Dialogare, discutere, parlare e ricavare biografie da queste modalità comunicative e raccogliere la personale autobiografia, costituiscono un’antica forma culturale, consueta, di incoraggiamento e autoriconoscimento, svelando la natura pedagogica delle parole, quando, dai racconti, dalle storie, si impara sempre di sé, degli altri, del mondo, in eventi di pensiero.
Il pensiero è l’ambito profondo dei giochi discorsivi e conversazionali, rivolgendo le attività della mente a orizzonti, possibilità, sfide, in salti cognitivi, in variazioni di mentalità, nell’emergere di immagini diverse dalla realtà: narrare e far narrare costituiscono, innanzitutto, una tecnica visionaria, in un contesto quotidiano in cui troppo spesso si disperdono il senso e l’esperienza delle modalità narrative che rappresentano la storia di uomini e donne, la storia della trasmissione di sapere.
Nell’attuale crisi della narrazione e dell’oralità, si vive di suggestioni e immagini volte ad impressionare. La narrazione è una memoria in una trama da raccontare nelle intenzioni, negli scopi, nelle azioni dei protagonisti, nel significato di sequenze di storie, oltre gli stimoli, le impressioni, i segni chiusi in se stessi, suscitando emozioni, sviluppando interrogativi, pathos, enigmi, mistero.
La norma analogica della narrazione presenta un valore metaforico, simbolico, mitico. Il motivo logico è la morale nell’intrinseca pedagogia che insegna, consiglia, dimostra. Il metodo autobiografico ha capacità di promuovere desideri di conoscenza e trame di storie che sappiano educare e stupire.
Il senso biografico si evolve in antichi criteri narrativi dell’attività retrospettiva della mente. La memoria, il ricordo, l’evocazione, costituiscono un itinerario di indagine sulle cronologie, le stagioni della vita, i ricordi più significativi che si sviluppano nella didattica autobiografica con chiari scopi di carattere cognitivistico, dove il ricordare è produzione di racconto in una sorta di “teleologia retrospettiva” elaborata, secreta, suturata insieme da molteplici insegnamenti.
La riattivazione di abilità cognitive necessarie alla rimemorazione, conseguente al fare autobiografia, diviene rievocazione poetica, ricerca di significato, sviluppando un’intelligenza interiore e analitica che stimola un nuovo amore di sé.
Laura Tussi da da PeaceLink.it
Articoli correlati
- L'evento organizzato a Roma da Michele Serra
I sostenitori del riarmo e quelli della pace si sono dati appuntamento in piazza in nome dell'Europa
"L'Europa deve riarmarsi, è finito il tempo della melassa", ha detto Carlo Calenda. Tantissimi pacifisti si sono dissociati da questa manifestazione. Su PeaceLink è stato lanciato un appello contro il piano europeo di riarmo. Chi firmerà fra quelli che hanno aderito alla manifestazione di oggi?15 marzo 2025 - Alessandro Marescotti - Molte nuove adesioni in risposta all'appello di Michele Serra su Repubblica
Una manifestazione per questa Europa? Noi non ci saremo
“Dobbiamo riarmarci urgentemente”, ha detto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea. Non possiamo accettare un'Europa che alza il budget militare cancellando le vere conquiste europee. Ci siamo sempre battuti per l'Europa. Ma per un'Europa di pace, di diritti, di democrazia.15 marzo 2025 - Lettera collettiva - Per la pace e contro il riarmo
Petizione al Parlamento italiano contro l'aumento delle spese militari
Il Coordinamento no armi in Ucraina ha discusso e messo a punto il testo di una petizione ai parlamentari italiani perché fermino ogni aumento delle spese militari. Qui riportiamo la petizione e il link per firmare online la versione approvata.5 marzo 2025 - Coordinamento no armi in Ucraina - Solo l'annuncio avrebbe un effetto dirompente
E se facessimo una unica grande manifestazione contro il reArm Europe?
Sarebbe importante pianificare una grande manifestazione nazionale, una, una sola contro la guerra e il riarmo, contro i vertici europei per far esplodere le contraddizioni nel governo e piegarlo ad un atteggiamento completamente diverso nella gestione del post guerra Ucraina.9 marzo 2025 - Carlo Volpi
Sociale.network