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“Ai camminatori della Pace”

ABBASSO la GUERRA. Persone e Movimenti per la Pace dall’800 ad oggi

Catalogo della Mostra a cura di Francesco Pugliese. Edizione: Grafiche Futura- Helios, 2013
Laura Tussi3 settembre 2014

Abbasso la guerra

ABBASSO la GUERRA

Persone e Movimenti per la Pace dall’800 ad oggi

Catalogo della Mostra a cura di Francesco Pugliese

Recensione di Laura Tussi

Edizione: Grafiche Futura- Helios, 2013

 

“Ai camminatori della Pace”

 

L'impegno per la Pace dell'Autore Francesco Pugliese viene raccolto, elaborato e tramandato in questo catalogo, da cui è tratta una mostra documentaristica itinerante che viene esposta ovunque si presenti la volontà di offrire un contributo culturale e di pensiero al recupero della memoria storica dell'attivismo dei costruttori di pace contro l'orrore delle guerre. Occorre sottolineare la particolare ampiezza della ricerca, il valore di strumento di consultazione del libro-catalogo e l'intento di rispondere a un bisogno di sistematizzazione nella narrazione dell'impegno contro la guerra.

 Il catalogo redatto da Francesco Pugliese e lo studio applicato alla raccolta spaziano, nell'ampia ricostruzione storicistica e storiografica, tramite documenti e fotografie d'epoca, dal periodo anticolonialista all'antifascismo, dagli scioperi del marzo 1943 al movimento dei partigiani della pace, fino ad arrivare al celebre appello di Einstein e Russell,  alla prima marcia Perugia-Assisi, ideata da Aldo Capitini e all'opposizione pacifista nella guerra del Vietnam. Pugliese tratta inoltre delle ingenti manifestazioni contro gli armamenti e le basi militari a Comiso e dell'attualissima questione nucleare, dove l'annientamento dell'umanità viene scongiurato dal nobile atto e dall'audace scelta dell'obiezione di coscienza alle spese militari e  nucleari e dell'attivismo diretto alla denuclearizzazione mondiale e totale. L’Autore non tralascia di condurre la ricerca documentaristica e dall'alto spessore pedagogico e didattico, attraverso i percorsi storici contemporanei, analizzando le guerra nella ex Jugoslavia e la guerra in Iraq del 2003 condotta da Bush, a cui si sono opposte tutte le campagne pacifiste e nonviolente; per poi giungere alla raccolta di materiali e documentazioni, fruibili da un pubblico attento e sensibile, sulle manifestazioni e i movimenti contro le basi USA, come la Dal Molin, e sulle campagne pacifiste attuali contro gli F35, evidenziando le conseguenti polemiche inerenti il taglio drastico delle risorse alla sanità, alla scuola e in generale allo Stato sociale. La pace, da sempre, è l'ideale nobile a cui deve aspirare l'intera umanità, perché con essa tutto è possibile e realizzabile, perché la pace è creazione e creatività, è desiderio e speranza, è avvenire, è futuro per la donna e l'uomo di tutti i tempi.

La vera rivoluzione è la pace, quando comincia un pensiero alternativo alla guerra. Il termine “pacifismo” è stato introdotto tra l'’800 e il ‘900 con il significato culturale di un pensiero e di pratiche, di teorie e movimenti tesi a prevenire e contrastare la guerra, le culture violente, le tradizioni guerresche e le relative politiche guerrafondaie.

Il pacifismo e la nonviolenza sono espressione popolare e simbolo di uno sforzo collettivo, di un anelito interiore, di rivolte personali, interioristiche e individuali e di teorie di figure profetiche, ossia l'opposizione ai conflitti armati di persone, donne e uomini che osano ribellarsi alla presunta fatalità della guerra e che singolarmente e collettivamente, individualmente e interiormente, hanno trovato il coraggio di creare una rivoluzione di pensiero dal basso per opporsi a tutte le guerre, agli imperialismi, alle armi e alle violenze. La mobilitazione di massa, persone singole e moltitudini, si incontrano nelle marce, nelle manifestazioni, nei cortei per opporsi alle guerre, al nazionalismo e all'uso delle armi nucleari e di distruzione di massa. Il nome dell'Italia, del nostro bel Paese, brilla nel mondo, non per le imprese militari in epoca coloniale e fascista e per le cosiddette e surrettizie guerre umanitarie contemporanee, sdoganate per missioni di pace in Iraq, Afganistan, Libia, ma per la sua immensa cultura, per il patrimonio artistico, culturale e paesaggistico. Il cammino per una rivoluzione pacifista e nonviolenta è arduo e tortuoso, perché lungo è ancora “il cammino che dobbiamo imparare a percorrere” come sostiene il Partigiano e Padre Costituente dell'ONU Stéphane Hessel, affinché “la guerra diventi un tabù come l'incesto”, così ribadisce il comboniano Padre Alex Zanotelli.

Note: su A- Rivista Anarchica n. 391 Luglio 2014:
http://www.arivista.org/

Su ILDialogo.org:
http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/cultura/Recensioni_1405346943.htm

su MOSAICO DI PACE:
http://www.mosaicodipace.it/mosaico/a/41232.html

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