaria che come tutte le altre che l'hanno preceduta è un illecito internazionale. La guerra umanitaria indica un’azione armata unilaterale che gli Stati attuano di fronte a gravi violazioni di diritti umani.
In Libia la felice ondata rivoluzionaria che ha portato alla caduta di due autocrazie, Tunisia ed Egitto, si è trasformata in guerra civile. Gheddafi è l'autocrate con il potere più longevo tra i dittatori arabi, è evidente che ci si senta favorevoli alla sua caduta.
Ma di cosa stiamo parlando?
Il 27 febbraio l’Organizzazione delle Nazioni Unite vara un pacchetto di sanzioni contro la Libia che prevede il blocco dei beni di Muhammar Gheddafi e di diversi familiari e l’embargo alle vendite di armi.
Il 3 marzo il procuratore della Corte penale internazionale (Cpi) annuncia l'apertura di un esame preliminare sulle violenze in Libia, primo passo verso una eventuale inchiesta formale per crimini contro l'umanità.

Nel frattempo non si accetta la proposta del Venezuela di aprire una mediazione diplomatica, non si è promossa alcuna azione alternativa a questa, non si manda alcun organo sovranazionale sul territorio libico con il compito di controllare ed accertare la situazione reale.
Ci si accontenta della propaganda messa in atto dalle due forze in guerra, quella dei rivoltosi e quella dei pro-Gheddafi.
Il 19 marzo la Francia avvia i bombardamenti dopo il via libera dal summit di Parigi senza alcun preavviso.

La risoluzione dell'ONU che decide di autorizzare l'uso della forza militare con l'obiettivo primario di proteggere "i civili e gli insediamenti urbani civili", compresa la città di Bengasi ed esclude il dispiegamento di "una forza di occupazione straniera di qualsiasi forma e in qualsiasi parte del territorio libico" viene attuata tramite bombe che contengono la politica delle alleanze, le sue contraddizioni senza fine, gli inganni, i molti compromessi, la corruzione e molta cecità.
La prepotenza e l' arroganza di questo mondo è messa in luce dalla battaglia interna fra NATO, USA, Turchia e Francia.
Una battaglia politica che provoca con la guerra più danni della causa che l'ha scatenata.

Basta guardare le mappe che illustrano alcune condizioni presenti in Libia prima della guerra, per capire come alla volontà di guerra segue l'ansia di chiudere in fretta una avventura di cui non conoscono gli sbocchi a medio termine.
Dopodichè un nuovo conflitto si aprirà e sarà quello per l'accaparramento delle risorse energetiche, petrolio e gas, nonchè dei minerali primo fra tutti l'uranio.

assetto militare nel mediterraneo
http://web.stratfor.com/images/middleeast/map/Mediterranean_military_800.jpg

Collegamenti di energia ed armi con l'Europa
http://web.stratfor.com/images/africa/map/032311Europe_Libya_800.jpg

Compagnie petrolifere presenti in Libia
http://web.stratfor.com/images/middleeast/art/Libya_Energy_800.jpg

Importatori di petrolio libico
http://media.stratfor.com/files/mmf/b/7/b7450a48ca72b3c759e706319968ba1844b05cfd.jpg

Articoli correlati

  • Migranti, vittoria per la Ong tedesca Sos Humanity
    Migranti
    PeaceLink accoglie con entusiasmo questa vittoria e continuerà a dare voce ai diritti dei migranti

    Migranti, vittoria per la Ong tedesca Sos Humanity

    La magistratura condanna il governo italiano per il fermo illegale della nave di soccorso della Ong. Il giudice stabilisce che la Humanity ha agito in conformità al diritto internazionale soccorrendo i migranti in mare e che la Libia non è un porto sicuro per i migranti.
    Redazione PeaceLink
  • Per i diritti di Hannibal Gheddafi si muove anche Human Rights Watch
    Pace
    Il figlio di Muhammar Gheddafi è in carcere in Libano

    Per i diritti di Hannibal Gheddafi si muove anche Human Rights Watch

    “La detenzione preventiva e arbitraria di Hannibal Gheddafi con accuse false mette in ridicolo il già teso sistema giudiziario libanese", ha dichiarato Human Rights Watch. "Le autorità libanesi hanno esaurito da tempo ogni giustificazione e dovrebbero rilasciarlo".
    17 gennaio 2024 - Marinella Correggia
  • Appello per Hannibal Gheddafi detenuto da sette anni senza processo
    Pace
    All’ambasciatore della Repubblica del Libano in Italia

    Appello per Hannibal Gheddafi detenuto da sette anni senza processo

    Rimanere in carcere senza processo è una violazione dell'articolo 10 della Dichiarazione universale dei diritti umani. In assenza di processo e di imputazione specifica, una persona non può essere tenuta in carcere dal 2016.
    2 luglio 2023 - Associazione PeaceLink
  • Azione pacifista per contestare i 100 anni dell'Aeronautica Militare
    Pace
    A Gallarate azione davanti a sette scolaresche

    Azione pacifista per contestare i 100 anni dell'Aeronautica Militare

    In provincia di Varese, durante una celebrazione dei 100 anni dell'Aeronautica Militare Italiana, alcuni attivisti hanno esposto degli striscioni con su scritto "non c'è niente da festeggiare". Ecco il video di PeaceLink
    24 maggio 2023 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.26 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)