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Assata Shakur non è una terrorista

Assata Shakur,ex militante del Black Panther Party e della Black Liberation Army, è stata appena inserita nella lista dei terroristi più pericolosi dall'FBI. In questo articolo l'autore, ripercorrendo in parte la sua storia, difende con forza Shakur dall'accusa di essere una terrorista.
12 maggio 2013
Mychal Denzel Smith
Fonte: The Nation - 07 maggio 2013

Murales di Assata Shakur "Il mio nome è Assata Shakur e sono una schiava fuggitiva del ventesimo secolo”.

Così comincia una lettera aperta scritta da Assata Shakur, ex appartenente del Black Panther Party e della Black Liberation Army e al momento esiliato politico. La lettera è datata 1998, ma nella scorsa settimana si è rinnovato l'interesse nella lettura delle stesse parole di Shakur, quando l'FBI ha aggiunto la sua simbolica figura alla lista dei terroristi più pericolosi in circolazione e, in collaborazione con la polizia di stato del New Jersey, ha annunciato una ricompensa di due milioni di dollari (ben più del milione offerto nel 2005) per qualunque informazione che possa portare alla sua cattura.

La disgrazia di Shakur cominciò il 2 maggio 1973 quando fu coinvolta nell'uccisione di un poliziotto del New Jersey. Nella sua lettera, così come nella sua autobiografia, Shakur racconta che cosa accadde quella notte in cui lei, assieme a  Zayd Malik Shakur e Sundiata Acoli, furono fermati su una strada del New Jersey perché una delle luci del retro della loro macchina non funzionava. Un poliziotto tirò fuori la sua pistola e disse loro di mettere la mani in alto, cosa che Assata fece. Pochi momenti dopo si scatenò una sparatoria che causò la morte di Zayd e del poliziotto Werner Foerster. Assata fu ferita mentre aveva le mani in alto. Nonostante la visita medica abbia confermato la sua versione lo stato riuscì a condannarla e nel 1977 fu condannata all'ergastolo oltre ad altri trentatre anni di carcere. Ha vissuto dal 1984 a Cuba, dove le è stato concesso l'asilo dopo essere scappata (o, nel linguaggio del movimento, liberata) dalla prigione femminile di Clinton, New Jersey, nel 1979. Shukur e i suoi sostenitori, incluso il sottoscritto, sono convinti della sua innocenza.

“È incredibilmente frustrante che la prima donna a essere inserita dall'FBI fra i terroristi più ricercati, la stessa lista di Osama Bin Laden, sia una nonna sessantacinquenne residente a Cuba” ha detto la scrittrice e regista dream hampton (il suo nome si scrive in minuscolo per sua volontà, NdT) al conduttore radiofonico Davey D. Aggiungerei che è incredibilmente spaventoso. Abbiamo visto come questo paese ha portato avanti la guerra al terrorismo, anche dopo aver smesso di usare questa frase specifica, con un evidente disprezzo per le libertà civili, i diritti umani, il diritto internazionale e i diritti degli altri stati sovrani. È abbastanza per rendere una persona molto preoccupata per la sicurezza di Shakur e di coloro che le stanno accanto. Se Assata dovesse essere reputata abbastanza pericolosa, sarebbe impensabile un'invasione di Cuba? E un attacco con i droni? Quanto il governo è disposto a spingersi lontano per catturare (uccidere) qualcuno che è stato condannato per un crimine nonostante la sua colpevolezza non fosse totalmente chiara e nonostante Assata non rappresenti un pericolo per la sicurezza del paese?

“Assata non è un pericolo” dice a Democracy Now! (Programma televisivo nonprofit, NdT) la studiosa e attivista Angela Davis che è stata a sua volta inserita tempo fa fra i dieci più pericolosi fuggitivi dall'FBI “semmai, questa è una vendetta”.

Agli Stati Uniti non piace perdere e quindi covano un tremendo risentimento. Ciò va oltre la dichiarazione di J. Edgar Hoover (direttore dell'FBi dal 1935 al 1972, NdT) , secondo il quale il Black Panther Party era “il più grande pericolo per la sicurezza interna del paese”. Hoover giurò di volerlo eliminare. Questo è il destino di tutti coloro, soprattutto quelli che hanno la pelle nera o scura, che hanno punti di vista considerati anti-americani- cosa che per loro non fa che riflettere la loro condizione di persone oppresse (non si è tutti d'accordo nel sostenere che tutte le persone hanno diritto al cibo, a un riparo e alla possibilità di vestirsi). Quale delle azioni di Assata la rende una terrorista? Anche se voi la reputaste responsabile della morte di Foerster ciò la renderebbe colpevole di un omicidio su una strada del New Jersey  nelle prime ore di un giorno di quarant'anni fa. Se questo è terrorismo, se questa è la definizione per questo crimine, allora mentre si definisce Assata Shakur una terrorista l'FBI ha tolto ogni significato alla parola. Secondo Davis “l'attacco a Shakur riflette la logica del terrorismo perché è ideata proprio per spaventare le persone più giovani, specialmente oggi che sono portate a impegnarsi in un attivismo radicale che può portare a un cambiamento”. Non c'è però nessuno che può applicare la legge riguardo alla lista dei più ricercati.

“Sono solo una donna”, ha scritto Assata nella sua lettera aperta, ma l'FBI ha deciso di renderla qualcosa più di una donna. Lei è il simbolo di ciò che significa essere una donna nera che osa rispondere all'attacco. Non avete bisogno di portare uno di quelle “red, black and green liberation jump-suits ” di cui ha parlato Scott-Heron (1949-2011, poeta e musicista, parla delle liberation jump-suits nella canzone del 1971 The Revolution Will Not Be Televised) per vedere che questa caccia all'uomo non è necessaria ed è un abuso di potere. Ma bisognerebbe anche ricordarci che la battaglia per cui Shakur e i suoi compagni hanno ricevuto delle pallottole non è ancora finita. C'è ancora bisogno di noi al fronte.

Giù le mani da Assata, ora e sempre.

Note: http://www.thenation.com/blog/174209/assata-shakur-not-terrorist#
Tradotto da Alessandro Stoppoloni per PeaceLink. Il testo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali citando la fonte (PeaceLink) e l'autore della traduzione.

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