Pace

Lista Pace

Archivio pubblico

Boicottaggio e "Certificazione etica d'impresa" le proposte della CGIL

La Francia scopre gli schiavi del pomodoro e la CGIL propone il boicottaggio

Nell’inchiesta si denunciano apertamente le grandi catene internazionali di distribuzione come Lidl, Auchan e Carrefour che offrono ai loro clienti prodotti raccolti nelle campagne italiane dai nuovi schiavi. Per questo motivo arriva adesso la proposta di Yvan Sagnet
1 novembre 2013
Teresa Manuzzi

Foto del Ghetto di Rignano ( FG)  scattata da Teresa Manuzzi 2012

Il programma francese “Cash Investigation”, qualche settimana  fa, ha mandato in onda sul canale “France 2” un’inchiesta intitolata Les recoltes de la honte” ovvero “I raccolti della vergogna”. Così, dopo la Norvegia, anche la Francia viene a conoscenza della sconvolgente schiavitù nostrana spiegata mostrando proprio la raccolta del pomodoro pugliese.

Nell’inchiesta si denunciano apertamente le grandi catene internazionali di distribuzione come Lidl, Auchan e Carrefour che offrono ai loro clienti prodotti raccolti nelle campagne italiane dai nuovi schiavi. Per questo motivo arriva adesso la proposta di Yvan Sagnet, responsabile CGIL FLai di lecce : "L'unica cosa da fare è il boicottaggio nei confronti di quei supermercati che vendono prodotti raccolti dagli schiavi nelle campagne […]Facciamo i nomi si tratta di Auchan, Lidl, Carrefour e anche Coop. Tutte grandi catene che hanno sui loro scaffali questi prodotti, ma c'è una contraddizione perché nei loro codici etici affermano chiaramente al rispetto dei diritti umani e dei lavoratori. Queste aziende stanno prendendo in giro i consumatori".

Chi è Yvan Sagnet?
Ad alcuni il nome di Yvan Sagnet non suggerisce nulla, ad altri invece ricorda il coraggio di un ragazzo camerunense, nato nel 1985, che nel 2011 guidò quello che è passato alla storia come il primo “sciopero dei braccianti africani”. Sagnet nelle campagne leccesi di Nardò, a raccogliere le angurie, c’era andato per mantenersi agli studi di ingegneria. Era andato per lavorare ma si era ritrovato nell’inferno: condizioni disumane di lavoro e di vita, paghe da fame, nessun contratto e tanti, troppi caporali e proprietari terrieri che, di volta in volta, rimandavano a “domani” il giorno di paga e scorporavano dal salario, già basso di suo, percentuali per il trasporto, il “posto-letto”, il cibo.

La "Certificazione etica d'impresa"
La CGIL, oltre al boicottaggio lancia anche un’altra proposta: la “certificazione etica d’impresa”. Dopotutto se la carne è tracciata dalla nascita alla macellazione, perché non tracciare anche la verdura, gli ortaggi e la frutta? Tracciando in maniera certa tutta la filiera. Dai campi alla trasformazione fino ad arrivare ai banchi del supermercato, sì sarebbe una soluzione. "Al momento in Italia i codici etici delle aziende ci sono, ma si basano su “semplici autocertificazioni dei produttori”- precisa Peppino Deleonardis, segretario generale della Flai Cgil in Puglia- “Questi dicono che hanno raccolto seguendo le regole, quindi la grande distribuzione prende per buona la dichiarazione, si rifornisce da loro e dice ai clienti che possono stare tranquilli”.

E noi quanto siamo disposti a pagare per un chilo di arance?
C’è poi il buonsenso che dovrebbe guidare noi, semplici consumatori. I prezzi estremamente bassi di pomodori e arance sono sintomo di una raccolta illegale e sottopagata. Un chilo di pomodori non può essere venduto e 90 centesimi, così come un chilo di arance venduto a 60 centesimi dovrà farci riflettere sulla sua provenienza. Purtroppo si tratta di una guerra tra poveri, da un lato la crisi che morde i salari e il potere d’acquisto e dall’altro i diritti negati dell’ultimo anello della nostra società. Ma quando parliamo di schiavi non dobbiamo pensare solo alla nostra regione. La certificazione etica d’Impresa dovrebbe essere richiesta a qualsiasi prodotto perché, come fa notare Yvan: “Lo sfruttamento continua ovunque: sui campi della Puglia e della Sicilia, nei frutteti del Piemonte, negli agrumeti in Calabria. Opprime i lavoratori che si spostano di stagione in stagione per tutta la penisola”- Rosarno, tra tutte, è forse la realtà più terribile-“Lì bisogna affrontare anche l’inverno, gli stagionali dormono nei casolari abbandonati e bruciano copertoni acquistati dagli stessi caporali per scaldarsi, inalando fumi tossici”.

Gli "Indici di congruità"
Per evitare che accada ancora questo la CGIL dice che si batterà adesso per la “certificazione etica d’impresa”. Offrire condizioni umane e civili non è impossibile, anche perchè al momento si possiedono già gli strumenti per capire se si è fatto uso del lavoro meno o no. Basterebbe utilizzare gli “Indici di Congruità”. Gli indici stabiliscono il tempo necessario a raccogliere il prodotto agricolo presente all’interno di un appezzamento di terra. Se il proprietario impiega però meno del tempo previsto dagli indici allora vuol dire che si è fatto uso di lavoratori non contrattualizzati.

Articoli correlati

  • USA, il disinvestimento per i diritti dei palestinesi sta guadagnando terreno
    Palestina
    Non solo boicottare, ma disinvestire dalle aziende israeliane,

    USA, il disinvestimento per i diritti dei palestinesi sta guadagnando terreno

    Dai campus universitari ai municipi, gli attivisti stanno ottenendo successi senza precedenti nel convincere le istituzioni a disinvestire dalle aziende complici del genocidio di Gaza.
    12 novembre 2024 - Redazione Italia Pressenza
  • Terlizzi per la pace: tre incontri per un futuro senza guerre
    Pace
    In provincia di Bari

    Terlizzi per la pace: tre incontri per un futuro senza guerre

    Gli incontri si svolgeranno nei lunedì del 28 ottobre, 4 novembre e 11 novembre 2024. Sono dedicati alla costruzione di una cultura di pace e al superamento delle logiche dell'economia bellica
    21 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink
  • Schede
    Mobilitazione a Lecce per il cessate il fuoco e la pace globale

    Rete Salento per la Pace

    Rete Salento per la Pace, affiliata al movimento Europe for Peace, è una rete di associazioni e organizzazioni territoriali attive a Lecce e nel Salento. E' impegnata nella promozione della pace e nella richiesta di un cessate il fuoco nei conflitti globali
    20 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink
  • Seconda giornata di presidi per boicottare Carrefour e l’economia israeliana
    Pace
    Carrefour sta regalando pacchi alimentari, non agli affamati di Gaza, bensì ai militari dell'IDF

    Seconda giornata di presidi per boicottare Carrefour e l’economia israeliana

    Si è svolta sabato scorso (16/12/20223) a Roma -- e in alcune altre città della penisola -- la seconda giornata di mobilitazione nazionale di boicottaggio contro la catena di supermercati Carrefour e lo Stato d’Israele, promossa dal Comitato Angelo Baracca.
    19 dicembre 2023 - Redazione Contropiano
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.26 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)