Quasi in duemila al raduno per Bradley Manning a Fort Meade
Quasi duemila sostenitori del soldato statunitense Bradley Manning si sono radunati e hanno manifestato questo pomeriggio a Fort Meade, in Maryland, a favore del giovane informatore.
Sotto un sole torrido, Daniel Elisberg, ex soldato che rivelò i documenti segreti del Pentagono, Sarah Shourd, ex prigioniera politica e sostenitrice dei diritti umani, Dan Choi, attivista del movimento LGBT e tenente dell’esercito USA, e Ann Wright, colonnello dell’esercito USA in pensione, hanno guidato i manifestanti verso la base di Llewellyn Gate, dove si trova l’aula del tribunale militare.
La manifestazione, durata diverse ore, si è tenuta due giorni prima della data d’inizio prevista per il processo di Manning a Fort Meade, il 3 giugno, e tre anni dopo il suo arresto. Il governo accusa Manning di aver indirettamente "aiutato il nemico" rilasciando migliaia di diari di guerra, cablogrammi diplomatici, e video militari a Wikileaks, sito web che archivia documenti riservati.
Manning sperava, come lui stesso ha ammesso, che le sue rivelazioni avrebbero “innescato un dibattito nazionale sul ruolo dell’esercito e della nostra politica estera in generale e, in particolare, con riferimento alle missioni in Iraq e in Afghanistan."
Una dozzina di autobus hanno condotto in Maryland i sostenitori provenienti da tutto il nord-est, tra cui tre autobus da New York City. Veterani militari e attivisti sono arrivati da tutto il Nord-America, alcuni addirittura dal Michigan, da Montreal e da Città del Messico.
"La gente è arrivata da molto lontano per sostenere un vero eroe americano", ha dichiarato Jeff Paterson, direttore del Bradley Manning Support Network, sito web che appoggia il soldato. "Dal contegno di Bradley in tribunale, si capisce che lui prende forza dalla nostra vicinanza e dal nostro sostegno."
La manifestazione di oggi si è svolta con la collaborazione di molte organizzazioni nazionali, ONG impegnate contro la guerra e i crimini di stato, tra cui: Veterans for Peace, Iraq Veterans Against the War, CODEPINK Women for Peace, World Can’t Wait, e Courage to Resist.
Oltre che per l’odierna manifestazione, il “Fondo per il sostegno a Bradley Manning” è anche responsabile per il 100% delle spese legali del soldato. Ventimila sostenitori hanno versato più di 1,25 milioni di dollari dal momento dell’arresto (avvenuto in Iraq nel maggio del 2010) come contributo per la difesa di Manning e per gli sforzi legati alla sensibilizzazione pubblica sulla questione.
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