40 anni di Sermig
Editoriale "Nuovo Progetto" - Marzo 2004
E’ capitato a noi e quasi non ce ne siamo accorti. Il tempo è volato mentre eravamo in cammino per le strade del mondo, dentro le mille e mille storie del nostro tempo, impegnati ad accogliere l’imprevisto, a capire il diverso, a lavorare per la pace, a portare il dialogo.
Dal 1964 al 2004, 40 anni sono una tappa importante. Sono tanti, sono pochi? Sono 14.610 giorni di vita, ciascun giorno di 24 ore e poi minuti, secondi di vita.
Se qualcuno mi chiedesse qual’è il segreto dei nostri primi 40 anni non farei fatica a rispondere che abbiamo vissuto ogni momento come fosse il primo e l’ultimo della nostra vita. Abbiamo vissuto nel momento presente quanto era alla nostra portata, rimboccandoci le maniche per sostenere affaticati e oppressi, lasciandoci giudicare dalla nostra coscienza, mantenendo la parola data perché la fedeltà è sacra, amando intensamente, soffrendo molto, pregando molto.
La Provvidenza ha voluto tracciare per noi un cammino di speranza, mettendoci nel cuore il desiderio della bontà che disarma, la volontà di costruire la pace a partire dal nostro piccolo. In questo cammino il dono più grande è stata la Fraternità della Speranza, il cuore pulsante del Sermig. Giovani, sposi e famiglie, monaci e monache liberi di dire sì, liberi di stare insieme; amici che vivono del loro lavoro, mettono gratuitamente a servizio di tutti i loro talenti, lavorano per Dio con il cuore disarmato che, pur nella fatica, ha cancellato il rancore, per fare posto al perdono. Sogniamo di aprire Arsenali nelle città del mondo, disposti a dare tutto noi stessi perché solo l’amore comunica Dio.
Ma la nostra forza è la gente. Uomini, donne di ogni età che mettono i loro beni, il tempo, l’inventiva, l’operosità a servizio per 365 giorni all’anno. Sono loro che hanno reso possibile la realizzazione di missioni di pace e di progetti di sviluppo in 125 nazioni del mondo, un bene immenso fatto da tanta gente che ama con il cuore di Dio.
Se oggi, a quarant’anni anni e un giorno, rendiamo regola rigida questa esperienza, vissuta fino ad ora nella fedeltà alla Parola e nell’ascolto dello Spirito, tutto questo morirà oppure si trasformerà in apparenza che è peggio della morte.
Se continueremo a vivere attimo per attimo, fidandoci esclusivamente di Dio senza mai salire sul carro del vincitore di turno, l’avventura del Sermig continuerà ad essere di Dio, della povera gente e di quei giovani che hanno voglia di dire un sì totale, per spaccare il mondo impastandosi con l’uomo, buono o cattivo che sia.
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