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Kosovo: Rom e Ashkali, impotenti di fronte agli estremisti albanesi devono essere immediatamente evacuati

Secondo l'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) i Rom e gli Ashkali del
Kosovo sono in grave pericolo di vita e devono essere immediatamente messi
al sicuro dagli estremisti albanesi. A una conferenza stampa tenuta martedì
a Berlino, il presidente dell'APM Internazionale ha chiesto, insieme a
testimoni e vittime, di evacuare subito i membri di queste minoranze tuttora
in Kosovo.
31 marzo 2004
Associazione per i popoli minacciati / Gesellschaft für bedrohte Völker

Bolzano, Göttingen, 30 marzo 2004

L'opinione pubblica internazionale non si è neanche accorta che i
violenti disordini sono rivolti anche contro queste due minoranze. In
diverse località gli Ashkali sono stati cacciati dalle loro case da
estremisti albanesi che hanno poi incendiato le case appena ricostruite. I
Rom, che solitamente vivono in villaggi serbi, hanno condiviso il destino
dei Serbi. Chi non è scappato finora è comunque pronto a ogni evenienza con
le valigie già pronte. Rom e Ashkali, tra cui molti avevano richiesto senza
successo asilo in Germania, non hanno il coraggio di uscire per le strade, i
villaggi e le città dominate da Albanesi. Poiché i membri di queste
minoranze sono in grave pericolo di vita, l'APM ha salutato la decisione
dell'UNMIK, di non far più entrare nel paese persone appartenenti alle due
minoranze ed espulse da altri paesi.

L'americano Paul Polansky, a capo della missione per i diritti umani
dell'APM, ha commentato: "dopo aver osservato per cinque anni la situazione,
sono arrivato alla conclusione che in Kosovo non c'è futuro per i Rom e gli
Ashkali. La maggioranza albanese è dominata da estremisti razzisti che
vogliono un Kosovo indipendente senza alcuna minoranza." Polansky ha dovuto
lasciare i suoi collaboratori Rom in Kosovo, in un villaggio chiuso
ermeticamente. Anche loro sono in pericolo di vita.

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