Ospiti

“La follia del nucleare ” dedicato alla Campagna ICAN, insignita del Premio Nobel per la pace 2017

Incontro - contro la follia delle armi nucleari

In concomitanza con la mobilitazione internazionale contro le Grandi Opere Inutili e Nocive -TAV, TAP, TRIV, MUOS, F35, Ilva eccetera
Laura Tussi29 novembre 2018

Su iniziativa della Associazione Chico Mendes

e dei Disarmisti Esigenti

  La follia del nucleare

 in collaborazione con: Campagna osm-dpn, Energia Felice, WILPF Italia, PeaceLink, Accademia Kronos, Il Sole di Parigi, ANPI "Emilio Bacio Capuzzo" Nova Milanese, Terra Nuestra e altri

 

in concomitanza con la mobilitazione internazionale contro le Grandi Opere Inutili e Nocive (TAV, TAP, TRIV, MUOS, F35, Ilva eccetera)

sulla base della presentazione, da parte degli autori

Alfonso Navarra e Mario Agostinelli, del libro

La follia del nucleare ” dedicato alla Campagna ICAN, insignita del Premio Nobel per la pace 2017

MILANO 7 DICEMBRE 2018

ore 18.00 - 21.00

Casa delle Associazioni Municipio 1 – Primo Piano Sala A

via Marsala 8 

INCONTRO

CONTRO LA FOLLIA DELLE ARMI NUCLEARI

PROSPETTIVE PER UNA ECONOMIA DISARMATA E DI PACE

100 MILIARDI DALLE OPERE NOCIVE

ALL'OCCUPAZIONE VERDE ROSA 

 

Introducono: Laura Tussi (PeaceLink) e Antonio Marraffa (Associazione Chico Mendes) - Interventi programmati: Virginio Bettini, Adriano Ciccioni, Giuseppe Farinella, Milly Moratti, Fabio Strazzeri, Tiziana Volta

 

La discussione è accompagnata dal commento musicale di

Renato Franchi - Orchestrina del Suonatore Jones

La follia del nucleare, Nuova Edizione Mimesis con prefazione di Alex Zanotelli

Contributi di

Mario Agostinelli, Virginio Bettini, Giuseppe Bruzzone, Luigi Cadelli, Fabrizio Cracolici, Michele Di Paolantonio, Giuseppe Farinella, Giuseppe Marazzi, Alessandro Marescotti, Roberto Meregalli, Luigi Mosca, Alfonso Navarra, Giovanna Pagani, Fabio Strazzeri, Laura Tussi, Alex Zanotelli

 

PRESENTAZIONE

ALFONSO NAVARRA,

MARIO AGOSTINELLI, LUIGI MOSCA

A più di 70 anni dai bombardamenti nucleari di Hiroshima e Nagasaki, a 32 anni dalla catastrofe di Chernobyl, a 7 anni da quella di Fukushima e dal referendum popolare svoltosi in Italia subito dopo il disastro giapponese, tanto gli armamenti nucleari come i reattori nucleari sono tutt’ora in fase di netto sviluppo e modernizzazione, nonostante alcune riduzioni degli arsenali militari ed alcuni insuccessi soprattutto nel settore del nucleare civile. E’ vero che il 7 luglio 2017 abbiamo avuto la svolta storica del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari – TPAN, caratterizzata anche dal riconoscimento del ruolo della società civile con il premio Nobel conferito alla Rete ICAN (International campaign to abolish nuclear weapons), una coalizione di circa 500 organizzazioni diffuse in oltre 100 Paesi, di cui gli scriventi sono membri. Ma è altrettanto vero che una nuova “guerra fredda” sembra profilarsi all’orizzonte ed il rischio di conflitto nucleare, tra tensioni crescenti nelle aree “calde” del mondo, comincia a riaffacciarsi persino nella consapevolezza pubblica, grazie al clamore mediatico suscitato dalla spettacolarizzata crisi coreana. Il “percorso umanitario” verso il disarmo nucleare, sfociato nel TPAN, sembra aver rallentato la sua spinta propulsiva e nuovi percorsi complementari, in particolare l’integrazione nel percorso di Parigi per il contrasto al cambiamento climatico, sono solo nella fase ideativa e siamo proprio noi, “Disarmisti esigenti”, i pionieri della loro elaborazione. Sottolineiamo che la prospettata abolizione giuridica degli ordigni nucleari (bisogna aspettare 50 ratifiche prima dell'entrata in vigore del TPAN) sembra, con la loro “stigmatizzazione”, produrre da subito effetti positivi a vali livelli, ad esempio le scelte di disinvestimento  nell'industria nucleare di grandi fondi pensione e di alcune banche, come ci riferisce il bollettino di marzo di Reaching Critical Will, il progetto della WILPF focalizzato sul disarmo. Ma, ad essere realistici, si tratta di eccezioni alla regola in una situazione caratterizzata purtroppo dal rilancio massiccio delle spese militari e nucleari (non solo da parte americana!) e dall'aggravamento di tutti i conflitti che insanguinano il Pianeta. (Continua)

