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PeaceLink aderisce alla manifestazione del 12 ottobre in difesa della Costituzione

E a seguir le stelle i marinai non si sono mai persi, semmai hanno trovato nuovi mondi

Al fianco di tutti coloro che pensano che la Costituzione italiana non sia un pesante fardello del passato bensì una delle chiavi di volta del nostro futuro
8 ottobre 2013

Costituzione: la via maestra. É questo il nome dell'appello lanciato lo scorso 8 settembre da Lorenza Carlassare, Don Luigi Ciotti, Maurizio Landini, Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky in difesa e per l'applicazione della nostra Carta costituzionale.

PeaceLink aderisce convintamente a questo appello e il prossimo 12 ottobre sarà in piazza. Al fianco di tutti coloro che pensano che la Costituzione italiana non sia un pesante fardello del passato bensì una delle chiavi di volta del nostro futuro. Non bisogna andare lontano per immaginarsi il Paese che vogliamo, è già tutto scritto li, nero su bianco. logo dell'appello costituzione via maestra

Ogni Articolo è un pezzo d'Italia che vogliamo o un pezzo d'Italia da difendere.
Ogni Articolo merita attenzione e salvaguardia perché è parte di noi, perché nelle nostre quotidiane battaglie per un mondo di pace, più giusto e più pulito abbiamo sempre guardato alla Costituzione come la nostra stella polare.

E continueremo a farlo, oggi più che mai. Perché non ci siamo mai persi, perché siamo convinti che un mondo migliore vada costruito pezzo per pezzo. Articolo per Articolo.

Perché, ad esempio, l'Articolo 9 non smetta di ricordarci che il “paesaggio” è un bene comune da tutelare, fatto di ambiente e territorio. Perché l'ambiente è la nostra casa, che crolla e si scioglie sotto la forza di una pioggia e si brucia e diventa amara sotto il nero di una ciminiera. Perché sempre lo stesso Articolo 9 tutela la ricerca e siamo stanchi di vedere i nostri cervelli depauperati e svenduti perché il finanziamento degli F-35 è più importante di una tesi di laurea rivoluzionaria, in barba ad un Articolo 11 che non smette di ricordarci che la guerra la “ripudiamo”, da Aviano a Niscemi.

Perché l'Articolo 15 ci ha ricordato di correre in difesa della libertà e della segretezza della corrispondenza, perché sono inviolabili.

Perché l'Articolo 21 ci difende quando vogliamo esprimere la nostra opinione, quando vogliamo scriverla e diffonderla.

E poi perché il nostro Paese incarna la contraddizione di due generazioni che fanno fatica a sognare il loro futuro. Una è la nostra, che ha ben saldi i piedi in uno Stato che ha precarizzato le nostre aspettative e il nostro lavoro, una invece è in fondo al Mediterraneo. Un mare diventato negli anni cimitero di speranze. Dove annegano i figli di un mondo in controsenso e in guerra permanente, una guerra alimentata anche da noi.

La Costituzione va curata, va tenuta per mano nei tempi che cambiano ma non deve essere strattonata da riforme inutili o furbe. Non deve essere la Costituzione di nessuno ma quella di tutti. È per questo motivo che va difesa dai tentativi di saccheggio, perché una qualsiasi legge che consente di modificarla scavalcando il presidio del referendum popolare è una legge grimaldello, una legge truffa.

E’ ora di difenderla e di seguirla. E a seguir le stelle i marinai non si sono mai persi, semmai hanno trovato nuovi mondi.

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