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Hermann Hesse - Contro gli spettri del conflitto bellico nel mondo

Laura Tussi21 aprile 2017

HERMANN HESSE

In collaborazione con il Museo Hermann Hesse di Montagnola, in Svizzera, (cittadina in cui il celebre scrittore ebbe residenza negli anni più fervidi  della sua creatività letteraria) si sono tenuti e organizzati, in vari paesi della Brianza (es. Tradate- Villa Comunale-, Cantù- Liceo E. Fermi-) e del comasco, manifestazioni di alto livello culturale ed artistico, curate e patrocinate dai vari ministeri Italiani. Sono ambiti di carattere culturale che ospitano le produzioni artistiche  dello scrittore, i celebri acquerelli di carattere e impronta “bucolici”, accompagnati e contestualizzati visivamente dai commenti critici , dalle letture in prosa, e dalle poetiche recensioni delle opere e dei testi: dai Saggi di viaggio, ai racconti, ai romanzi, discussi, commentati ed ampliamente approfonditi e sviscerati nei più arditi, abissali ed insondabili meandri dell’inconscio creativo umano, da parte degli operatori, curatori ed organizzatori culturali del Museo di Montagnola.

Il Museo di Montagnola in Svizzera è una rinomata sede, fucina creativa di ricerca e archivio molto aggiornato e documentato della intera biografia di Hesse: punto saldo e riferimento culturale relativo all’autore, luogo rinomato, caposaldo letterario di riferimento per tutta Europa relativamente alla grande figura di letterato che fu Hesse, nobel per la letteratura ed attivista di pensiero nel periodo pre e post bellico, uomo di cultura, indipendente nel pensiero, ma contemporaneamente schierato contro i regimi totalitari del continente e del mondo intero.

Per citare alcuni esempi, la cittadina di Cernobbio ha ospitato in Villa Comunale dal Settembre al Novembre 2000, la mostra di acquerelli di Hermann Hesse dal titolo emblematico “Parole e colori”, organizzata dal Museo di Montagnola in Svizzera, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana e del Ministero della pubblica Istruzione e dei Beni Culturali. All’inaugurazione dell’esposizione artistica l’importante presenza del Professor Boris Luban-Plozza (scomparso nel lontano 2002) coautore del famoso libro “Il terzo orecchio”, che ha tenuto una conferenza relativa all’analisi sottile dell’espressività creativa del celebre scrittore tedesco, con il tramite del colore (accostamenti cromatici), attraverso un’accurata forma compositiva, cadenzata e decorativa dei tratti raffiguranti nitidi paesaggi e ampie vallate svizzere, sotto celesti cieli tersi e cristallini.

La fantasia creativa analizzata dunque dal Professor Luban Plozza come mezzo terapeutico autopoietico, rigenerante e catartico (di purificazione), per superare un particolare periodo di crisi interiore, depressiva che afflisse appunto Hesse durante la seconda guerra mondiale, i cui orrori sconvolsero l’animo dell’artista/scrittore. Hesse fu vivamente consigliato dal celebre studioso di psicanalisi Jung di combattere gli stati di sconforto legati all’umore, alle crisi depressive, con il tramite del colore della pratica pittorica, perché creare completa, riempie, soddisfa l’anima, la mente, i sensi. Creare è appagante, riposante ed aiuta ad incontrare il prossimo ad instaurare legami e relazioni amicali proficue, profonde, autentiche, di conforto. La creatività rappresenta la via maestra di ogni età, una risorsa interiore per superare l' inesorabile trascorrere del tempo, vincere l' atrofia mentale, l' inibizione delle facoltà espressive, comunicative e degli interscambi relazionali, affettivi, amicali. Creando si incontra l'altro da sé. Creare permette di instaurare relazioni, vincendo la solitudine, recuperando il rapporto con l’interiore emotività, sperimentando il sentimento sociale, oltre la solitudine esistenziale dell’epoca post-moderna e contemporanea, impregnata dei disvalori dell’arrivismo, del consumismo, dello strapotere dell’economico. Creando si riscopre l’anima bambina, per sperimentare di nuovo lo “stupore infantile”, il senso di curiosità che si esprime tramite la comunicabilità della creazione artistica, istintiva ed emotiva con cui si esterna la sensazione del ricordo (ricordare: riportare al cuore) attraverso l’emozione del vissuto trascorso, del personale passato autobiografico che si riattualizza nell’arte.

L’espressione artistica risveglia la nostalgia dell’infanzia perduta nel contatto assoluto con l’elemento femmineo, la terra d’origine, l’entità materna della creazione divina naturale (fusis), lo spirito universale che permea l’esistente, la madre terra fertile, divinità ancestrale, la cui rassicurante presenza riaffiora alla mente dell'uomo/bambino tramite un processo nostalgico, attraverso il ricordo che si concretizza nelle cromie variopinte, intense e penetranti dei nitidi contorni degli acquerelli di Hesse. Hesse, dopo decenni dalla scomparsa “ospite” gradito in terra di Brianza, lancia un messaggio di Pace universale al mondo intero, per sconfiggere, esorcizzare, allontanare con l’arte e l’estro letterario, il genio creativo, gli spettri dei conflitti mondiali passati, presenti e futuri che sempre minacciano i popoli della terra intera sotto vari aspetti, forme, questioni e problematiche sociali e politiche.

Laura Tussi

Docente, giornalista e scrittrice, si occupa di pedagogia nonviolenta e interculturale. Ha conseguito cinque lauree specialistiche in formazione degli adulti e consulenza pedagogica nell'ambito delle scienze della formazione e dell'educazione. Collabora con diverse riviste telematiche tra cui PressenzaPeacelinkIldialogoUnimondoAgoraVox ed ha ricevuto il premio per l'impegno civile nel 70esimo Anniversario della Liberazione M.E.I. - Meeting Etichette Indipendenti, Associazione Arci Ponti di Memoria e Comune di Milano. Autrice dei libri: Sacro (EMI 2009), Memorie e Olocausto (Aracne 2009), Il dovere di ricordare (Aracne 2009), Il pensiero delle differenze(Aracne 2011), Educazione e pace (Mimesis 2012), Un racconto di vita partigiana - con Fabrizio Cracolici, presidente ANPI Nova Milanese (Mimesis 2012), Dare senso al tempo-Il Decalogo oggi. Un cammino di libertà (Paoline 2012), Il dialogo per la pace. Pedagogia della Resistenza contro ogni razzismo (Mimesis 2014), Giovanni Pesce. Per non dimenticare (Mimesis 2015) con i contributi di Vittorio Agnoletto, Daniele Biacchessi, Moni Ovadia, Tiziana Pesce, Ketty Carraffa. Collabora con diverse riviste di settore, tra cui: "Scuola e didattica" - Editrice La Scuola, "Mosaico di Pace", "GAIA" - Ecoistituto del Veneto Alex Langer, "Rivista Anarchica". Promotrice del progetto per non dimenticare delle Città di Nova Milanese e Bolzano www.lageredeportazione.org e del progetto Arci Ponti di memoria www.pontidimemoria.it. Qui il suo canale video.

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