Un film francese rievoca la lezione natalizia di pace tra i popoli che Alessandro Marescotti documenta nel nostro editoriale
Arrivò la notte di Natale e i tedeschi misero, lungo le loro trincee, albarelli con candele accese. Uno di loro, un tenore di formazione lirica, intonò “Stille Nacht” (Astro del ciel) e sentendolo, seppure a distanza, un suonatore di cornamusa scozzese l'accompagnava. Poi lo scozzese iniziò a suonare “Adeste Fideles”.
Per quanto fosse pericoloso esporsi, il giovane tedesco, galvanizzato, si alzò per cantare le strofe alle truppe scozzesi e francesi, in segno di pace. Anzi, gettò il fucile, afferrò uno degli alberelli di Natale e, cantando, avanzò in piena Terra di Nessuno.
Inaspettatamente, un ufficiale scozzese buttò il proprio fucile e lo raggiunse. Poi un ufficiale francese. E poi le truppe, in massa. Ogni soldato sembrava pensare fra se e se: “Ma perché ucciderci solo per far arricchire i nostri banchieri? Non siamo nemici! Sono i banchieri, che hanno voluto questa guerra, i nostri nemici comuni. Basta dunque scontrarci! Tranne... sul campo di calcio!” Puntualmente uno dei francesi tirò fuori un pallone ed è così che passarono quel Natale sul fronte i soldati tedeschi, francesi e scozzesi. Giocando insieme. Sì, è realmente accaduto.
Per vedere il video della scena, cliccare qui (attesa: pochi secondi). I sottotitoli solo in inglese, ma si capisce lo stesso. (Se il link sopra non va, prova qui. Attesa 1-4 min.)
"Ogni nostra azione si trasmette negli altri secondo il suo valore, di bene e di male, passa di padre in figlio, da una generazione all'altra, in un movimento perpetuo." -- Antonio Gramsci, lettera alla madre del giugno 1931.
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