LA FOLLIA DEL NUCLEARE: Con prefazione di Padre Alex Zanotelli e introduzione di Fabrizio Cracolici e Laura Tussi

PREFAZIONE

ALEX ZANOTELLI

FERMIAMO I SIGNORI DELLA GUERRA CHE PUO’ DEGENERARE IN GUERRA NUCLEARE

 

Trovo vergognosa l’indifferenza con cui noi assistiamo a una ‘guerra mondiale a pezzetti’, come con straordinaria lucidità la definisce Papa Francesco, le cui sanguinose  manifestazioni e convulsioni locali più esplosive, dal Medio Oriente, all’Asia (crisi coreana), all’ Europa (e all’Africa!), alimentate da una corsa agli armamenti in pieno rilancio, aggravano una sempre più incombente minaccia nucleare globale. (Continua)

INTRODUZIONE

FABRIZIO CRACOLICI E LAURA TUSSI

RIFLESSIONI DI DISARMISTI E ANTIFASCISTI SULLA NONVIOLENZA EFFICACE IN UN MONDO IN PERICOLO

 

Celebriamo, dal luglio 2017, la svolta storica del Trattato di proibizione delle armi nucleari, un risultato fondamentale per le speranze di sopravvivenza dell'intera Umanità che solo qualche anno fa sarebbe sembrato impossibile e che è dovuto all'impegno sistematico e coordinato delle reti internazionali della nonviolenza, riconosciuto dal Premio Nobel per la pace attribuito ad ICAN (International Campaign to abolish nuclear weapons).

Anche dall'Italia, promuovendo iniziative di mobilitazione ed esercitando una metodica attività di lobbying sui parlamentari, i “Disarmisti esigenti”, che abbiamo promosso da incaricati di PeaceLink, hanno dato un contributo fattivo al raggiungimento dell'obiettivo. (Continua)

Articoli correlati

  • Storia della Pace
    Svezia (1982)

    Beatrice Fihn

    E' un'attivista svedese per il disarmo nucleare. È stata direttrice esecutiva della International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN), organizzazione che ha vinto il Premio Nobel per la Pace nel 2017 per il suo impegno nel promuovere un trattato internazionale che proibisca le armi nucleari.
    9 novembre 2024 - Alessandro Marescotti
  • Storia della Pace
    Germania (1879) - Stati Uniti (1955)

    Albert Einstein

    Einstein era un pacifista e su questo intrattenne un famoso carteggio con Freud. Dopo la costruzione della bomba atomica, Einstein espresse profonde preoccupazioni per l'uso delle scoperte scientifiche a fini bellici, contribuendo alla creazione di un movimento di scienziati per il disarmo nucleare.
    Alessandro Marescotti
  • Storia della Pace
    Lituania e Stati Uniti (1921-2021)

    Bernard Lown

    È stato co-fondatore dell'International Physicians for the Prevention of Nuclear War (IPPNW), che ha vinto il Premio Nobel per la Pace nel 1985. Ha sostenuto che la medicina non potesse limitarsi a curare le malattie individuali senza occuparsi delle minacce globali, come la guerra nuclear
    Alessandro Marescotti
  • Storia della Pace
    Italia (1917-1987)

    Carlo Cassola

    Negli anni '70 e '80, promosse numerose campagne contro le armi nucleari e il militarismo. Il suo impegno pacifista si rifletteva anche nella sua attività letteraria.
    23 ottobre 2024 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.21 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)