Pace

Lista Pace

Archivio pubblico

“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”. (Art. 1. Dichiarazione Universale dei Diritti Umani)

Una coda colorata lunga venti chilometri.

Una di queste sere dall’alto dell’autorevolezza di un programma di approfondimento televisivo, non sarà difficile trovare uno dei tanti tuttologi che li definirà illusi o ipocriti. Fatto è che domenica camminando da solo in mezzo al “Popolo della Pace”, mi sono sentito molto meno solo.
26 settembre 2011

Bandiera della Pace Erano tutti padri e madri di famiglia, ragazzi, bambini delle scuole e pensionati che formavano una coda lunga venti chilometri tra Perugia e Assisi.  Non ho sentito parolacce o gente che gridava, qualcuno suonava la chitarra o un tamburello e la musica era rasserenante, quasi sommessa e intonata con i colori e con l’atmosfera del posto, erano gli striscioni e le bandiere ad essere intransigenti, quasi aggressive, quando sventolavano per pretendere di essere intese con il loro vero significato : Pace come sistema di vita  e come mezzo per  vivere meglio.

Anche i ragazzini, i bambini delle scuole, che issavano cartelli e portavano striscioni colorati forse sentivano il fascino avvolgente del paesaggio umbro e non piagnucolavano, non si lamentavano per la fatica, non erano né invadenti, né maleducati e intanto macinavano chilometri .

Era il vero spirito di un popolo  quello che sfilava in una bella giornata di sole, ieri nel cinquantenario della Marcia della Pace, appena rinfrescata da qualche gocciolone di pioggia sull’ultima salita verso la rocca di Assisi.

Persone per bene, educate e rispettose del prossimo, che lavorano per portare avanti una famiglia senza arroganza e senza approfittarsi del prossimo. Non conoscendosi,  spesso ci si dava del Lei, anche se appena ci si guardava negli occhi si sentiva di essere nella stessa sintonia e spontaneamente si passava a darsi del tu.

Sì, mi sono sentito veramente in mezzo a gente amica e sono tornato a casa sicuramente più convinto delle mie idee, condivise da migliaia di persone che non camminavano in rappresentanza di un partito politico o di un interesse particolare, non era un popolo a favore  o contro il governo,  erano solo persone consapevoli che le loro idee devono riuscire a far parte del lessico del Parlamento ed essere abbracciate dal Governo.

Diritti umani da difendere in tutto il mondo

E hanno voluto ricordarlo, senza alzare troppo la voce, perché gridare non significa avere ragione. Hanno voluto esprimere, con la loro fatica fisica, che non vogliono più   vivere rispettando abitudini sbagliate, imposte da faccendieri, prestati alla politica a tutela delle fabbriche di armi e degli interessi finanziari di banchieri e speculatori, che vegetano  trafficando con i soldi di chi lavora.

“Pacifista” non è un mestiere e non lo è nemmeno "Oppositore alla guerra",  e tutte le persone viste ieri,  per qualche secondo forse anche in televisione,  sono già tornate alla loro routine quotidiana, probabilmente con qualche vescica da curare, ma soddisfatte di sé e confortate dalla conferma che esiste una società più vera di quella che appare in televisione, una  società che sente un impegno civile e agisce per sostenere i suoi principi di giustizia, di pace, di lealtà.

Non credo che se ne parlerà molto sui “media” ma a conclusione della Perugia-Assisi  2011, è stato lanciato un Nuovo appello per la pace e la fratellanza dei popoli.

Fa riferimento al primo articolo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e riassume in due paginette concetti che nessun uomo di buona volontà potrà mai contraddire.

Sono parole  tanto oneste e normali che non si capisce perché non siano ancora alla base di un programma politico o di governo.  Basterebbe scriverci qualche numero accanto per trasformarlo da “ teoria pacifista” in  una scelta di "politica economica" riducendo tutte le spese dannose per l’uomo e l’ambiente e reinvestendo  gli stessi soldi per creare occupazione in campi che potranno sicuramente migliorare la qualità dalla vita.

Potrebbe essere più facile se nei Parlamenti di tutti i paesi del mondo sedessero uomini che guardano lontano e pensano al bene dei nostri figli e non al problema che dovrebbero risolvere se scontentassero una lobby o  qualcuno dei “loro” elettori. 

Articoli correlati

  • Schede
    Artigiani di pace per affrontare la sfida globale della violenza e della guerra

    Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della pace

    La Fondazione PerugiAssisi è nata nel 2023 a Perugia, ispirandosi alla Marcia PerugiAssisi e al lavoro di Aldo Capitini. Tra i suoi obiettivi principali ci sono l'educazione permanente alla pace, la valorizzazione della memoria pacifista e il supporto ai progetti di pace regionali e locali.
    20 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink
  • 21 settembre, un sabato di proteste contro la NATO e per la pace
    Pace
    L'autunno si riscalda

    21 settembre, un sabato di proteste contro la NATO e per la pace

    Sabato prossimo, 21 settembre, Giornata Internazionale della Pace, si terranno iniziative di lotta da nord a sud del Paese, in risposta all’appello del Comitato "No Comando NATO Né a Firenze Né Altrove" per dare un segnale forte e chiaro di protesta contro la NATO.
    18 settembre 2024 - Patrick Boylan
  • La lunga mano delle Big Tech sul giornalismo
    CyberCultura
    In margine al Festival perugino

    La lunga mano delle Big Tech sul giornalismo

    “Il giornalismo può sopravvivere all'AI?” è stato il titolo provocatorio di una delle presentazioni chiave al recente Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia (#ijf24, 17-21 aprile). I giovani attivisti del centro sociale perugino “Turba” rispondono di no.
    2 maggio 2024 - Patrick Boylan
  • “Stop the war on journalism: Free Julian Assange” al Festival del Giornalismo di Perugia
    MediaWatch
    Nonostante il boicottaggio ufficiale, del co-fondatore di WikiLeaks si parlerà a #ijf24

    “Stop the war on journalism: Free Julian Assange” al Festival del Giornalismo di Perugia

    “Stop the war on journalism: Free Julian Assange” è il titolo dei tre eventi “off” che gli Attivisti per Assange porteranno al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia (#ijf24), in programma nel capoluogo umbro dal 17 al 2 1 aprile.
    12 aprile 2024 - Patrick Boylan
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.26 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)