Bando ONU degli ordigni nucleari- L'Italia voti a favore
Bando ONU degli ordigni nucleari- L'Italia voti a favore
L’Italia voti a New York 2016 (Assemblea generale dell’ONU) il bando delle armi nucleari - Appello
Onorevoli deputati e senatori, il 28 settembre un gruppo di Stati ha presentato una risoluzione all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che si sta tenendo in questi giorni a New York: l'oggetto è avviare negoziati nel 2017 per un nuovo trattato che vieti le armi nucleari. Gli Stati che hanno preso l'iniziativa sono il Messico, l'Austria, l'Irlanda, il Brasile, la Nigeria e il Sud Africa.
Il testo della risoluzione è possibile rinvenirlo al seguente link: http://www.icanw.org/wp-content/uploads/2016/09/71UNGA-Taking-Forward-DRAFT-RESOLUTION-28-SEPTEMBER-2016.pdf?mc_cid=f9972d09a3&mc_eid=e389d6899e
Questo documento è il frutto dei lavori dell'OEWG (gruppo di lavoro aperto dell’ONU) di Ginevra, conclusosi il 19 agosto. In esso - possiamo considerarlo una "svolta storica" - è apparso evidente che la maggioranza degli Stati ha espresso l'orientamento esplicito e convinto - stavolta sembra che si voglia andare fino in fondo - per lo sviluppo di un trattato che proibisca le armi nucleari. Ovviamente una dura opposizione a questa risoluzione è prevista dagli Stati dotati di armi nucleari, che hanno disertato Ginevra e sono unitissimi sulla ipocrisia dell'approccio "step by step" al di là delle loro divergenze geopolitiche ed economiche. Il voto all'ONU sulla risoluzione è previsto nel periodo 24 ottobre-2 NOVEMBRE (in parte viene a coincidere con la Settimana ONU per il disarmo, dal 24 al 30 ottobre). Il lavoro del movimento INTERNAZIONALE per il disarmo sta cominciando a pagare ed i "disarmisti esigenti", che promuovono il presente appello, ne sono il terminale italiano al momento più deciso ed attivo. La svolta storica negli sforzi globali per liberare il mondo dalle armi nucleari è lì lì ad un passo e ciascuno di noi può contribuirvi.
Quello che vi chiediamo in relazione alla vostra precisa responsabilità istituzionale è di esigere dal governo italiano l'impegno concreto per un mondo libero dalle armi nucleari a partire dal sostegno dell'iniziativa in corso all'ONU per un Trattato di interdizione degli ordigni nucleari, preparatorio di una Convenzione che porti alla loro effettiva eliminazione. Può partire da voi, se imponete una discussione ed un voto parlamentare, il mandato al governo italiano a giocare un ruolo concreto ed attivo nell'Assemblea generale dell'ONU: l'Italia dovrebbe votare e fare votare la risoluzione citata presentata dal Messico.
E' utile anche considerare il fatto che tra gli Stati "ombrello" c'è chi dimostra una certa libertà di movimento e non si oppone con il voto al Trattato di interdizione: un esempio è l'Olanda, che è membro NATO al pari dell'Italia ospitante le atomiche B-61 in corso di modernizzazione. Forse, considerando con realismo una situazione culturale del nostro Paese che, ad esempio, non è pienamente informata e sensibilizzata sul pericolo concreto di guerra nucleare per errore, non sarebbe deprecabile, per il momento, accontentarsi, dal punto di vista della causa del diritto dell'umanità alla sopravvivenza, anche di una astensione italiana che segua l’esempio olandese. Una tale “non scelta” da parte dell'Italia sarebbe più coerente di una scelta sbagliata: per il parlamento italiano defilarsi dall'attuale schieramento a fianco degli Stati "ombrello" più oltranzisti nel difendere lo status quo nucleare è più coerente con l’avere, nel corso degli ultimi anni. già più volte assunto prese di posizioni per il disarmo nucleare. E, a ben ricordare, persino in favore della revisione del concetto di deterrenza e difesa della NATO in cui il ruolo strategico delle armi nucleari tattiche dovrebbe essere del tutto escluso.
