Pace

Lista Pace

Archivio pubblico

Educazione alla Cittadinanza e Mediazione Culturale.

Appartenenze Plurime.

La condizione umana richiede nuove modalità per costruire e vivere identità plurali, transitando tra le dimensioni esistenziali in maniera dialettica, accogliendo positivamente tensioni, scarti, dubbi e difficoltà del processo di interazione relazionale, quale elemento di una nuova etica pubblica, frutto della mediazione tra le persone concrete che convivono in un territorio, realizzando scambi culturali e linguistici che tendono a costruire e regolare i legami sociali, nella convinzione del senso specifico dello stare insieme per affrontare le difficoltà, con la fiducia nell'importanza del dialogo, della comprensione e del rispetto reciproco, quali ideali irrinunciabili e imprescindibili dell'esperienza umana personale e sociale.
Laura Tussi21 giugno 2011

APPARTENENZE PLURIME.

Educazione alla Cittadinanza e Mediazione Culturale.

http://scuolaedidattica.lascuolaconvoi.it/index.php?i_tree_id=57314&plugin=news&i_category_id=52&i_news_id=1883 

http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/scuola/OpinioniAnalisi_1308691160.htm

http://www.liberolibro.it/appartenenze-plurime/

di Laura Tussi

 Il termine mediazione viene utilizzato per segnalare la capacità di generare progetti culturali, politici e pedagogici, al fine di interpretare i nodi relazionali delle complessità interculturali nel tempo della globalizzazione. La mediazione linguistica e culturale pone in comunicazione varie realtà, tramite passaggi di informazioni.

Ogni percorso educativo è un processo di mediazione che si esplica nella relazione comunicativa, in quanto traduzione, ossia creazione di legami tra realtà differenti.

L'insegnante propone una personale dimensione costitutiva di mediatore interculturale che favorisca il passaggio di contenuti tra culture, creando una sintesi all'interno delle diverse posizioni, con momenti pedagogici capaci di superare le reciproche differenze e di generare una realtà in dialogo critico e riflessivo con il contesto di origine, evitando rigide contrapposizioni e schematismi latenti, relativi alle differenti pratiche esistenziali e ai vari approcci culturali. Una società orientata nell'ottica di modalità pedagogiche dialoganti, aperta al confronto, all'interazione comunicativa, coincide con il modello di comunità democratica composta da persone uguali, libere, che cercano di risolvere razionalmente i propri conflitti di interessi e i propri contrasti. Tramite gli incontri con le posizioni, le perplessità, gli sguardi e i volti degli altri possiamo divenire maggiormente coscienti delle nostre scelte, dei significati, dei valori di riferimento delle nostre azioni, con il portato complessivo di tutte le debolezze, le incertezze, le incompletezze della nostra opinione, di un personale punto di vista presunto unico e vero, che invece deve essere relativizzato e posto in discussione, nell'ambito di uno spazio pubblico di incontro e confronto comunitario e collettivo, culturalmente stimolante, caratterizzato dai significati del reciproco rispetto e della fiducia nell’arricchimento, tramite lo scambio, nell'accrescimento valoriale della relazione, grazie alla consapevolezza della fatica di un impervio itinerario di crescita, di un percorso collettivo, all'interno delle relazioni aperte con gli altri e per gli altri, in un portato di significato insostituibile, di un processo plurimo di appartenenze e mediazioni trasversali.

L'essere umano contemporaneo vive profondamente e diffusamente la dimensione plurale della sua identità, nella cittadinanza partecipe e consapevole di più entità pubbliche, da integrare e interiorizzare nella problematicità degli incontri dialettici delle varie realtà, in una sintesi di comunità, culture, stili e valori unificati dalla storia, dalle istituzioni e dalle regole collettive, poste oltre le istanze locali, permettendo così la coabitazione e la convivenza civile e cosmopolita, dove la persona nella propria integrità e complessità è cittadina del mondo, nell’insieme dei rapporti, delle relazioni tra globale e locale, nella quotidianità del tempo.

