Effetto Trump
Vince Trump, a rischio gli accordi internazionali in campo ambientale, al posto degli ecoinvestimenti promette un aumento delle spese militari.
Trump vuole rafforzare l'esercito portandolo da 479mila soldati a 540mila soldati. Vuole arrivare a 36 battaglioni di marines contro i 23 attuali, vuole puntare su 350 tra navi e sottomarini rispetto ai 276 attuali.
Trump vuole "ricostruire" un apparato militare che definisce gravemente "degradato" da anni di presidenza democratica e propone la cancellazione di limiti al budget della Difesa introdotti nel 2013. Rimuovendo questa norma Trump punta ad avere più soldati, navi, sommergibili e aerei, nonché un nuovo sistema missilistico.
Trump non finanzierà questo programma mettendo nuove tasse sui ricchi (per i quali prevede una riduzione del prelievo fiscale del 6%) ma togliendo, ad esempio, l'assitenza sanitaria sui più poveri.
Del resto Trump appartiene alla classe dei super ricchi, quelli che vogliono pagare meno tasse, tanto la sanità privata e l'istruzione privata se la possono permettere.
Trump non piace a Michel Moore - regista di regista di Fahrenheit 9/11 - che lo ha definito "questo miserabile, ignorante, pericoloso pagliaccio part-time, e sociopatico a tempo pieno".
"«Nazionalista»; «xenofobo»; «populista»; «ultradestra». La neolingua non attacca più: si chiama democrazia anche se sfottete".
E' solo uno dei post che si leggono sul web, non si capisce bene se di un grillino o di un neofascista, ma resta il fatto che i social network vengono disorientati dalla presa di posizione entusiastica di Beppe Grillo che segue quella delle destre europee e nostrane, da Alba Dorata, a Le Pen, a Farage, a Salvini.
Sul sito del M5s si leggono cose di questo genere: "Penso che l'America abbia dimostrato cosa significa essere un popolo libero. Non si sono fatti infinocchiare dai media ma hanno scelto quello che ritenevano fosse il migliore. Probabilmente neanche Trump sarebbe degno ma l'hanno ritenuto migliore della Clinton che da troppi anni rappresenta il potere e gli hanno girato le spalle. L'America a differenza nostra ha scelto, il paese era stanco della globalizzazione, dell'alta finanza, delle invasioni e sopratutto di porgere sempre l'altra guancia e ha manifestato la priorità dell'Identità Americana. Mi auguro che gli italiani si sveglino, da tanto tempo i media ci bombardano, via le armi, aiuta il prossimo, porgi l'altra guancia, perdona tutto, e questo ci ha portati alla disoccupazione, i giovani che vanno via,insicurezza, suicidi, corruzione, e nonostante tutto si imbarcano clandestini e non c'è nulla per i giovani che vanno via".
In tanti applaudono Trump. Ma stanno applaudendo una persona che intende affossare gli accordi internazionali in campo ambientale, e che ha in programma un aumento degli investimenti bellici del Pentagono perfar dimenticare il poblema vero: quello delle diseguaglianze sociali.
"Non mi preoccupa tanto se vincerà Trump perché passerà, tutti i presidenti passano. Mi preoccupa di più la gente che lo voterà, che rimarrà. È una classe media che, vivendo nell’incertezza, attribuisce le colpe ora ai cinesi, ora ai messicani. In realtà sta esprimendo una patologia".
Lo ha detto José "Pepe" Mujica, ex presidente dell'Uruguay.
Articoli correlati
- Appuntamento in Piazza Umberto alle 16.30
Pacifisti a Bari il 29 marzo contro il piano di riarmo europeo
Oltre cento sigle associative e nove amministrazioni comunali hanno fatto propria questa mobilitazione per la pace. Il messaggio al centro della mobilitazione è chiaro: "Il piano di riarmo europeo rappresenta una minaccia alla pace e comporterà conseguenze negative per i prossimi decenni".29 marzo 2025 - Redazione PeaceLink - Albert - bollettino pacifista dal 17 al 23 marzo 2025
Un fronte unito contro il riarmo: il rilancio dell’azione pacifista
Petizione contro gli F-35, comunicazione più efficace e radicamento territoriale: le attività del Coordinamento nazionale contro il riarmo. Uno dei passi più concreti è l’avvio di petizioni da portare ai banchetti nelle piazze, accompagnate da un sistema di raccolta firme da inviare al Parlamento.23 marzo 2025 - Redazione PeaceLink - La distorsione nella comparazione delle spese militari
I numeri reali dicono che l'UE spende 3 volte la Russia
L'economista Cottarelli rettifica i calcoli dell’International Institute for Strategic Studies scoprendo che l’Europa più il Regno Unito spende il 58% in più della Russia. Ma anche quella di Cottarelli è una sottostima in quanto applica anche lui la parità di potere di acquisto al settore militare.1 marzo 2025 - Alessandro Marescotti - Albert - bollettino pacifista dal 10 al 16 marzo 2025
Un'azione europea contro il piano di riarmo della von der Leyen
Dal 10 aprile al 9 maggio 2025 si terrà un'iniziativa internazionale contro l'aumento europeo delle spese militari. L’International Peace Bureau (IPB) denuncia il riarmo a discapito della pace, del benessere e della sostenibilità ambientale. Sul sito di PeaceLink c'è una raccolta di firme online.16 marzo 2025 - Redazione PeaceLink
Sociale.network