Abbiamo già stimolato un voto parlamentare "per il diritto alla sopravvivenza garantito dalla liberazione dalla minaccia nucleare": la nostra proposta di inserire tale diritto in una Dichiarazione ONU dei diritti dell'Umanità è passata in sede di preparazione della COP 21 di Parigi. (La documentazione relativa alla giornata di discussione alla Camera: “COP21 La sfida che non si può perdere – L’Italia e l’Europa verso la Conferenza di Parigi”, è rinvenibile alla URL: http://documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0530/stenografico.pdf).
I sottoscritti, memori di ciò, ritengono che una iniziativa simbolica nello stesso senso potrebbe aiutare la comprensione, a tutti i livelli e nella maniera più ampia, dell'importanza e dell'urgenza assolute nel portare avanti il disarmo nucleare. Per questo motivo proponiamo la premiazione istituzionale di Stanislav Petrov, il colonnello sovietico che il 26 settembre 1983 probabilmente evitò al mondo la guerra nucleare (vedi articolo del Corriere della sera a firma di Fabrizio Dragosei rinvenibile al seguente link: http://www.corriere.it/esteri/16_giugno_20/guerra-fredda-eroe-dimenticato-petrov-salvo-mondo-apocalisse-nucleare-cd52da90-371e-11e6-88d7-7a12a568ff47.shtml).
Questa vicenda vera, ed altre analoghe di crisi nucleari risolte per un pelo, potrebbero indurci a pensare che la mano della Provvidenza finora ci ha evitato il baratro ma che forse non è il caso di abusare della pazienza di Domineddio o della Fortuna che ci ha assistito perdonandoci l'azzardo irresponsabile con il quale conduciamo gli affari del mondo ...
Per i "disarmisti esigenti" (dall'appello di Stéphane Hessel ed Albert Jacquard ad "esigere" un disarmo nucleare totale, vai su www.petizioni24.com/esigiamo) Alfonso Navarra - Fermiamo chi scherza col fuoco atomico (www.osmdpn.it) Antonia Sani e Giovanna Pagani (WILPF Italia) Luigi Mosca (Armes Nucléaires STOP) - Mario Agostinelli (Energia Felice) Alex Zanotelli - missionario comboniano
Alberto Chiaberto (Sindaco di Villar Focchardo) - Guido Viale (Laudato Si') - Lidia Menapace (ANPI ) - Davide Grassi (Addio Pizzo) Umberto Santino (Centro di documentazione siciliano Giuseppe Impastato - Alessandro Marescotti (PeaceLink) - Ennio La Malfa (Accademia Kronos) - Michele Boato (Ecoistituto del Veneto) - Fabrizio Cracolici e Laura Tussi (Progetto "Per non dimenticare" - Città di Nova Milanese e Bolzano) - Francesco Lo Cascio (Scuola di nonviolenza) - Luigi Cadelli (MUN Milano) - Giuseppe Luigi Bruzzone (disarmista fornariano) - Olivier Turquet (Pressenza) - Joachim Lau (IALANA Italia) - Alberto L'Abate (Rete IPRI-CCP) - Giuseppe Marazzi e Massimo Aliprandini (LOC) - Luciano Zambelli (LDU) - Vittorio Pallotti (CDMPI) - Matteo Soccio (Casa per la pace Vicenza) - Adriano Ciccioni (Cittadini del mondo) - Emilio Bibini (Psiche & Natura) - Attilio Galimberti (Ordine Francescano Secolare) - Vittorio Agnoletto (Costituzione Beni Comuni) - Tiziana Pesce e Claudia Pinelli (ANPI) - Elio Pagani (Forum contro la guerra) - Maurizio Benazzi (Ecumenici.it) Irene Scaramellini (ricercatrice Archivio Disarmo) - Giuseppe Farinella (Centro di documentazione A.P.E.) - Patrizia Gentilini –(Medici per l’ambiente) - Massimo Zucchetti (Scienziati per il disarmo) - Agnese Ginocchio (cantautrice pacifista) - Fortunato Sindoni (cantastorie pacifista) - Pietro Pastena (obiettore di coscienza) - Vittorio Bellavite (Noi siamo Chiesa) - Tiziano Cardosi (Fucina per la nonviolenza) - Lorenzo Porta (CEDAS) - Michele Papagna (Consumietici.it ) - Sergio Segio (Nessuno tocchi Caino) - Alessio Di Florio (Associazione Antimafie Rita Atria)
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