Le foto della bellissima marcia per la pace
In quale Roma siete stati il 20 marzo?
Solo a tarda sera abbiamo saputo, dalla radio, (quindi non era circolata neanche la voce all’interno del corteo) delle contestazioni a Fassino e di passamontagna, che sono diventati improvvisamente l’unico aspetto della manifestazione...
23 marzo 2004
Marinella Marescotti
Per dare un’idea di come la realtà rischia di essere solo ciò che la tv ci mostra, vi racconto brevemente la manifestazione di Roma del 20 marzo, per come l’abbiamo vista noi. Premetto che abbiamo girovagato in lungo e in largo nel corteo e che ci siamo anche fermati ore per vederlo scorrere sotto i nostri occhi (e sotto l’obiettivo della macchina fotografica).
Abbiamo visto un mare di GENTE (una MOLTITUDINE, come hanno suggerito Cirri e Solibello dal palco, gli intrepidi conduttori di Catterpillar) con ogni colore, bandiera, striscione, cane e mezzo di spostamento immaginabile.
Stendardi rossi e neri anarchici, striscioni con il Che, adesivi della Sinistra Giovanile, bandiere della Democrazia Cristiana (e nessun fischio, ve lo assicuro), bandiere e drappi iridati in tutte le salse, biciclette truccate da missili spuntati, cani con fazzoletti e bandiere arcobaleno, gonfaloni da Scanzano e Rapolla, carrozzini e palloncini, Are Khrisna e Kurdi con le loro danze, giocolieri e trampolieri, bande di organetti, di fiati e di tamburelli….
A sera tardi abbiamo saputo, dalla radio, (quindi non era circolata neanche la voce all’interno del corteo) delle contestazioni a Fassino e di passamontagna, che sono diventati improvvisamente l’unico aspetto della manifestazione su cui accendere il dibattito, le interviste, i fuochi incrociati tra centro sinistra e sinistra e tra sinistra e centro destra eccetera eccetera eccetera eccetera eccetera.
Ma aveste vissuto il corteo come lo abbiamo vissuto noi, avreste assistito ad una bellissima scena, che dovrebbe far riflettere i leader del centro destra, del centro sinistra e anche quelli a ovest di Paperino.
Avreste visto a un certo punto la folla del corteo aprirsi come il Mar Rosso per fare strada ad un omone che, con passo svelto, cerca di risalire fino alla testa della manifestazione. Avreste sentito centinaia di persone tributare un applauso spontaneo e gridare “Gino, sei l’unico con cui vale la pena sfilare in corteo!”
Vi allego la bellissima foto di quest’omone con la maglietta di Emergency, riluttante a fermarsi per farsi scattare una foto: “Dobbiamo andare avanti, non ci possiamo fermare…”
Vi allego la foto di Gino Strada, “l’unico con cui vale la pena sfilare in corteo”
Parole chiave:
roma
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