Incontrollato e insanabile, l'abuso sessuale sui minori in India
Grazie alle interviste a più di cento persone, fra cui vittime e famiglie, avvocati, psicoterapeuti e ufficiali di polizia, l’organizzazione ha scoperto che la polizia, gli ufficiali governativi e i dottori sono del tutto impreparati ad affrontare i casi di abusi sessuali sui minori, e che spesso peggiorano la situazione.
“Questi abusi sono commessi dai parenti a casa, dalle persone del vicinato, a scuola, nelle strutture per gli orfani e per i bambini a rischio”, è scritto nel rapporto. Molti casi non vengono denunciati, e anche quando succede, la reazione del governo e della polizia è del tutto inadeguata.
Meenakshi Ganguly, direttrice della Human Rights Watch per il sud dell’Asia, ha sostenuto in un’intervista che “il processo è talmente traumatico che in alcuni casi i bambini fanno addirittura meglio a non denunciare l’abuso”. Secondo uno studio del 2007, infatti, soltanto il 3% dei casi di violenza vengono denunciati alla polizia.
Episodi di abusi sessuali sui minori si verificano ovunque, ha detto la Ganguly, ma in India la reazione ufficiale è sul serio una parte del problema. In uno di questi episodi, una ragazzina di 12 anni denunciò alla polizia di essere stata stuprata da un uomo la cui famiglia era collegata alla politica e per questo fu rinchiusa in prigione per due settimane e allontanata dai suoi genitori. Secondo il rapporto, la polizia insistette per farle cambiare versione dei fatti.
Nonostante nel 2006 il governo indiano abbia introdotto il “Integrated Child Protection Scheme” (progetto per il supporto legale dei minori), la Human Rights Watch ha sostenuto che molte delle raccomandazioni non sono state seguite.
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