La condizione umana richiede nuove modalità per costruire e vivere identità plurali, transitando tra le dimensioni esistenziali in maniera dialettica, accogliendo positivamente tensioni, scarti, dubbi e difficoltà del processo di interazione relazionale, quale elemento di una nuova etica pubblica, frutto della mediazione tra le persone concrete che convivono in un territorio, realizzando scambi culturali e linguistici che tendono a costruire e regolare i legami sociali, nella convinzione del senso specifico dello stare insieme per affrontare le difficoltà, con la fiducia nell'importanza del dialogo, della comprensione e del rispetto reciproco, quali ideali irrinunciabili e imprescindibili dell'esperienza umana personale e sociale.

La scuola deve assumersi in primis il compito di educare i giovani a costruire e ad esercitare una nuova cittadinanza planetaria, spiegando la memoria storica dell'esperienza del passato, favorendo la comprensione razionale della situazione sociale e individuale presente, nel costruire responsabilmente il volto della società, sempre più caratterizzata da legami planetari, per cui la cittadinanza diventa un punto di intersezione di una serie di esigenze educative per la formazione umana universale. La scuola ha l'importante obiettivo di indicare alle nuove generazioni la costruzione di progetti di vita, nell'accettazione serena del cammino di crescita e della fatica che esso comporta, per l'impegno con la personale esistenza, tramite la collocazione del proprio percorso di vita, all'interno di una rete di storie e progetti esistenziali che attraversano il tempo e lo spazio e invitano ad intessere relazioni tra generazioni, culture e religioni, nel concetto esteso di mondialità, come forma di convivenza pacifica, rispettosa del diritto di ciascuno e dei popoli a mantenere vive le proprie tradizioni, nella ricerca del valore insito nell'abitare insieme questo mondo.

 Laura Tussi, Istituto Comprensivo via Prati, Desio (Monza e Brianza)

 

 

 

 

 

Note: http://scuolaedidattica.lascuolaconvoi.it/index.php?i_tree_id=57314&plugin=news&i_category_id=52&i_news_id=1883

http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/scuola/OpinioniAnalisi_1308691160.htm

http://www.liberolibro.it/appartenenze-plurime/

Articoli correlati

  • Stop arming Israel
    Disarmo
    Iniziativa promossa da Amnesty International e PeaceLink a Lecce

    Stop arming Israel

    Tutti gli Stati hanno l’obbligo di prevenire i crimini di atrocità e di promuovere il rispetto delle norme che proteggono i civili. È da tempo che la comunità internazionale deve tener fede a questi impegni. Presidio in piazza Sant'Oronzo a Lecce il 7 maggio alle ore 19.
    14 maggio 2024 - Redazione PeaceLink
  • Appello al Governo Italiano e al Parlamento Europeo affinché Ilaria Salis sia liberata
    PeaceLink
    La sua voce è la nostra voce

    Appello al Governo Italiano e al Parlamento Europeo affinché Ilaria Salis sia liberata

    Il caso di Ilaria è un caso politico, di diritti umani, ma anche di memoria, di storia. Come liberi cittadini coscienziosi riteniamo che la libertà sia il valore più alto da perseguire, chiediamo con forza la liberazione di Ilaria Salis. Perché tutte e tutti noi siamo Ilaria Salis.
    29 febbraio 2024 - Dale Zaccaria
  • L'Assemblea Capitolina ha dato la cittadinanza onoraria a Julian Assange
    Pace
    Anche il Comune di Roma, dopo quello di Milano, si è attivato per difendere Julian Assange.

    L'Assemblea Capitolina ha dato la cittadinanza onoraria a Julian Assange

    La delibera dell'Assemblea Capitolina impegna il sindaco Roberto Gualtieri ed è il frutto di una proposta a firma di consiglieri del centro sinistra e del sostegno forte del consigliere Nando Bonessio di Europa Verde
    20 febbraio 2024 - Fulvia Gravame
  • «Occorre chiamare le cose col loro nome»
    Pace
    L’intervista al ministro degli Affari esteri palestinese

    «Occorre chiamare le cose col loro nome»

    Come fermare la guerra? Il ministro Riyad al-Maliki ripone le sue speranze nella comunità internazionale e resta fedele alla soluzione dei due Stati
    20 febbraio 2024 - Daniel Bax e Lisa Schneider
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)